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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – La differenziata fa sempre la differenza?

PREMESSO CHE

  • la Spina Centrale è una vasta area urbana cittadina che si sviluppa in direzione nord-sud in posizione pressoché baricentrica rispetto al territorio cittadino;
  • la zona che un tempo era occupata dal passante ferroviario è stata oggetto, negli ultimi anni, di una profonda e radicale riorganizzazione a livello urbanistico;
  • nel territorio della Circoscrizione IV, nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’area adiacente al viale della Spina rientranti nell’ampio progetto denominato Spina 3, sono stati realizzati nuovi insediamenti abitativi residenziali in corso Gamba e vie limitrofe (compresi tra le vie Livorno, Ceva, Crosato e corso Ottone Rosai);
  • lo scrivente ha recentemente incontrato alcuni cittadini che hanno sollevato osservazioni e lamentele con riferimento alla gestione del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e, di conseguenza, con ripercussioni negative sullo stato dell’igiene urbana del loro quartiere;

EVIDENZIATO CHE

  • già con un’interpellanza presentata in data 6 settembre 2017 (mecc. 2017 03502) lo scrivente aveva segnalato, tra le altre questioni, i rilevanti problemi di sporcizia e di abbandono dei rifiuti nella zona in oggetto;
  • sul tema, la risposta dell’Assessore era stata la seguente: “AMIAT comunica che il servizio di spazzamento manuale viene svolto regolarmente come previsto dal piano di lavoro e in via Crosato due passaggi a settimana, di norma il martedì e il sabato e ai giardini di Via Macerata tre passaggi a settimana di norma nelle giornate lunedì, mercoledì e venerdì. Più in generale i passaggi di spazzamento manuale della zona sono indicativamente due a settimana e nella settimana tra l’11 e il 16 settembre è stato effettuato un servizio di spazzamento meccanizzato in via Crosato e nel giardino di via Macerata, inoltre in via Crosato, in corso Gamba e in corso Rosai AMIAT ha provveduto ad effettuare come da competenza contrattuale il taglio delle erbe infestanti presenti sul bordo strada. Non è invece competenza di AMIAT il taglio di arbusti in via Crosato lato area cantiere. AMIAT ha effettuato recentemente un monitoraggio dal quale non sono emerse situazioni particolari e criticità, al momento non si prevedono potenziamenti del servizio nella porzione di servizio territorio cittadino citato nell’interpellanza soprattutto in considerazione dei limitati fondi a disposizione.”;

RILEVATO CHE

  • nel corso dell’estate appena trascorsa sono stati sostituiti i vecchi cassonetti e nella zona in oggetto è stata introdotta la raccolta differenziata con le “Ecoisole smart”: esse consistono in un raggruppamento di cassonetti (o “campane di raccolta”) utilizzabili solo attraverso un’apposita tessera “eco card” e sono destinati al conferimento su strada di rifiuti indifferenziati, vetro, carta, plastica e residuo organico;
  • per fornire aiuto ai cittadini, al fine di un corretto utilizzo delle nuove ecoisole, AMIAT ha anche organizzato un calendario di “Presidi di assistenza”;
  • si continua a riscontrare un ricorrente scorretto utilizzo delle ecoisole che consiste essenzialmente nel frequente abbandono di ingenti rifiuti al di fuori dei nuovi cassonetti, tenuto conto che il cassonetto si apre solo se si è provvisti dell’apposita card e che la quantità di rifiuto viene “misurata”;
  • inoltre, in alcune situazioni risulta un posizionamento delle ecoisole in prossimità di cancelli andando a pregiudicare la visibilità in uscita dai garage (è quanto avviene, ad esempio, in corso Gamba 23/3);   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda interloquire con AMIAT al fine di incrementare, nella zona in oggetto, il numero delle ecoisole e/o il numero dei cassonetti (o “campane di raccolta”) per ciascuna di esse;
  2. se si intendano incrementare i passaggi settimanali per la raccolta dei rifiuti indifferenziati;
  3. se l’Amministrazione si sia dotata di un metodo per dissuadere dall’errato conferimento dei rifiuti (ad esempio, collocando fototrappole o tecnologie similari) e per sanzionare i trasgressori;
  4. se, in caso di abbandono di rifiuti al di fuori dei cassonetti o comunque in caso di errato conferimento, nell’impossibilità di risalire al trasgressore “materiale” sia prevista l’irrogazione di sanzioni al condominio di riferimento dell’ecoisola (quale responsabile in solido);
  5. se sia prevista una periodica sanificazione/pulitura dei cassonetti presenti nelle ecoisole sia all’interno sia nelle adiacenze esterne;
  6. se, a complemento della raccolta differenziata, l’Amministrazione intenda incrementare i passaggi di spazzamento manuale e meccanizzato e il numero dei cestini.

Silvio Magliano

Emergenza Covid, quattro mesi buttati e ora la situazione è fuori controllo

Nessuna programmazione e adesso è il caos: tra delirio tamponi ed esiti che non arrivano i cittadini piemontesi pagano il conto degli errori e dell’immobilismo della Giunta regionale.

Vere e proprie odissee che cominciano per chiunque debba sottoporsi a tampone, hot spot presi d’assalto, esiti attesi per giorni, cittadini abbandonati a se stessi e chiusi in casa a tempo indeterminato in attesa di un riscontro: ecco il risultato di quattro mesi, quelli di minore gravità del contagio, gettati alle ortiche da una Giunta regionale che avrebbe dovuto prepararsi alla possibilità di una seconda ondata.
Si sarebbero dovute impiegare queste settimane per programmare: invece nulla di fatto e adesso a pagare le conseguenze sono i cittadini piemontesi. Una catena di comando con troppe teste pensanti e pochi che agiscono è la prima ragione di una situazione ormai critica, con informazioni che si perdono prima di arrivare a destinazione, difficoltà di comunicazione a tutti i livelli, decisioni che non vengono prese e cittadini piemontesi lasciati senza informazioni anche giorni e giorni dopo aver effettuato il tampone.
Al netto delle attenuanti del caso (vedi, per esempio, i fondi non pervenuti dal Governo per il rafforzamento del trasporto pubblico), questa Giunta ora cominci ad assumersi in pieno le proprie responsabilità politiche: con questa premessa, per il bene dei piemontesi, i Moderati sono e saranno sempre disponibili a dare una mano.

Misure di sostegno alle Associazioni colpite dalla crisi da Covid-19: finalmente

Come da me richiesto, la Città assicurerà agevolazioni sui canoni di locazione per le realtà non profit in difficoltà: accolte le mie richieste, risultato che accolgo con soddisfazione. Ora, si faccia in fretta.

Buona notizia: come da me richiesto, le Associazioni e gli Enti senza scopo di lucro attivi in spazi ottenuti in concessione dal Comune e colpiti dalla crisi da Covid-19 otterranno finalmente un supporto dall’Amministrazione cittadina. Un risultato da me sollecitato con diverse richieste (la più recente delle quali un’interpellanza discussa in Sala Rossa lo scorso 12 ottobre) e che oggi accolgo con soddisfazione. 

La Giunta, come riferito poco fa in Commissione, ha identificato due strade possibili: da una parte la dilazione non onerosa dei pagamenti per chiunque ne faccia richiesta; dall’altra, su esplicita richiesta delle singole Associazioni, uno sconto pari al 90% sul canone di locazione per i mesi di lockdown e del 30% per gli altri mesi di emergenza (in capo alle Associazioni rimane la responsabilità di provare di aver subito un danno economico riconducibile all’emergenza da Covid-19). 

Ringrazio la Giunta anche per le modalità identificate, che dovrebbero garantire la quasi immediata applicazione delle misure, senza rinunciare ai controlli. Terrò alta l’attenzione affinché si proceda puntualmente e in tempi celeri. Sono attualmente circa 120, a livello cittadino, i contratti di locazione in essere a favore di Associazioni ed Enti senza fini di lucro. Attendiamo ulteriori misure anche da parte del Governo.

Cruciale è garantire la sopravvivenza del tessuto associativo cittadino: se tale platea di Associazioni si riducesse a causa delle spese impossibili da sostenere, il danno per tutti sarebbe incalcolabile.

Sostegno agli operatori dello spettacolo domani in piazza

Manifestazioni in tutta Italia, Torino compresa: i lavoratori del comparto reclameranno pacificamente risorse certe per superare la crisi e per essere in grado di ripartire a emergenza finita.

Imprenditori, professionisti, dipendenti del mondo della cultura e dello spettacolo saranno in piazza, domani mattina, nelle principali città italiane, Torino compresa (ore 10.00, piazza Castello). Chiederanno un sostegno vero in questo momento di crisi. Faccio mio il grido di aiuto di operatori che, pacificamente, reclameranno risorse certe per superare la crisi e per essere in grado di ripartire, quando finalmente questa emergenza sarà finita. Cultura è ricchezza. Cultura significa posti di lavoro per decine di migliaia di famiglie. Siamo convinti, come Moderati, che non esistano lavoratori di Serie A e lavoratori di Serie B. Le oltre 20mila le imprese culturali e creative in attività sul territorio regionale hanno bisogno di sostegno oggi più che mai. Le Istituzioni rispondano.

Di fronte all’orrore di Nizza, torniamo ad affermare con orgoglio chi siamo

Solo un’Europa capace di rivendicare la propria identità e le proprie radici cristiane potrà opporsi alla follia assassina che oggi ha sferrato l’ennesimo attacco a un intero continente, a un’intera civiltà. 

Con il terrificante attentato di questa mattina, non solo Nizza è sotto attacco: un intero continente – l’Europa – è sotto attacco, un’intera civiltà e un’intera visione del mondo sono sotto attacco. Mi aspetto una risposta finalmente decisa e una presa di posizione netta, a partire dall’UE fino alle Istituzioni nazionali e locali, in un momento in cui le parole di solidarietà e vicinanza al popolo francese non sono più sufficienti. 

Da anni l’Europa, nei suoi simboli cristiani e nella sua civiltà, è obiettivo di una delirante ideologia di morte che prova a nascondersi dietro un pretesto religioso.  Oggi, per l’ennesima volta, ci tocca contare morti e feriti. L’unica risposta a questi atti criminali, che ci colpiscono al cuore e la cui condanna deve essere pronunciata a gran voce a tutti i livelli senza tentennamenti e senza riserve, è tornare ad affermare con chiarezza chi siamo, quali sono i nostri valori, che le nostre radici sono cristiane.

Non è più il tempo della timidezza, non è più il tempo delle mezze parole.