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Asl di via del Ridotto, utenti disabili e anziani si aspettano accessibilità ma ricevono indifferenza

Auto aziendali posteggiate nei posteggi riservati, montascale inadeguati e un intero piano non accessibile: molti cittadini costretti, per curarsi, a rivolgersi a un vicino centro privato.

Supponiamo che una persona con disabilità (o un anziano) debba accedere alla Asl di via del Ridotto: giunge al civico 3 per la registrazione e prova a parcheggiare. Se è fortunato, trova lo stallo libero. Altre volte, il posteggio riservato è occupato dai mezzi dell’azienda. A questo punto deve entrare nella struttura: trova un montascale per superare gli otto scalini. La portata è 190 chili: non sufficienti per tutte le carrozzine. Poi il cittadino deve spostarsi al civico 9. E qui il montascale è ancora meno capiente: 150 chili appena. Come se non bastasse, questo secondo elevatore arriva  solo fino al primo piano. Per arrivare al secondo bisogna utilizzare l’ascensore dell’adiacente condominio. Un condominio privato. Un vero percorso a ostacoli.

La situazione è questa da tempo immemorabile. L’assoluta indifferenza, da parte di chi gestisce il centro, nei confronti delle persone con disabilità e per gli anziani emerge anche dal fatto che lo stallo riservato alle persone con disabilità è sempre risultato, nei miei precedenti sopralluoghi in loco, occupato dai mezzi della stessa Asl.

Faccio notare che a poche decine di metri dalla struttura della quale stiamo parlando si trova un altro centro, privato e dotato di parcheggio, pienamente accessibile. Diversi cittadini sono andati là a farsi curare.

Quella descritta è una situazione gravissima, che di per sé mette in discussione il diritto di tutti i cittadini alla cura.