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Autore: Redazione sito

Bandi regionali per la cultura, abbiamo già perso troppo tempo

Nuova promessa della Giunta, che garantisce la pubblicazione di un bando in settimana: 20mila realtà culturali e creative attendo questi bandi da mesi per non dover cessare o ridimensionare la propria attività. Il comparto culturale, che ha già sentito tante promesse in queste settimane, dà lavoro a decine di migliaia di piemontesi e dà da vivere a decine di migliaia di famiglie. Discuterò domani in Consiglio Regionale un mio Question Time sul tema.

Nuova promessa, dopo tanto tempo perso, da parte della Giunta Regionale, che oggi garantisce la pubblicazione di un bando per la cultura nei prossimi giorni. Si discuterà domani in Consiglio Regionale un Question Time su questo argomento. Chiederò conto del ritardo di mesi accumulato e delle precedenti promesse non rispettate (“Entro la prima settimana di settembre usciranno i bandi per il Settore Cultura”). Mi auguro che le procedure siano veloci e che si proceda in fretta: non c’è più tempo da perdere e i tempi devono essere certi. In gioco c’è la sopravvivenza di un intero comparto. Anche con i contributi regionali Enti, Istituti, Fondazioni, Associazioni culturali e altri soggetti – imprese sociali, Onlus e altre realtà comprese – portano avanti la loro attività. Oltre a essere un valore di per sé, la cultura dà da vivere a decine di migliaia di famiglie piemontesi. Sostenerla è un dovere.

Ecoisole Smart? Senza migliorie, misura inutile (o peggio)

Discussa poco fa la mia interpellanza sul tema: se è positiva la promessa di collocare fototrappole, restano le criticità rappresentate dallo scarso numero di campane, dalla loro collocazione rivedibile, dai malfunzionamenti ancora troppo frequenti. L’Amministrazione accompagni i cittadini in questa modifica di abitudini o continueremo per mesi a vedere cumuli di sacchi ai piedi delle nuove campane.

Nuove “Ecoisole Smart”, al momento più ombre che luci: un giudizio che confermo anche dopo aver discusso in Consiglio Comunale la mia interpellanza sul tema. I cambiamenti, di modalità e di raccolta, non sono stati, fin qui, adeguatamente accompagnati dall’Amministrazione. Ai piedi dei nuovi bidoni continuano ad accumularsi rifiuti. Se è positiva la prospettiva della collocazione di fototrappole (lungo le Spine e in Aurora), come garantito dalla Giunta, merita una riflessione di segno totalmente opposto il fatto che ancora diverse di queste Ecoisole non funzionano in maniera ottimale o sono posizionate in maniera non consona. I sacchi (o i rifiuti di altra natura: copertoni, per esempio) accatastati ai piedi delle campane restano in quella posizione per giorni in attesa di essere rimossi da Amiat. Sulla collocazione non idonea delle campane, ho fatto presente a verbale il caso esemplare del civico 23/3 di corso Gamba, con i nuovi bidoni che di fatto pregiudicano l’uscita dai garage. Ho invitato l’Amministrazione a intervenire per migliorare il funzionamento delle campane (che talvolta non si aprono correttamente benché l’utente utilizzi la tessera), ad aumentarne il numero, a razionalizzarne la disposizione e, in generale, a mantenere alta l’attenzione affinché questo importante investimento da parte della Città non si risolva in un nulla di fatto. I cambiamenti di abitudini devono essere accompagnati dall’Amministrazione.

Di fronte al disastro, la Giunta Regionale risponde con l’annuncite

Cittadini abbandonati a se stessi, medici di base costretti a giornate massacranti per provare a colmare le falle del sistema, sistema di tracciamento che ha già alzato bandiera bianca. Tutto questo mentre la Giunta Cirio, persi di fatto i mesi estivi, è ora impegnata a fare annunci talvolta troppo ottimistici sui giornali, con il risultato di aumentare ulteriormente la sete di notizie da parte dei piemontesi, che si chiedono, per esempio, dove trovare i tamponi rapidi. Moderati disponibili a dare una mano per il bene dei piemontesi. 

Cittadini bloccati in casa in attesa di un esito che, giorni dopo aver effettuato il tampone, ancora non arriva. Piemontesi che convivono da giorni con una persona che presenta sintomi da Covid-19 e sono lasciati senza indicazioni e informazioni. Piattaforma informatica che già presenta criticità difficilmente gestibili. Medici di base che si trovano a far fronte, da soli, allo tsunami di richieste di persone che, ad ambulatori chiusi, non hanno trovato risposte presso le Asl (talvolta in ritardo, pare, anche di due settimane nel rilasciare i certificati di avvenuta guarigione). Questa è attualmente la situazione nella nostra Regione, a picco massimo della seconda ondata non ancora raggiunto. Una situazione che, a meno di cambi di rotta immediati, peggiorerà nelle prossime settimane. In tutto questo, una buona parte della risposta della Giunta Regionale resta riassumibile in una parola: annuncite. Con il risultato di non risolvere i problemi, ma di aumentare ulteriormente il caos e la “sete” di informazioni da parte dei piemontesi. Ecco i frutti amarissimi di un’estate persa senza programmare risposte per la prevedibile recrudescenza autunnale della crisi: restiamo, come Moderati, disponibili a dare una mano per il bene del Piemonte e dei piemontesi.

Studenti con esigenze speciali in presenza e DAD per tutti gli altri? Questa non è la soluzione

Questa prospettiva rimanda a scenari da “classi speciali”, abolite da quasi cinquant’anni: chiediamo che l’essere o meno alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali non sia un criterio per essere destinati alla didattica in presenza o a distanza. Urge garantire una reale e completa inclusione. Faccio mie le richieste presentate in questo senso a Regione Piemonte e Città di Torino dalla CPD.

Didattica a distanza per tutti tranne che per gli alunni con bisogni educativi speciali o con disabilità? Una soluzione che rimanderebbe in maniera inquietante a scenari da “classi speciali”, abolite nel lontano 1977. Faccio mie le richieste presentate anche dalla CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) a Regione Piemonte e Città di Torino. La presenza quotidiana in classe di alunni con disabilità – in una dimensione di autentica inclusione –  è un valore, a patto che questi alunni non siano lasciati soli in classe. Urge evitare che si aprano baratri nella continuità dell’integrazione con gli altri alunni o studenti, fatto che avrebbe gravissime conseguenze dal punto di vista didattico, formativo, personale e relazionale. Lo stesso Decreto del Ministero dell’Istruzione specifica esplicitamente la necessità di garantire “condizioni di reale inclusione” suggerendo, come possibili compagni di classe in presenza degli alunni con BES, i “figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione” (questo è solo un esempio delle molteplici possibilità). Permettiamo immediatamente a tutti i nostri alunni non solo di fruire del sacrosanto diritto allo studio, ma anche dell’altrettanto sacrosanto diritto a una piena inclusione. Questo obiettivo si raggiunge estendendo a tutti la didattica a distanza oppure prevedendo un’aliquota di studenti in presenza insieme ai compagni con disabilità o disturbi specifici dell’insegnamento. Le Istituzioni se ne occupino.

INTERPELLANZA – L’illusione della vocazione turistica: campeggio diffuso 5 Stelle, la soluzione che tutti attendevano per venire a visitare Torino

PREMESSO CHE

  • come già segnalato dallo scrivente con precedenti atti consiliari e comunicazioni ai competenti uffici, accade sempre più di frequente di osservare camper, roulotte e altri mezzi adibiti al soggiorno collocati in sosta in diverse zone del territorio cittadino;

CONSIDERATO CHE

  • ovviamente ciò che viene in evidenza non è la sosta in sé (che a determinate condizioni non pare essere vietata dal CdS), quanto piuttosto la presenza di occupanti che soggiornano da tempo prolungato presso i mezzi sopra citati;
  • l’ultima segnalazione giunta allo scrivente ha ad oggetto quanto avviene da tempo in corso Lombardia proprio di fronte alla Piscina Lombardia, alla Scuola e ai campi da calcio: da tempo vi sono 8 camper (ultimamente divenuti 7) i cui occupanti sono soliti usare gli spazi adiacenti per stendere i panni e per svolgere tutte, ma proprio tutte, le altre quotidiane faccende;
  • si allega alla presente la documentazione fotografica ricevuta;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione sia a conoscenza della situazione riferita nel presente atto e se e quando abbia già proceduto ad identificare le persone dimoranti presso gli 8 (ora 7) camper in corso Lombardia;
  2. se sia nota all’Amministrazione la causa di tale soggiorno e se ciò avvenga in osservanza del Codice della Strada;
  3. se l’Amministrazione abbia preso contatto con i dimoranti al fine di individuare una soluzione abitativa (e di vita) più decorosa e salubre;
  4. se, detto della utilità di proporre ai dimoranti un percorso di inserimento abitativo e sociale, l’Amministrazione sia intervenuta per garantire il rispetto del Codice della Strada e dei Regolamenti comunali ivi applicabili, nonché le più basilari regole di igiene pubblica e di convivenza civile;
  5. se e come stia agendo l’Amministrazione per limitare, contenere e disciplinare tutti gli altri insediamenti di camper e roulotte che si stanno realizzando negli ultimi mesi in diverse zone del territorio cittadino.

Silvio Magliano