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Non si chiuda il sipario sul comparto teatrale piemontese

Per la seconda volta consecutiva, la Giornata Mondiale del Teatro si celebra a sale chiuse causa pandemia: il settore non è “solo” svago e cultura, ma un asset strategico dell’economia regionale e fonte di sostentamento per migliaia di famiglie, la politica lo sostenga. La Germania dimostra che è possibile organizzare eventi in presenza nella massima sicurezza.

La Giornata Mondiale del Teatro si celebra per il secondo anno consecutivo a sale chiuse: le previsioni più ottimistiche, che avrebbero voluto proprio nella giornata odierna la riapertura dei sipari, sono state smentite dai fatti. I numeri spiegano perché è necessario permettere la ripartenza di un settore che sarebbe miope considerare di solo svago: una media (pre 2020) di 8mila spettacoli organizzati ogni anno sul nostro territorio e 1,3 milioni di biglietti venduti. Sono oltre 20mila le imprese culturali e creative in attività sul territorio regionale. Questo settore non è dunque “solo” svago e cultura, ma rappresenta la fonte di reddito per migliaia di famiglie e rappresenta un asset strategico dell’economia della nostra regione. Ci auguriamo come Moderati che non si ripetano in questo 2021, da parte della Giunta Regionale, le incertezze e i ritardi visti nel 2020 nella pubblicazione dei bandi e nella programmazione triennale. Garantiamo ai teatri piemontesi, messi alle corde dalla crisi, il sostegno necessario a non sparire. In Germania è stato lanciato un progetto pilota per la ripresa delle attività culturali. Diversi eventi, tra i quali un concerto con mille spettatori appena tenutosi alla Filarmonica di Berlino, dimostrano che, con rigide misure di sicurezza, è possibile.

Cultura, Regione Piemonte