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TAV, i Cinque Stelle cacciano le Minoranze

In Sala Rossa va un scena un gravissimo attacco alla libertà, espressiva e politica, dei Consiglieri schierati a favore dell’opera. Io e altri colleghi siamo stati allontanati dall’Aula. È così che la democrazia inizia a morire. L’arroganza e la cecità ideologica dei Cinque Stelle mettono a repentaglio il futuro di Torino.

Sgomento e preoccupazione per la tenuta democratica e per il futuro della nostra città. Questo il mio stato d’animo a pochi minuti dall’essere stato espulso dalla Sala Rossa per la sola intenzione di esprimere il mio assoluto, motivato e documentato sostegno alla TAV.

Oggi è andato in scena un gravissimo attentato alla libertà di espressione, mia e degli altri colleghi di Minoranza. È così che muore la democrazia. Queste modalità di conduzione dell’Aula ricordano in maniera inquietante fasi storiche drammatiche del passato della nostra nazione, che speravamo di esserci per sempre lasciate alle spalle e che la storia stessa ha condannato senza appello.

Sul merito: ribadisco ancora una volta che la TAV è fondamentale per il futuro di Torino. Oggi questo stesso futuro è stato messo a repentaglio dalla cecità ideologica di una Maggioranza che dovrà prendersi le proprie responsabilità nei confronti di tutti.

Le reti infrastrutturali che legano Kiev al Portogallo sono parte integrante e irrinunciabile del sistema di connessione dei trasporti, e non solo, dell’Europa. La domanda è chiara e la risposta è semplice: vogliamo che Torino sia inclusa in queste reti? Io rispondo sì, i Cinque Stelle no.

Qualcuno ancora sostiene che non esistano sanzioni in caso di rinuncia, ma questo non corrisponde al vero. I flussi di carico sulla Torino-Lione si ristruttureranno alla luce della nuova infrastruttura disponibile: se si può viaggiare su rotaia molti preferiranno questa opzione rispetto alla gomma. Ci sono tanti posti di lavoro, peraltro, in gioco.

C’è una forza politica che inesorabilmente demolisce tutto ciò che gli altri, anche con fatica, provano a costruire.

A questa logica distruttiva non ho nessuna intenzione di arrendermi.

Silvio Magliano, Capogruppo Moderati in Sala Rossa | Onorevole Giacomo Portas, Leader dei Moderati.