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Area Paracchi, non ci resta che incrociare le dita

Così ho riassunto ironicamente in Aula la situazione di via Pianezza e dintorni, alla luce delle fumose risposte della Giunta sulla rimozione del tronco lungo la Dora, sul futuro della pista ciclabile e sul ripristino di decoro e sicurezza sulla sponda sinistra del torrente. Saluto invece con soddisfazione lo sgombero di alcuni bivacchi permanenti.

Area Paracchi? A questo punto non ci resta che incrociare le dita. Così ho, ironicamente, riassunto la situazione e commentato le generiche risposte ricevute in Sala Rossa alla mia ennesima interpellanza sul tema.

Per quanto riguarda la rimozione dal torrente del tronco d’albero incagliato ho ricevuto la risposta classica: “Non ci sono risorse”; né l’Assessore si è detto disponibile a iniziare un’interlocuzione con la Regione per arrivare per un’altra strada al medesimo risultato. Quanto occorso ai battelli Valentino e Valentina, evidentemente, ci ha insegnato davvero poco.

Grande incertezza anche sulla ciclabile Baden-Powell, tema sul quale ho chiesto di poter calendarizzare un approfondimento in Commissione: questa pista, bellissimo progetto da centinaia di migliaia di euro, rimasta fuori dal progetto Green Belt, si sta trasformando nell’ennesima terra di nessuno della città, come peraltro documentato in recentissimi articoli giornalistici.

Altre questioni lungi dall’essere risolte: si era parlato di task force per chiedere ai proprietari di adempiere ai loro doveri di frontisti in termini di pulizia del marciapiede, ma non ho più avuto notizie. Che cosa intende fare l’Amministrazione?

Notizia positiva è invece lo sgombero di alcuni bivacchi permanenti che insistevano in zona.

Ora chiedo tempistiche certe. L’Area Paracchi deve essere restituita ai residenti. Centinaia di cittadini hanno chiesto con le loro firme decoro e legalità: l’Amministrazione è chiamata a rispondere prontamente.