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Nuovo centro commerciale a Palazzo del Lavoro? No, grazie

La zona, già servita dal Lingotto da un punto di vista commerciale e con endemici problemi di traffico e scarsità di posteggio dal punto di vista della viabilità, avrà già difficoltà ad assorbire i nuovi flussi di auto della Regione e della Città della Salute. Un nuovo polo della grande distribuzione non serve.

Ribadisco la mia perplessità a proposito del progetto di destinare il Palazzo del Lavoro ad area commerciale per la grande distribuzione.

La zona di Italia ’61 non ha bisogno di un nuovo centro commerciale né di un nuovo ipermercato, essendo già ottimamente servita, da questo punto di vista, dal Lingotto, che si trova a poche centinaia di metri.

Mi sfugge completamente la logica di volere a tutti i costi introdurre un nuovo polo commerciale, a meno che la volontà, consapevole e strategica, non sia dare il colpo di grazia al commercio di vicinato della zona, già messo in ginocchio da altre scelte sciagurate. Se è questo il caso, bisognerebbe avere l’onestà politica di dichiararlo apertamente.

La viabilità zona di territorio cittadino compresa nel triangolo che ha per origine la rotonda da cui partono i corsi Unità d’Italia e Maroncelli rischia già attualmente di collassare a causa degli ingestibili volumi di traffico. Il posteggio è merce rara in tutto il quartiere. La Città della Salute e il grattacielo della Regione, una volta a pieno regime, faranno peggiorare la situazione.

Davvero non si sente la necessità di un nuovo progetto succhia-soldi che attirerà altre centinaia di automobili tra dipendenti, utenti e visitatori.

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)