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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – Polo Museale della Cittadella: creazione di un sito archeologico a cielo aperto

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO

  • che è prevista, come riportato anche da organi di stampa, la creazione di un “Polo museale della Cittadella” comprendente il Maschio della Cittadella, il Museo Pietro Micca con la sua rete di gallerie, il forte sotterraneo del Pastiss, il Cisternone e i ritrovamenti archeologici di corso Galileo Ferraris;

RILEVATO

  • che a seguito dell’apertura del cantiere per la creazione del parcheggio interrato di corso Galileo Ferraris sono venuti alla luce reperti archeologici facenti parte dell’ex Cittadella di Torino, risalente ai secoli XVI-XVIII, quali per esempio la “Mezzaluna degli Invalidi” del XVII secolo;

CONSIDERATO CHE

  • tali ritrovamenti rappresentano, oltre al Maschio, le uniche opere superficiali attualmente visibili dell’ex Cittadella;
  • i resti archeologici si collocano lungo il “boulevard pedonale” da realizzarsi sulla copertura del parcheggio;
  • l’accesso ai ritrovamenti, una volta coperti, sarebbe possibile esclusivamente tramite una scala; – non è prevista la realizzazione di un ascensore;
  • di fatto la fruizione dei reperti sarebbe dunque non agevole;
  • lasciando i ritrovamenti a “cielo aperto” si risparmierebbe sul costo della soletta di copertura e dell’impianto di climatizzazione della sala che conterrebbe i ritrovamenti;
  • l’Associazione Amici del Museo Pietro Micca si renderebbe disponibile a valutare il proprio impegno nella pulizia periodica dell’area dei resti archeologi;
  • INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) se la Giunta intenda prendere in considerazione l’idea di un sito archeologico “a cielo aperto” e, se sì, in quali tempi;

2) se invece siano previsti progetti alternativi, e quali.

Silvio Magliano

Piscina Parri chiusa, abbonamenti senza più valore

Cronache di ordinaria follia cittadina: la piscina di via Tiziano (Circoscrizione 8) non riapre dopo un guasto. Tanti utenti si ritrovano così in possesso di carnet-ingressi, regolarmente pagati, che non possono essere utilizzati. A riguardo, presenterò un’interpellanza.

Storie quotidiane di assurdità amministrativa: la Piscina Parri di via Tiziano, Circoscrizione 8, è sempre stata molto apprezzata e frequentata dai residenti della zona. In molti optavano per il carnet da 10 ingressi, decisamente conveniente rispetto ai singoli ingressi per chi frequentava con regolarità questo impianto sportivo.

Tutti verbi al passato, purtroppo. I fatti: a settembre, dopo le ferie, gli utenti della piscina si sentono dire dalla gestione della Parri che nella fase di caricamento della vasca si è rotta una tubatura. I tempi di ripristino sono indicati dalla stessa piscina in pochi giorni. Qualche settimana dopo (a ottobre) gli utenti si sentono dire che un primo intervento di ripristino, effettuato nelle settimane precedenti, non è andato a buon fine: la riapertura è rimandata a data da destinarsi.

In questi giorni mi hanno contattato alcuni cittadini che si sono sentiti dire che la piscina non è destinata a riaprire. Almeno, non i tempi brevi.

Una storia assurda: di quale reale entità è il danno? Perché non si sono date agli abbonati informazioni accurate e ufficiali? Si può ipotizzare di rendere validi gli ingressi non utilizzati presso altre strutture della Circoscrizione? Presenterò un’interpellanza in merito.

Valentina e Valentino, in un paese civile chi sbaglia paga

Il testo di GTT, letto in Aula dall’Assessore Lapietra in risposta alla mia richiesta di comunicazioni urgenti, cerca i responsabili del disastro ovunque tranne che al proprio interno. La commissione di inchiesta interna a GTT individui i responsabili entro la fine dell’anno. In una città normale, le responsabilità si pagano.

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Dilettanti, e battelli, allo sbaraglio

Valentino incagliato contro il ponte della Gran Madre, Valentina ribaltata e trascinata a valle fino a San Mauro: grave il danno economico e incalcolabile quello d’immagine, per la nostra turistica Torino. L’allerta era massima da ore e la piena del Po era stata abbondantemente prevista: quali misure sono state prese? Ci sono responsabilità individuali? Presenterò a questo proposito una richiesta di comunicazioni urgenti al Sindaco Appendino.

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