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La mia proposta di far passare la Linea Star 1 in via San Secondo impantanata nella stucchevole melina Cinque Stelle

Da una parte il politichese dell’Assessore Lapietra, dall’altra le uscite imbarazzanti di qualche esponente della Maggioranza, dietro le quinte il sorriso dell’Assessore Rolando (che potrà contare su entrate extra), ma dai Cinque Stelle nessun vero appoggio all’unica proposta in grado di mettere d’accordo residenti, commercianti, avventori e utenti delle varie attività della via: il ritorno di una linea GTT.

Tra una Giunta che parla in politichese e riempie la via di strisce blu e una Maggioranza stucchevole, che forse pensa ancora di essere all’opposizione e che dunque si limita a contestare ogni idea che viene dai Consiglieri di Minoranza senza mai proporre uno straccio di soluzione propria, a pagare il conto per tutti è la stessa via San Secondo.

Una via e un borgo che, almeno in teoria, meriterebbero l’impegno e l’attenzione dell’Amministrazione Civica.  Invece, l’unica proposta in grado di mettere d’accordo tutti gli attori in gioco, dai residenti ai commercianti, dai clienti delle attività commerciali agli avventori che provengono da altri quartieri, affonda nelle paludi del “politichese” dell’Assessore Lapietra, che – con equilibrismi linguistici in perfetto stile doroteo (“daremo tutta la dovuta attenzione alle esigenze dei cittadini”) – evita scientificamente di esporsi sulla possibilità di un ritorno di una linea GTT, la navetta “Star 1”. Che la mancanza di transito di linee GTT sia per via San Secondo un problema è chiaro a tutti, tranne che alla forza politica alla guida della Città.

La mia mozione è stata comunque liberata per l’Aula: il Consiglio Comunale voterà in Sala Rossa alla prima occasione utile.

In tutto questo, l’unico che può gioire è l’Assessore Rolando, che potrà contare su ingenti incassi extra da multe e strisce blu. Per il resto, i Cinque Stelle non fanno che gettare la palla in tribuna rimandando tutto a un lontano “domani” evocando fumosi progetti con poca concretezza e nomi inglesi molto cool, che nulla hanno a che fare con le reali esigenze dei commercianti e dei cittadini.