Violenze e soprusi inaccettabili: chi manifesta permetta ai cittadini di andare al lavoro. La Politica risponda con i fatti ai bisogni delle persone
Inconcepibile il clima di violenza e di intimidazione a Torino, la difficoltà delle persone non si può strumentalizzare. È necessario dare una risposta a chi è sceso in piazza non per scatenare violenza, ma spinto dalla necessità: le scelte del Governo importante segnale per la nazione e per i cittadini.
Il clima di violenza e di intimidazione di questi giorni è di fatto inaccettabile e richiede una risposta seria e immediata delle istituzioni, a difesa di chi vuole andare a lavorare e di molti esercizi e commercianti che, nei giorni prima di Natale, non possono permettersi di perdere un’occasione di salvare la stagione e incrementare il ricavato di un’annata non facile. Intervenga il Prefetto per tutelare i diritti di tutti, anche di chi ogni giorno, con la fatica e pagando le tasse, dà un contributo enorme al nostro Paese, pur senza iniziative eclatanti e barricate. Non è accettabile che si spacchino le vetrine, che si impedisca alle persone di andare a lavorare fermando il traffico e i mezzi pubblici, che si obblighino i negozianti a chiudere, che si blocchino la circolazione delle merci e i mercati: così facendo si arreca soltanto danno a un sistema sociale ed economico già in crisi. Il danno ai commercianti, alle porte delle festività Natalizie, è incalcolabile e rischia di mettere la parola fine a tanti esercizi già in grave difficoltà per un’annata che non si può definire positiva.
Al contempo è necessario ascoltare quella parte di manifestanti che esprimono il disagio vero e profondo della gente, che sono scesi in piazza spinti dalle reali difficoltà del momento: a queste persone la Politica deve dare una risposta reale, basata su iniziative concrete sui temi del lavoro, della pressione fiscale, dell’efficienza dello Stato. Il programma di Governo presentato oggi dal Presidente del Consiglio Letta e dal Vice Presidente Alfano rappresenta una serie di iniziative reali, concrete, determinate e costituisce un grande passo in avanti per offrire una prospettiva di ripresa, di costruzione, a chi è sceso per le strade veramente animato da un profondo sconforto e a tutti quei cittadini che, pur avendo proseguito nelle loro attività quotidiane, si sentono coinvolti dallo stesso disagio e dalle stesse problematiche dei manifestanti.