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Trasporto disabili, la Giunta abbia il coraggio di cambiare rotta

La precedente Amministrazione ridusse i fondi per questo tipo di servizio da 5 a 1 milione di euro, introducendo anche il parametro Isee per la copartecipazione: la nuova parla dello stesso ordine di grandezza. Servirebbe invece il coraggio di una scelta politica chiara: fondi adeguati e legati a introiti certi.

La delibera votata oggi in Sala Rossa, sulla quale mi sono astenuto, è un atto-fotocopia di quella della Giunta precedente. Oggi questa Amministrazione parla di un milione di euro per il servizio comunale di trasporto per persone disabili. Ieri l’Amministrazione precedente a questa cifra ha scelto di arrivare, decidendo di applicare l’Isee e tagliando i fondi anno dopo anno (dai 5 milioni del 2012). Qualche collega di opposizione oggi presente in Aula era in Giunta o in Consiglio allora, quando si stava smantellando tutto il sistema.

Investendo adeguatamente sul servizio comunale trasporto persone disabili si permette a tante persone di recarsi sul posto di lavoro, di andare  a scuola, di potersi muovere liberamente sul territorio cittadino per attività sociali, culturali o lavorative. Stiamo parlando del riconoscimento di un diritto. In questi anni due cose sono rimaste invariate: la politica di tagli delle due Giunte e la mia ferma opposizione a questa politica.

Invito la Giunta ad avere il coraggio di fare una giusta scelta politica, stanziando cifre adeguate e agganciando il servizio a entrate certe (non alle sanzioni o alle tariffe, dunque). Un eventuale emendamento al bilancio che imponga di tornare alle vecchie cifre avrà certamente il mio voto favorevole. A pagare il conto non possono essere sempre le persone in difficoltà. A imporre questa scelta, che è politica, non sono i LEA: dovrebbe essere, semplicemente, il senso di civiltà e la volontà di garantire un diritto.

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