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INTERPELLANZA – ESTATE IN QUARTIERE… ESTATE AUTORIZZATA?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il periodo estivo consente ai cittadini di godere in maniera completa degli spazi aperti, delle piazze e dei parchi;

–        in città si sono svolte e continuano ad essere organizzate feste di quartiere, cinema all’aperto, tornei sportivi e tante altre manifestazioni all’insegna della convivialità, della socializzazione, del divertimento e dell’arte;

–        favorire l’aggregazione e la reciproca conoscenza tra cittadini di uno stesso quartiere è un fattore positivo di crescita e di consolidamento dei rapporti tanto più in un periodo di crisi economica in cui le persone in difficoltà spesso tendono ad isolarsi;

RILEVATO CHE

–        numerosi cittadini residenti nel quartiere Le Vallette hanno recentemente segnalato allo scrivente alcune iniziative organizzate dal “Comitato Popolare Lucento-Valette” e dal “Comitato di Popolare Vallette-Lucento” in piazza Eugenio Montale;

–        le locandine recanti il programma di queste iniziative intitolate “Estate in quartiere” sono state affisse alle fermate di tram e bus GTT, nei pressi dei giardini pubblici e sui muri degli edifici;

–        tali locandine risultano prive del timbro comunale (pubbliche affissioni) e sono collocate sia fuori dagli spazi previsti per le pubbliche affissioni sia fuori dagli spazi/impianti pubblicitari;

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, durante la campagna elettorale per le comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore delle periferie;

–        a più riprese, durante la campagna elettorale per le comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di agire secondo legalità e con “onestà, onestà, onestà!”;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. se in base alle verifiche effettuate dall’Amministrazione si sia compreso se il “Comitato di Popolare Vallette-Lucento” e il “Comitato Popolare Lucento-Valette” siano due distinti Comitati oppure se sia lo stesso e dunque i refusi siano un mero errore di battitura;
  2. se il o i Comitati organizzatori siano conosciuti e riconosciuti ufficialmente dalla Città e se essi risultino regolarmente iscritti nel registro delle Associazioni di cui al Regolamento del registro delle associazioni n. 211;
  3. se il o i Comitati organizzatori risultino costituiti secondo il dettato normativo e se l’Amministrazione abbia preventivamente svolto i necessari controlli e accertamenti (ad esempio: verifica dell’Atto Costitutivo, controllo che lo Statuto sia registrato presso l’Agenzia delle Entrate e accertamento in merito dell’attribuzione del codice fiscale);
  4. se per la collocazione delle locandine pubblicitarie sia stata presentata formale domanda di autorizzazione ed essa sia stata accolta e dunque regolarmente autorizzata (la collocazione delle locandine) in base al Regolamento pubbliche affissioni n. 148 e/o al Regolamento per l’applicazione del canone sulle iniziative pubblicitarie n. 335;
  5. se autorizzate, quali siano gli importi incassati dalla Città per la collocazione delle locandine pubblicitarie;
  6. se non autorizzate, quali siano stati i provvedimenti dei competenti organi di controllo (Divisione Tributi a mezzo della Polizia Municipale);
  7. se per gli eventi pubblicizzati (grigliata, concerto, torneo di calcetto, cinema all’aperto, assemblea, serata musicale) siano state preventivamente richieste e ottenute dal Comitato organizzatore (o dai Comitati organizzatori) tutte le necessarie autorizzazioni e concessioni nel rispetto della normativa in tema di pubblicità, occupazione suolo pubblico, sicurezza, somministrazione, autorizzazioni sanitarie;
  8. se tutto autorizzato, quale sia l’importo incassato dalla Città per il rilascio delle relative autorizzazioni e concessioni;
  9. se l’Amministrazione abbia predisposto un piano di vigilanza e controllo ad opera del Corpo di Polizia Municipale con specifico ordine di servizio;
  10. se l’organo di vigilanza abbia riscontrato e sanzionato eventuali irregolarità.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – SCUOLA INTERNAZIONALE EUROPEA ‘ALTIERO SPINELLI’: DIDATTICA DI LIVELLO EUROPEO, MANUTENZIONE DA QUARTO MONDO? E L’AMMINISTRAZIONE COSA FA?

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        la Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli” si trova a Torino in via San Sebastiano Po, zona Madonna del Pilone, Circoscrizione VII;

–        il progetto della Scuola Internazionale Europea comprende l’intero ciclo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado; esso risponde, sul piano educativo e formativo, alla vocazione internazionale della città, sede di importanti agenzie internazionali, di aziende e di manifestazioni culturali ed eventi sportivi di livello mondiale;

–        si tratta di un unico percorso formativo articolato in tre fasi, ai quali si aggiunge la scuola dell’infanzia, disegnato nel senso della continuità dei cicli di istruzione e apprendimento;

–        in pochi anni la scuola ha saputo costruire una propria connotazione formativa ed educativa, sempre riconosciuta e apprezzata, sostenuta da un numero crescente di richieste di iscrizione e con esiti di apprendimento molto rilevanti;

–        la scuola “Spinelli” ha raggiunto risultati molto apprezzati per gli esiti formativi degli allievi, come dimostrato dai dati delle rilevazioni nazionali e dagli esiti degli esami di Stato, nonché i percorsi successivi al termine della frequenza scolastica:

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 6 giugno 2017 rilevando notevoli problemi inerenti la sicurezza e la manutenzione delle strutture scolastiche;

RILEVATO CHE

–        la rampa di accesso alla scuola ha una tettoia che funge da copertura ma manca l’illuminazione;

–        la vegetazione è evidentemente priva di cura da tempo;

–        il fossato, a sinistra rispetto alla rampa di accesso alla scuola, è stato riempito con i rami residuati dallo sfalcio degli alberi;

–        il campetto da calcio sterrato diventa un’enorme “piscina” in seguito ad ogni precipitazione;

–        molti tubi pluviali in rame per lo scarico a terra dell’acqua piovana, sia dell’edificio scolastico sia del piccolo fabbricato che ospita la palestra, sono stati oggetto di furto e non sono mai stati ripristinati, nemmeno in materiale plastico, causando infiltrazioni nei muri adiacenti;

–        il cancello del cortile, inizialmente automatizzato, è rotto e le due fotocellule sono adagiate a terra; durante l’orario di lezione il cancello resta aperto (con conseguenti problemi di sicurezza) poiché costituisce una via di fuga, al termine delle lezioni esso è chiuso manualmente mediante catena e lucchetto;

–        nel cortile le radici degli alberi causano notevoli sconnessioni del terreno e ciò costituisce pericolo di inciampo e di caduta per gli alunni;

–        nello stesso cortile il “disegno” della recinzione in materiale ferroso è pericolosamente sporgente verso l’interno e ciò potrebbe essere causa di infortunio per gli alunni che vi  andassero casualmente ad impattare;

–        il vetro di una finestra che si affaccia sul cortile è rotto da tempo e non è mai stato sostituito;

–        il piccolo fabbricato a cui si accede dal cortile è costituito da uno spazio utilizzato come palestra con annesso spogliatoio; in tale fabbricato, che è stato parzialmente ristrutturato pochi anni fa, molti detriti risultano accatastati nelle stanze adiacenti alla palestra ed in quelli che dovrebbero essere i gabinetti (pertanto inutilizzabili);

–        al primo piano della scuola un’aula è chiusa e inutilizzata da tempo (ex 3 C) per il pericolo di crollo dell’intonaco;

–        crepe e conseguente rischio di cedimento strutturale interessano anche il balcone dell’area mensa (l’area sottostante è stata transennata e resa inaccessibile);

–        il bagno della mensa è caratterizzato dalla presenza di infiltrazioni d’acqua;

–        in tutta la scuola i vetri delle finestre hanno uno spessore di pochi millimetri, pertanto risultano particolarmente “fragili” con conseguenti rilevanti problemi di sicurezza;

CONSIDERATO CHE

–        la scuola “Spinelli” rappresenta un’autentica eccellenza a livello cittadino ma necessita dell’attenzione dell’Amministrazione in tema di sicurezza e di interventi di manutenzione;

–        nel capitolo 7 (rubricato “L’istruzione”) del Programma di Governo per la Città di Torino 2016-2021, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 28 luglio 2016 (mecc. 2016 03358/002), è espressamente indicata l’intenzione di Giunta e maggioranza di “potenziare e implementare il lavoro di mappatura degli edifici scolastici per riconfigurare una programmazione pluriennale dei diversi ambiti di intervento …” (pagina 27) e di “potenziare la ricerca dei fondi per i lavori sull’edilizia scolastica, anche attraverso bandi e progetti italiani ed europei per superare le barriere architettoniche, attuare l’efficientamento energetico e poter attuare una maggiore manutenzione straordinaria degli edifici” (pagina 30);

–        nel capitolo 11 (rubricato “La Polizia Municipale e la sicurezza”) dello stesso documento di cui al capoverso precedente è espressamente indicato che “La città è sicura se nelle scuole i ragazzi trovano un ambiente sano” (pagina 46);

–        un piano di governo e gestione del territorio ha senso ed è utile ai cittadini solo se viene tradotto in decisioni e azioni concrete;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. se sia intenzione dell’Amministrazione rivedere con una corposa ‘diminutio’ quanto indicato nelle “Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2016-2021”;
  2. se l’Amministrazione ritenga utile, e se sì con quali tempistiche, intervenire per ripristinare condizioni di sicurezza e di piena fruibilità delle strutture scolastiche: valutazione della pericolosità e dell’osservanza della normativa in tema di sicurezza dei vetri delle finestre, sostituzione della finestra rotta, cura del verde, eliminazione degli sfalci accatastati nel fossato, illuminazione della rampa di accesso, rimozione dei detriti dai locali adiacenti alla palestra e conseguente conclusione della ristrutturazione dei gabinetti, posa di nuovi tubi pluviali per lo scarico a terra dell’acqua piovana, sostituzione o messa in sicurezza della recinzione in ferro, sistemazione del terreno lato cortile per fare fronte alle pericolose sconnessioni causate dalle radici degli alberi, intervento per sistemare il terreno del campetto da calcio;
  3. se l’Amministrazione ritenga utile, e se sì in che termini e in che misura, incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale in zona Madonna del Pilone, specialmente durante le ore serali e notturne;
  4. se e quali altre misure abbia intenzione di mettere in atto la Giunta per garantire maggiore sicurezza.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – I TANTI PROBLEMI DEL GIARDINO CARLO COMPANS DE BRICHANTEAU: OCCORRE AGIRE

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il giardino situato in Circoscrizione 2, tra le vie Eleonora d’Arborea/Carlo Del Prete/Bernardo De Canal, è stato intitolato alla memoria di Carlo Compans de Brichanteau (primo Presidente del CONI) con cerimonia ufficiale il 15 aprile 2015 alla presenza delle Autorità cittadine;

–        esso è quotidianamente molto frequentato da genitori, nonni e bambini;

–        lo scrivente ha effettuato in zona, insieme a un gruppo di residenti, un sopralluogo in data 27 maggio 2017;

RILEVATO CHE

–        nel giardino si rilevano incuria, degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni dei giochi bimbi;

–        la fontana (cosiddetta “toret”) ha lo scarico a terra intasato e ciò crea pozze d’acqua pericolose;

–        uno dei cancelli di accesso al giardino è stato divelto, pertanto non si può effettuare la chiusura notturna;

–        la pulizia risulta carente, con abbondante presenza di immondizia e rifiuti abbandonati a terra e sull’erba, nonostante siano applicati al cartello di accesso al giardino adesivi a nome di AMIAT S.p.A. riportanti i passaggi effettuati due giorni prima del sopralluogo dello scrivente (si allega documentazione fotografica);

–        l’erba è evidentemente non curata e necessiterebbe di essere sfalciata con urgenza;

–        alcuni giochi destinati ai bambini sono rotti (pedana per accedere a uno scivolo) oppure inutilizzabili (altalena);

CONSIDERATO CHE

–        da tempo i residenti di Mirafiori Nord si aspettano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle criticità descritte;

–        il giardino in oggetto, se venisse opportunamente pulito, curato e manutenuto, avrebbe tutte le potenzialità per tornare a essere un luogo autenticamente fruibile da parte dei residenti, specialmente in vista della stagione estiva;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda intervenire per lo sfalcio dell’erba e la cura della vegetazione;
  2. se l’Amministrazione intenda riparare lo scarico a terra della fontana (cosiddetta “toret”);
  3. se l’Amministrazione intenda riparare il cancello rotto affinché sia consentita la chiusura notturna del giardino;
  4. se sia in previsione la riparazione e/o sostituzione dei giochi rotti e inutilizzabili;
  5. quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT S.p.A., se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni generali di incuria e sporcizia e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;
  6. se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale.

F.to  Silvio Magliano

INTERPELLANZA – 5 PER MILLE AL COMUNE DI TORINO

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO CHE

–        si è presa visione della scelta della Città di promuovere, anche con materiale pubblicitario, l’opzione di destinare il 5×1000 di una quota delle imposte dovute al Comune di Torino, prerogativa prevista negli anni dalla Legge, seppur con andamento alterno;

–        il nostro Comune, che ha sempre trovato nella sussidiarietà un suo modello di gestione dei servizi in particolare quelli che necessitano di maggiore prossimità con i cittadini e per questo motivo non ha mai ritenuto di dare pubblicizzazione al 5×1000 alla Città, riconoscendo così al Terzo settore la possibilità di avvalersene maggiormente (Terzo settore che spesso trae proprio da contributi come questo l’unica fonte di sostentamento);

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      la Città, prima di avviare tale iniziativa, si sia confrontata con Forum del Terzo Settore presso gli altri organismi di analoga rappresentanza;

2)         non ritenga inopportuna e dannosa una concorrenza con le ONLUS.

F.to:  Elide Tisi

Monica Canalis

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – SCUOLE PARITARIE FISM DIMENTICATE DALL’AMMINISTRAZIONE: SE LE SI VUOLE SMANTELLARE LO SI DICA!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33 comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica Italiana individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita;

–        si definiscono scuole paritarie le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali che, a partire dalla scuola per l’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia specificati dalla normativa;

–        alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione repubblicana. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque richieda di iscriversi accettandone il progetto educativo, compresi gli alunni e gli studenti con handicap;

–        le scuole paritarie traggono i flussi finanziari da un lato dalle rette pagate dei genitori degli alunni iscritti e dall’altro lato dalla contribuzione statale, regionale e comunale;

RILEVATO CHE

–        le scuole paritarie aderenti alla FISM, la federazione delle materne, sono più di 50, ospitano 5.500 bambini e danno lavoro a 550 persone;

–           ad oggi l’erogazione dei contributi è in forte e grave ritardo;

–        dal Comune di Torino, in riferimento al contributo 2016, risulterebbe versato solo il 30% di quanto dovuto ed i pagamenti bloccati a marzo del corrente anno;

–        da contratto di convenzione il Comune di Torino avrebbe dovuto versare il 70% del contributo 2016 entro il 30 aprile 2016 ed il restante 30 % entro il 30 settembre 2016;

–        la situazione finanziaria è destinata ad aggravarsi poiché, con l’approssimarsi della stagione estiva e dunque la chiusura delle scuole, le rette non vengono incassate;

–        in riferimento al contributo 2017 risulta un taglio da parte dell’Amministrazione nello stanziamento in bilancio pari ad Euro 750.000 (-25% rispetto all’anno precedente);

CONSIDERATO CHE

–        nonostante l’Amministrazione abbia espresso in più occasioni la vocazione pedagogica della Città – esplicitamente indicata anche nel “Programma annuale dell’Amministrazione per l’esercizio 2017” (allegato n. 3 del Bilancio di Previsione Finanziario) – si assiste alla scelta di erodere il contributo annuale e di dilazionarne sine die i versamenti periodici evidentemente per arrivare allo sgretolamento del sistema delle scuole paritarie;

–        la mancata o tardiva erogazione dei contributi costringe le scuole paritarie a ricorrere a forme di indebitamento privato per poter onorare con rigorosa puntualità i pagamenti degli stipendi del personale scolastico, i contributi ed i fornitori e per evitare di chiudere taluni servizi o aumentare i costi per le famiglie;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)      e con quali tempistiche, l’Amministrazione preveda di completare il saldo del contributo 2016;

2)         e con quali flussi di cassa, risultino versati i contributi per l’anno 2017;

3)      sia intenzione dell’Amministrazione continuare a negare e disconoscere il ruolo educativo, pedagogico e sostitutivo (rispetto alle domande cui gli istituti comunali e statali non riescono a fornire risposta) svolto dalle scuole paritarie ed arrivare allo smantellamento delle stesse e per quali motivi.

F.to  Silvio Magliano