Istituto dei Sordi di Torino: luogo in cui si rompe la barriera del silenzio. La sua crescita è occasione per tutta la comunità
Oggi ho partecipato agli eventi organizzati dall’Istituto dei Sordi di Torino con sede a Pianezza per i 210 anni di attività, culminati con l’inaugurazione del nuovo padiglione “Academy”.
L’Istituto dei Sordi è un luogo di formazione e di incontro, un luogo in cui la sordità, che è una disabilità invisibile e per questo ancora più difficile da vivere, “emerge” e si ridimensiona, diventa parte della quotidianità, una quotidianità fatta anche di altre cose.
Se la disabilità non è più elemento caratterizzante di una persona, allora un primo passo è stato compiuto: da 210 anni l’Istituto dei Sordi di Torino lavora per l’integrazione delle persone sorde, per la costruzione di una società inclusiva e per la diffusione di una lingua, quella dei segni, che è lingua ufficiale dello Stato e deve come tale diventare un veicolo di inclusione, non una particolarità da osservare.
Con il nuovo padiglione per l’Istituto dei Sordi sarà possibile aumentare le proprie attività formative, aprendosi ulteriormente al mondo degli udenti per conseguire l’obiettivo, certamente difficile ma non utopistico, di rompere la barriera del silenzio, da sempre la più difficile da abbattere, sia perché la sordità riduce le possibilità di comunicazione, sia perché la disabilità è, in generale, un argomento con cui la società a volte non si confronta agevolmente. L’apertura del padiglione Academy che da oggi è a disposizione della città rappresenta una grande opportunità per la contaminazione tra le persone, udenti e non udenti, e contribuirà senz’altro alla costruzione di una comunità unita e coesa.
Sono da molti anni testimone del lavoro entusiastico ed entusiasmante della Presidenza, del Consiglio della Fondazione, degli operatori e delle famiglie che operano in questo luogo meraviglioso e credo che assistere alla crescita dell’Istituto dei Sordi di Torino rappresenti un grande momento per tutta la nostra comunità piemontese. Oggi ho avuto la fortuna e il privilegio di assistere a un ulteriore momento di crescita di questa realtà, nel segno di Padre Loreti, storico direttore dell’Istituto e vero “padre” di tante persone che l’hanno frequentato durante i 40 anni della sua attività a Pianezza.