fbpx

Torino, sui nuovi bus GTT gli avvisi sonori di fermata non funzionano in un caso su due: è ora che la Regione sanzioni

Appena discussa la mia interpellanza per chiedere alla Giunta Cirio di introdurre ammende in caso di malfunzionamento o volontaria disattivazione dei segnali visivi e sonori di fermata. I passeggeri con disabilità sensoriale pagano il prezzo più alto se tale tecnologia non è attiva. Inaccettabile che, in un numero rilevante di casi, siano stati in passato proprio gli autisti a disattivare il servizio, per evitare il “fastidio” di sentire gli annunci vocali. Molto parziale la risposta della Giunta: ora la battaglia dei Moderati continua in Consiglio e in Commissione.

Più di un pullman su due (il 51,4% dei controlli effettuati a Torino) senza segnali audio-video di fermata: e non perché i mezzi siano vecchi e sprovvisti di una tale tecnologia, ma perché – in 16 casi – la funzione è stata volontariamente disattivata sui (nuovissimi) bus Mercedes-Benz Conecto. Succede nel capoluogo della nostra Regione. Il tema è stato da me appena portato in Consiglio Regionale con un’interpellanza.

Parziale la risposta della Giunta: non una parola, per esempio, sull’ipotesi da me avanzata di modificare la Legge Regionale 1/2000, prevedendo specifiche sanzioni pecuniarie in caso di mancata presenza o mancato funzionamento di dotazioni e servizi di bordo in grado di garantire l’accessibilità del mezzo. Con la mia interpellanza chiedevo inoltre di introdurre l’obbligo della formazione aziendale per tutti gli addetti ai servizi di trasporto pubblico locale, altro elemento eluso nella replica a verbale.

Questa situazione non può essere ignorata: mi occuperò, dunque, di proporre io stesso una modifica della Legge, affinché le sanzioni siano previste, siano certe e siano congrue. I troppi casi di mancato funzionamento (e, peggio ancora, di volontario spegnimento) degli indicatori interni visivi e sonori di prossima fermata non sono accettabili. Dobbiamo dotarci, finalmente, degli strumenti normativi per sanzionare chi sbaglia, a maggior ragione alla luce dei fondi erogati dalla Regione per l’acquisto dei mezzi. 

I cittadini con disabilità devono poter contare su mezzi pubblici accessibili davvero, perché questo richiede un elementare senso di civiltà e perché, oltre tutto e banalmente, conviene rispetto ad altre più costose e meno sostenibili soluzioni di mobilità. Le denunce dell’Unione Italiana Ciechi di Torino si sono dimostrate più che fondate e ora è compito della politica cambiare la situazione.

Accessibilità, disabilità, Regione Piemonte, trasporti

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

Seguimi sui social