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Autore: Redazione sito

Una famiglia numerosa su 4 in condizioni di povertà

I dati ISTAT appena pubblicati fotografano una situazione preoccupante a livello nazionale e confermano l’urgenza di intervenire, a ogni livello istituzionale, a favore della famiglia. Sostenere chi mette al mondo dei figli, costruendo il futuro di tutti, dovrebbe essere la priorità a ogni livello politico. Come Moderati, da cinque anni ci stiamo impegnando, su questo tema, in Consiglio Regionale.

Il 22,3% delle famiglie con più di due figli minori è in condizioni di povertà: quasi una su quattro. Lo certifica l’ISTAT, con dati appena pubblicati nell’ambito del “Report Povertà”. Questi numeri rappresentano non soltanto una fonte di grande preoccupazione, ma un implicito appello affinché si agisca con assoluta urgenza a tutti i livelli istituzionali. 

C’è ancora qualcuno che pensa che non sia adesso il momento di veicolare tutto lo sforzo possibile a sostegno delle famiglie? Ci aspettiamo che il sostegno a favore di chi, mettendo al mondo dei figli, sta investendo e costruendo il futuro sia la priorità della politica, dai Comuni alle Regioni allo stesso Governo. Gli ambiti di intervento possibili sono molteplici, dagli asili nido al sostegno finanziario, dalla tassazione alle misure di conciliazione famiglia-lavoro.

Come Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte stiamo provando, da quasi cinque anni, a fare la nostra parte. Sarà presto discusso il mio Ordine del Giorno con il quale chiedo contributi per l’acquisto di servizi di baby-sitting, misura che potrà essere estesa anche ai servizi di assistenza familiare. Note sono le battaglie portate avanti in Aula per il sostegno di chi decide di iscrivere i propri figli a una Scuola Paritaria e, in generale, per ridurre gli innumerevoli ostacoli che i piemontesi che desiderano mettere al mondo dei figli devono superare.

I dati rivelano un altro fatto lampante: nel nostro Paese, ogni famiglia ha in media 1,3 figli, ma ne desidererebbe almeno 2 (fonte: Osservatorio Nazionale sulla Famiglia). La forbice tra speranza e possibilità si riduce con la buona politica: solo così potremo uscire dall’inverno demografico.

Accesso anticipato e gratuito al programma Prevenzione Serena se c’è un caso di tumore al seno in famiglia

Approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno che lo chiede: un risultato importante, proprio nella giornata nella quale il Consiglio Regionale sostiene la campagna “Life is Pink” di Candiolo. Una forma su cinque di neoplasia al seno è definibile “familiare”, mentre il 5-10% è dovuto a una predisposizione ereditaria: per queste ragioni è fondamentale consentire l’immediato accesso al programma alle figlie di donne con questa diagnosi.

Il Consiglio Regionale dice sì: è stato approvato all’unanimità, con 37 voti a favore su 37, il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad adoperarsi per garantire l’accesso gratuito al programma “Prevenzione Serena” anche prima della fascia d’età prevista per tutte le figlie di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore della mammella: il 20% circa di tutte le diagnosi, infatti, può definirsi “forma familiare”, mentre fino a una diagnosi su dieci è attribuibile a una predisposizione ereditaria. Significativo che il mio atto sia stato approvato proprio oggi, a pochi giorni dalla “Giornata Internazionale contro il Cancro al Seno” e in concomitanza con il sostegno espresso dall’intero Consiglio Regionale a “Life is Pink”, campagna di prevenzione, sensibilizzazione e raccolta fondi per la lotta contro i tumori femminili promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, tema al quale è dedicato l’intero mese “rosa” di ottobre. Un ottimo risultato su un argomento che ha sempre visto l’impegno del Gruppo Consiliare dei Moderati.

Aumentare l’impegno e le risorse in tema di prevenzione è fondamentale, dal momento che è proprio grazie alla diagnosi precoce che si sono registrati dati in miglioramento dalla fine degli anni ’90 a oggi, con una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8% annuo). Deve essere affrontato il tema del recente calo, in Piemonte, delle percentuali di adesione agli screening della mammella, scese dal 55% del 2018 al 43% del 2022.

Anticipare il momento di inizio delle eventuali cure è importantissimo in un campo nel quale la tempestività è una variabile cruciale. Prevenzione Serena è il programma organizzato di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto messo a punto dalla Regione Piemonte: si rivolge attualmente alle donne di età compresa tra 45 e 75 anni.

Aumentano le occupazioni abusive di case ATC? L’impegno delle Istituzioni deve aumentare in proporzione

A maggior ragione in una fase di crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo.

Settemila appartamenti vuoti su 56mila unità in tutto il Piemonte; 214 occupazioni abusive solo a Torino e provincia (dato in crescita rispetto a 12 mesi fa); richieste annuali nell’ordine delle migliaia, assegnazioni nell’ordine delle centinaia: i numeri descrivono una situazione che ci preoccupa, a maggior ragione un una fase di crisi economica e sociale. È in tali congiunture che risulta particolarmente urgente garantire a tutti i cittadini il diritto alla casa: le istituzioni dovrebbero pertanto intervenire con particolare forza e determinazione. Sul tema, ho appena discusso un Question Time in Consiglio Regionale: la Giunta ha comunicato la disponibilità di fondi pari a 1,34 milioni (risorse ex Gescal, prima tranche) per interventi di ristrutturazione di unità abitative in attesa di essere assegnate sul territorio di competenza di ATC Piemonte Centrale; notizia positiva, a patto che i tempi di intervento siano brevi. Più a lungo gli appartamenti restano sfitti più aumenta il rischio di ulteriori occupazioni. Chiediamo di sapere con precisione quali saranno gli interventi e in quali tempistiche saranno finalizzati. Chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta contribuendo a negare il diritto alla casa ai cittadini che compaiono, avendone pieno titolo, nelle graduatorie ed è necessario considerare questo problema una priorità.

Giochi 2026, presentazione del dossier su bob in Piemonte passo concreto e importante

L’ipotesi che sia il Piemonte a ospitare le gare di bob di Milano-Cortina 2026 è oggi più concreta.

La presentazione del dossier è un passo reale e importante verso l’obiettivo, a maggior ragione perché il testo non si limita a dettagliare costi e tempistiche, ma aggiunge elementi potenzialmente determinanti quali la sostenibilità ambientale della struttura. Ribadiamo ora la necessità di una coesione di intenti tra tutte le forze politiche per il bene del territorio. L’auspicio è che la candidatura piemontese permetta di non “cedere” all’estero nessuna delle gare dei prossimi Giochi. Abbiamo l’opportunità, che non possiamo perdere, di rimediare in pur piccola parte all’assurdo “no” ai Giochi che risale agli anni dell’Amministrazione Appendino.

Le occupazioni abusive di case ATC continuano ad aumentare (nonostante gli sforzi di Giunta e ATC)

A Torino e provincia raggiunta quota 214 casi: domani si discute in Consiglio Regionale il Question Time con il quale chiedo ulteriori ed efficaci misure.

L’impegno non manca, ma i casi di occupazioni abusive in case ATC non diminuiscono: al contrario, aumentano. Risalgono a un anno fa le prime operazioni di sgombero di appartamenti ATC abusivamente occupati sul territorio di Torino e provincia: a settembre 2022 risultavano, nel territorio di competenza di ATC Piemonte Centrale, 212 alloggi abusivamente occupati (203 a Torino, 9 in altri Comuni metropolitani). Dodici mesi dopo, le occupazioni hanno raggiunto quota 214. La questione è urgente e non si limita al solo capoluogo: per questo ho presentato un Question Time per chiedere quali misure stia applicando o abbia intenzione di applicare la Giunta per garantire l’inversione di questa preoccupante tendenza. Del tema mi occupo da tempo. Chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta contribuendo a negare il diritto alla casa ai cittadini che compaiono, avendone pieno titolo, nelle graduatorie. Riconosco a questa Giunta una sensibilità sull’argomento e sono sicuro che sarà possibile identificare soluzioni efficaci.