Traforo del Bianco chiuso a settembre: subito sostegno ai Comuni della Valsusa invasi dal traffico
Le previsioni degli esperti parlano chiaro: flussi su gomma quasi raddoppiati sulla A32 fino a Natale. Dalla parte di Sindaci e Comunità Montane che chiedono compensazioni immediate, da finanziarsi in parte con una percentuale dei pedaggi, e l’apertura di un tavolo di monitoraggio.
Hanno piena ragione Sindaci e rappresentanti delle Comunità Montane della Valsusa a chiedere compensazioni immediate in vista dell’autunno difficile previsto sulla A32. Mi unisco con forza alle loro richieste alla luce della prospettiva di una crescita almeno dell’80% rispetto ai volumi medi del traffico su gomma, soprattutto pesante. La ragione è la chiusura, per tutto il prossimo autunno, del Traforo del Monte Bianco, che sposterà gran parte dei flussi lungo la Torino-Bardonecchia-Frejus per il raggiungimento del tunnel dell’Alta Valsusa. Questo tratto di territorio è già attualmente sotto stress e un parametro di quanto potrebbe succedere è già stato dato, lo scorso anno, dalla chiusura del Frejus, di due soli mesi, tra novembre e dicembre. Giustamente gli amministratori locali temono ripercussioni ambientali, di sicurezza e turistiche. Condivido con forza le loro richieste: apertura di un tavolo di analisi e monitoraggio e un sistema di compensazione ambientale da sostenere attraverso un’aliquota dei pedaggi.