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Tag: Volontariato

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: ma la Giunta fa di tutto perché non si venga a sapere

Se questa Amministrazione crede davvero in quella che è senza dubbio una misura utile per tutte le parti coinvolte, la promuova diversamente e convintamente, per esempio contattando tutte le 400 realtà di Volontariato del territorio torinese potenzialmente interessate. I comunicatori della Sindaca, oltre a ripetere continuamente quanto il quinquennio di Appendino sia stato a loro giudizio positivo, trovino una maniera creativa ed efficace per veicolare una proposta di valore e di contenuto. Questa la mia richiesta discutendo, poco fa in Consiglio Comunale, la mia interpellanza sul tema. Un arido post sul sito istituzionale della Città e poco altro (questo solamente, al momento, è stato fatto) serve solo a poter dire, tra un anno, che la misura, approvata lo scorso marzo, non ha funzionato.

Un’opportunità ignota è un’opportunità che, di fatto, non esiste: ci dispiace che l’Amministrazione Civica abbia finora rinunciato a promuovere con convinzione le innovazioni contenute nel testo del nuovo Regolamento Comunale n. 393 in materia di IMU. Sul tema, l’Assessore Rolando ha appena risposto in Sala Rossa alla mia interpellanza: l’ha fatto in maniera assai deludente. Un’arida notizia pubblicata sul sito web istituzionale della Città e pochi altri contenuti sono il tipo di “promozione” cui si ricorre quando, tutto sommato, forse si preferisce che una notizia non circoli troppo: ma l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile gratuitamente a disposizione di un’Organizzazione di Volontariato è misura conviene a tutti – dai proprietari alle Associazioni (sempre “affamate” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività), dal Comune al territorio, con tanti luoghi abbandonati o inutilizzati che possono tornare a nuova vita. 

Se si vuole dire al mondo del Volontariato che esiste questa opportunità, a favore della quale il Consiglio ha votato compattamente, bisogna comunicare in maniera ben diversa. Per esempio coinvolgendo i Centri di Servizio per il Volontariato, il Forum del Terzo Settore e le grandi reti del Volontariato del nostro territorio. I social media manager e i comunicatori della Sindaca, pagati anche con i soldi dei torinesi e ultimamente sempre impegnati a ribadire quanto i cinque anni di Appendino siano stati secondo loro un’esperienza politica alla quale dare seguito, provino a mettere la giusta inventiva e un giusto senso di appartenenza alla comunità per promuovere questa opportunità sui vari canali. Le modalità possibili sono molte e siamo sicuri che troverebbero la più efficace.

Una comunicazione come quella raccontata dall’Assessore poco fa in Aula può essere utile, invece, solo se l’intento di chi la porta avanti è poter dire, l’anno prossimo, che la misura non ha funzionato. Con quella decisione avevamo deciso di affermare un principio. A Torino sono 400 le realtà di Volontariato: la Giunta le contatti tutte. Dimostri questa Amministrazione di voler valorizzare davvero una misura, approvata dal Consiglio lo scorso marzo, che segna un vero cambio di rotta culturale. Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è stata la prima Città ad avvalersene.

Controviale di corso Unione Sovietica, bene il terzo stallo per le ambulanze: ora si realizzino i “nasi” di protezione in cemento

Appena discussa, sul tema, la mia interpellanza in Sala Rossa: la Giunta conferma il progetto di “controviale Zona 20”, urge ora garantire la sicurezza dei mezzi posteggiati anche alla luce dell’intenzione di non trasformare la configurazione degli stalli da “spina di pesce” a perpendicolari alla carreggiata. Al civico 221 ha sede la Confraternita Misericordia di Torino.

Sarà realizzato, di fronte alla sede della Confraternita Misericordia di Torino in corso Unione Sovietica 221, il terzo stallo per le ambulanze: una buona notizia, riferita dalla Giunta, poco fa in Sala Rossa, rispondendo alla mia interpellanza sul tema. Ma questa misura, da sola, non è sufficiente: adesso si proceda alla realizzazione dei “nasi” in cemento di protezione ai parcheggi, come peraltro previsto dai disegni planimetrici visionati dai rappresentanti dell’Associazione.

Terremo alta l’attenzione per verificare la compatibilità della Zona 20 nel controviale con l’operatività dei mezzi di soccorso. La modifica della configurazione dei posteggi, da “spina di pesce” a perpendicolari alla carreggiata, avrebbe garantito più sicurezza permettendo l’uscita dei mezzi in marcia avanti e non in retromarcia: ma un simile intervento non risulta, ha riferito la Giunta, possibile. A maggior ragione, dunque, è necessario garantire più sicurezza ai mezzi posteggiati con la realizzazione dei nasi.

La Confraternita di Misericordia di Torino, che ha la sua sede operativa presso la Parrocchia Madonna delle Rose, opera nel campo sanitario e sociale ed è Ente accreditato Regione Piemonte per la formazione AED. L’Associazione svolge servizio di Emergenza/Urgenza 118 in convenzione con la Regione Piemonte, attività relative al supporto della popolazione, trasporti sociali, Protezione Civile. L’Associazione è iscritta al Registro della Regione Piemonte e del Comune di Torino della Protezione Civile e delle Associazioni di Volontariato. Volontariato che, sempre e in particolare negli ultimi 15 mesi, ha confermato il proprio ruolo imprescindibile nella nostra città e società

Tre misure urgenti a favore del Volontariato di Protezione Civile

Le mie richieste alla Giunta: aumento del primo acconto fino a raggiungere il 40% dei 90mila euro annui, aumento del valore unitario dei buoni pasto forniti, riduzione dei tempi di erogazione dei fondi per le Associazioni di Protezione Civile convenzionate con la Città di Torino. I Volontari e le Associazioni sono, da 15 mesi a questa parte, chiamati a un impegno straordinario e naturalmente gratuito: permettiamo loro, per lo meno, di non rimetterci dei soldi.

Ho discusso poco fa in Sala Rossa una nuova interpellanza sul tema dei contributi comunali alle Associazioni di Protezione Civile convenzionate con la Città: ho chiesto alla Giunta di aumentare almeno al 40% (attualmente siamo al 30% dei fondi annuali) l’aliquota relativa all’anticipo versato a ciascuna Associazione entro la primavera, di aumentare il valore (attualmente pari a 7 euro) dei buoni pasto forniti e di ridurre i tempi necessari per l’erogazione dei fondi.

Ringrazio l’Amministrazione per aver voluto aumentare la cifra a bilancio (90mila euro quest’anno, 70mila nel 2020), ma non è ancora sufficiente. I nostri Volontari stanno dando il massimo da 15 mesi a questa parte, lavorando in condizioni difficili da tutti i punti di vista. Le Associazioni hanno dovuto far fronte, dai tempi del primo lockdown, a uscite economiche importanti e a un logorio del parco mezzi più rilevante rispetto ad altre fasi storiche (né si registrano troppe opportunità per la sostituzione dei mezzi stessi). Se è vero che il Volontariato è gratuità, ritengo dovuto, da parte della politica, agire affinché, almeno, chi vi si dedica non debba rimetterci di tasca propria. La crisi economica incide anche sulla capacità dei cittadini di sostenere economicamente le Associazioni con erogazioni e donazioni.

I ritardi nell’erogazione dei fondi da parte del Comune sono una questione sostanziale e non solo tecnica: le Associazioni devono a loro volta, infatti, anticipare dei costi e di certo non possiamo chiedere loro di fare da banca per le Istituzioni. Un ragionamento da parte dell’Amministrazione su questi temi sarebbe la maniera migliore di ringraziare i nostri Volontari.

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: grande risultato, punto di svolta che segna un cambio di mentalità in senso solidale

Approvata all’unanimità in Consiglio Comunale la mia proposta di modifica al Regolamento IMU: bella vittoria dei Moderati in Sala Rossa. Possibilità che serve a tutti: alla Città come ai proprietari (che pagano l’Imposta anche su beni sfitti), alle Associazioni come al territorio (con tanti luoghi oggi abbandonati che potranno tornare a nuova vita). Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è la prima Città ad avvalersene.

Oggi è un giorno importante: il Consiglio Comunale ha appena approvato all’unanimità (34 voti favorevoli su 34) la mia proposta di riconosce l’esenzione dall’IMU per i soggetti proprietari (cittadini o aziende) che mettano a disposizione gratuitamente beni immobiliari a una o più Organizzazioni di Volontariato (OdV), con contratto registrato della durata pluriennale.

Grazie alle mie richieste il mondo del Volontariato può da oggi contare su un’opportunità in più; lo stesso vale per le aziende e i cittadini torinesi. Trovano oggi un punto di incontro e un ambito di collaborazione la necessità di tante OdV, alla ricerca di spazi presso i quali portare avanti la propria attività istituzionale, e di tanti soggetti proprietari di spazi sfitti (sui quali, tuttavia, pagano l’IMU) a causa della crisi o delle condizioni avverse del mercato. Traggono un vantaggio evidente anche la Città e i torinesi, dal momento che – se l’iniziativa sarà ben comunicata, cosa che mi auguro sentitamente – tanti luoghi attualmente abbandonati, magari in qualche quartiere di cosiddetta periferia, potranno rinascere a nuova vita.

Il mio emendamento alla deliberazione che modifica il Regolamento IMU interessa le 423 Organizzazione di Volontariato (OdV) con sede legale a Torino e iscritte all’Albo Regionale, nelle more dell’istituzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

Ringrazio i colleghi Consiglieri e la Giunta per aver voluto capire l’utilità della mia proposta. La platea è limitata, in questa prima fase sperimentale, alle sole OdV; restano esclusi dalla misura i beni di lusso o di proprietà di uno dei soci o di legali rappresentanti dell’ente comodatario. L’immobile potrà essere utilizzato soltanto per scopi istituzionali e statutari dei comodatari, per le attività di cui al DL 30 dicembre 1992, n. 504, articolo 7, comma 1, lettera i.

Oggi registriamo un momento importante e un fondamentale cambio di paradigma in senso solidale nei Regolamenti della nostra Città.

Niente IMU per chi concede l’uso gratuito di un proprio immobile a realtà non profit

Questa la mia richiesta alla Giunta Appendino: la legge nazionale lo permette, la Città adegui il proprio Regolamento di conseguenza. Non ci sono ragioni per non introdurre una misura che converrebbe a proprietari, Associazioni (sempre “affamate” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività), Comune e territorio. Serve un cambio di mentalità: assurdo dichiarare, come sentito poco fa in Commissione, di non voler procedere in questa direzione per il timore di ipotetici casi di speculazione o nell’impossibilità di sapere in anticipo quante richieste di esenzione si dovrebbero esattamente gestire.

Esentare dall’IMU chi concede gratuitamente l’uso di un proprio immobile a realtà del Terzo Settore serve a tutti: serve al Comune, serve ai soggetti proprietari, serve naturalmente alle Associazioni, serve al territorio. Il Comune modifichi dunque il proprio Regolamento di conseguenza: questa la mia richiesta in Sala Rossa. È gravissimo che in Commissione si affermi (come sentito poco fa) che, per il fatto che esistono alcuni soggetti che utilizzano il Volontariato per il proprio tornaconto, dobbiamo rinunciare a supportare chi gratuitamente e quotidianamente si spende per il bene di tutti. Neanche la necessità di definire la somma economica da allocare a bilancio dovrebbe essere un ostacolo. Se necessario, limitiamo la platea dei beneficiari alle sole concessioni ad Associazioni di Volontariato o di Promozione Sociale. Occorre, in ogni caso, favorire un cambio di mentalità, quella mentalità per la quale attualmente si preferisce “tenere fermo” un bene e pagarci l’IMU piuttosto che concederlo gratuitamente in uso al non profit. Le realtà del Terzo Settore hanno un’assoluta “fame” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività: vogliamo che anche i cittadini e le aziende si facciano carico dell’obiettivo di trovare una “casa” per queste stesse realtà. Con una simile misura difenderemmo da degrado e vandalismo negozi che altrimenti resterebbero vuoti e capannoni che non sarebbero utilizzati. Invito la Giunta ad allocare una cifra a bilancio: se non sarà completamente utilizzata, avremo comunque affermato un principio; se si dimostrerà troppo bassa per coprire tutte le richieste, sarà la prova del raggiungimento di un risultato storico. Che una stima sia in questo senso possibile, lo dimostrano i precedenti (vedi per esempio la cosiddetta “legge del Buon Samaritano” con una somma allocata pari a 20mila euro).