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Autore: Redazione sito

Corso Grosseto, sgravi confermati

Lo conferma arriva dall’Assessore Rolando, che risponde a una mia interpellanza sul tema. Si valuteranno nelle prossime settimane un’estensione dell’area interessata e un incremento degli sgravi. Restano esclusi gli esercizi non commerciali e non artigianali: una piccola “macchia” nel contesto di una notizia per il resto positiva.

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Minisuk di corso Racconigi: ancora parole, parole, parole

Il tratto tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II resta una succursale del Barattolo. La Giunta, sorda alle richieste dei residenti, sta per concretizzare un progetto molto diverso rispetto a quello approvato lo scorso gennaio in Circoscrizione e, temo, sostanzialmente inefficace.

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INTERPELLANZA – CANTIERE DI CORSO GROSSETO: ANNO NUOVO, SGRAVI RINNOVATI?

PREMESSO CHE

  • con deliberazione del Consiglio Comunale recante oggetto “Indirizzi per l’esercizio 2018 in tema di tributi locali, tariffe, rette, canoni ed altre materie simili”, approvata in data 26 febbraio 2018 (mecc. 2018 00568/024), si prevedeva di procedere alla concessione di agevolazioni TARI, CIMP, COSAP a favore delle attività di commercio fisso, delle attività artigianali e del commercio ambulante esercitate su aree gravate dal disagio arrecato da lavori di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche;
  • con la delibera mecc. n. 2018 02476/013 del 19 giugno 2018 la Giunta approvava le determinazioni relative alle agevolazioni TARI, CIMP e COSAP per l’anno 2018;

RILEVATO CHE

  • tra gli ambiti territoriali generali delle aree interessate dalla realizzazione dei cantieri, per l’anno 2018, in coerenza con le aree caratterizzate dalla presenza di lavori della durata di almeno sei mesi, venivano indicati anche i lavori per il nuovo collegamento ferroviario Torino/Ceres (corso Grosseto), prevedendo due livelli di agevolazioni;
  • un’agevolazione del 100% (per un anno) per le attività presenti nel tratto di corso Grosseto corrispondente al quadrilatero compreso fra le vie Sospello, Ala di Stura e civici interni del corso medesimo;
  • un’agevolazione dell’80% (per un anno) per le attività presenti in: corso Grosseto; via Vaninetti; strada del Carossio; via Saorgio; via Reycend; via Brusnengo; via Strona; via Cardinal Massaia; via Lulli; via San Pancrazio; via Vische; via Caluso; via Stampini; via Venaria; via Stradella; via Banchette; via Badini Confalonieri; via Refrancore; corso Lombardia; via Lucento; corso Potenza; via Orbetello; via Terni; Via Borgaro;

CONSIDERATO CHE

  • il cantiere è in opera e pertanto in fisiologica e continua mutazione;
  • le aree con maggiori sofferenze sono: corso Potenza (lato est, tratto da via Lucento a via Foligno), corso Grosseto (entrambi i sensi di marcia, tratto da via Refrancore a piazza Rebaudengo), via Stradella (entrambi i sensi di marcia, tratto da corso Grosseto al civico 193), via Lulli (entrambi i sensi di marcia, tratto corso Grosseto a via Orbetello), via Cardinal Massaia (entrambi i sensi di marcia, tratto da corso Grosseto a via Sospello), via Venaria (entrambi i sensi di marcia, tratto da corso Grosseto a via Orbetello), via Lanzo (entrambi i sensi di marcia, tratto da corso Grosseto a via Orbetello), via Stampini (entrambi i sensi di marcia, tratto da corso Grosseto a via Orbetello);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e in quale misura l’Amministrazione intenda confermare e prorogare gli sgravi anche per l’anno corrente;
  2. in caso di risposta positiva, se l’Amministrazione intenda tenere conto di tutti i tratti di strada (specificati nel paragrafo precedente) colpiti dagli effetti negativi del cantiere, comprese le attività con le vetrine su strada ma sprovviste di licenza di vendita (quali, ad esempio, agenzie di viaggio, CAF, agenzie di assicurazioni);
  3. quanti commercianti abbiano usufruito degli sgravi per l’anno 2018;
  4. in quali tempi e modi verranno divulgate ai cittadini interessati le istruzioni per usufruire degli sgravi.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – FORTI RITARDI NEI VERSAMENTI DEI CONTRIBUTI ALLE SCUOLE PARITARIE FISM: SE LE SI VUOLE SMANTELLARE LO SI DICA!

PREMESSO CHE

  • il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33 comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica Italiana individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita;
  • si definiscono scuole paritarie le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia specificati dalla normativa;
  • alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione repubblicana. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque richieda di iscriversi accettandone il progetto educativo, compresi gli alunni e gli studenti con handicap;
  • le scuole paritarie traggono i flussi finanziari da un lato dalle rette pagate dei genitori degli alunni iscritti e dall’altro lato dalla contribuzione statale, regionale e comunale;
  • esiste da 40 anni una convenzione tra Comune di Torino e scuole paritarie, il contributo viene riconosciuto per calmierare le rette;

RILEVATO CHE

  • le scuole paritarie aderenti alla FISM, la federazione delle materne, ospitano oltre 5.500 bambini e danno lavoro a più di 500 persone;
  • da anni i versamenti del Comune avvengono con forti e gravi ritardi;
  • il Comune di Torino, in riferimento al contributo 2017, non ha ancora versato agli istituti scolastici la decima e ultima rata;
  • la situazione finanziaria è destinata ad aggravarsi poiché, con l’approssimarsi della stagione estiva e dunque la chiusura delle scuole, le rette non vengono incassate;

CONSIDERATO CHE

  • nonostante l’Amministrazione abbia espresso in più occasioni la vocazione pedagogica della Città – esplicitamente indicata anche nel “Programma annuale dell’Amministrazione per l’esercizio 2017” (allegato n. 3 del Bilancio di Previsione Finanziario) – si assiste alla scelta di dilazionarne sine die i versamenti periodici;
  • nonostante l’Amministrazione abbia sottoscritto la nuova convenzione, la mancata o tardiva erogazione delle rate pone le scuole paritarie in una seria crisi di liquidità costringendole a ricorrere a forme di indebitamento privato per poter onorare con rigorosa puntualità i pagamenti degli stipendi del personale scolastico, i contributi e i fornitori e per evitare di chiudere taluni servizi o aumentare i costi per le famiglie;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1.  se e con quali tempistiche l’Amministrazione preveda di completare il saldo del contributo 2017 (dovendo ancora versare la decima rata);
  2. se e con quali flussi di cassa risultino versati i contributi per l’anno scolastico 2018/2019 e con quali tempistiche si preveda di completarli;
  3. se i ritardi nell’erogazione dei contributi celino un’intenzione di questa Amministrazione di disconoscere il ruolo educativo, pedagogico e sostitutivo (rispetto alle domande cui gli istituti comunali e statali non riescono a fornire risposta) svolto dalle scuole paritarie per arrivare allo smantellamento delle stesse.

Silvio Magliano