Tumore al seno nella madre? Accesso anticipato per le figlie al programma Prevenzione Serena
Una forma su cinque di neoplasia al seno è definibile “familiare”, mentre il 5-10% è dovuto a una predisposizione ereditaria: da qui la mia proposta, che porterò in Aula con un nuovo atto dopo l’interlocutoria risposta ricevuta, poco fa, al mio Question Time sugli elementi da migliorare in tema di diagnosi precoce in Piemonte.
Chiederò di prevedere l’accesso al programma “Prevenzione Serena” anche prima della fascia d’età prevista per tutte le figlie di donne alle quali sia stato diagnosticato un tumore della mammella: il 20% circa di tutte le diagnosi, infatti, possono definirsi “forme familiari”, mentre fino a una diagnosi su dieci è attribuibile a una predisposizione ereditaria. Porterò in Consiglio un nuovo atto, con questa proposta, dopo la risposta piuttosto interlocutoria appena ricevuta in Aula al mio Question Time.
Ritengo fondamentale aumentare l’impegno e le risorse in tema di prevenzione. dal momento che è proprio grazie alla diagnosi precoce che si sono registrati dati in miglioramento dalla fine degli anni ’90 a oggi, con continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8% annuo). Deve essere affrontato il tema del recente calo, in Piemonte, delle percentuali di adesione agli screening della mammella, scese dal 55% del 2018 al 43% del 2022 e mi auguro che la Giunta non lesini impegno in questo senso nei prossimi mesi, così come nella ricerca di soluzioni per altre criticità emerse, dall’attesa per una mammografia di routine che può arrivare ai 12 mesi ai ritardi che si registrano in tema di risonanze magnetiche, refertazione degli esami istologici, test genomici e trasmissione dei referti tra le strutture.
Ritardare il momento di inizio delle cure può avere conseguenze gravi, a maggior ragione in un ambito nel quale la tempestività è una variabile cruciale. Prevenzione Serena è il programma organizzato di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto messo a punto dalla Regione Piemonte: si rivolge attualmente alle donne di età compresa tra 45 e 75 anni.