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Arbitrio e teatralità, ma il gesto di Appendino è contra legem

La registrazione di un bambino “figlio di due mamme” è assurda da un punto di vista giuridico, tecnico e regolamentare. I Moderati si oppongono con fermezza sia relativamente al metodo sia nel merito della questione. I cattolici e le persone di buon senso, anche del PD, si facciano sentire.

Inaccettabile colpo di mano della Sindaca: apponendo la sua firma in un atto di trascrizione di nascita di un bambino nel registro dell’anagrafe di Torino, atto nel quale è dichiarato che i genitori del piccolo sono due donne, Appendino è andata decisamente al di là di quelle che sono le sue competenze di Prima Cittadina. Ricordiamo che anche chi riveste il ruolo di Sindaco deve rispettare la legge dello Stato italiano. Chi non lo fa, commette un reato.

L’azione della Sindaca è stata fuori norma sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico. La gestione dei registri di stato civile non dipende dalla sensibilità personale dei Sindaci ma da una legge dello Stato. Ci troviamo di fronte a un tema troppo delicato per essere affrontato con un gesto “clamoroso” (e fortemente connotato in senso pubblicitario) come quello di Appendino. Prendere posizioni e agire «a costo di forzare la legge», per usare le parole della stessa Sindaca, è sempre sbagliato.

Il movimento del quale Appendino fa parte avrebbe avuto la possibilità, peraltro, di mettere l’argomento all’ordine del giorno a livello parlamentare. Evidentemente, sono state preferite altre modalità più chiassose.

Invitiamo inoltre le persone di buon senso e i cattolici anche all’interno del PD, nostro storico alleato, a non violare la legge e a far sentire, come stiamo facendo noi, la loro voce.

Onorevole Giacomo Portas, Presidente dei Moderati.

Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati presso il Consiglio Comunale di Torino.