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Tag: trasporti

Accessibilità del Trasporto Pubblico in Piemonte: a Giunta e Agenzia chiediamo uno sprint negli ultimi mesi di legislatura

Lunga la strada ancora da percorrere, come ammesso dallo stesso Assessore Gabusi: molto eterogenee restano le condizioni oggettive sul territorio regionale, una cabina di regia unitaria è più urgente che mai, ancora troppi mezzi e troppe infrastrutture presentano barriere architettoniche. Appena discussa in Consiglio la mia interpellanza sul tema: apprezziamo le risposte puntuali ricevute, chiediamo che agli utenti si chieda conto, nei prossimi sondaggi, anche di esigenze e grado di soddisfazione. Un servizio senza barriere è un’opportunità per tutti.

La Giunta lo afferma chiaramente: lungo la strada della piena accessibilità del servizio di trasporto regionale «iniziamo quasi da zero». Parole dell’Assessore Gabusi, che ha appena risposto alla mia interpellanza e che ringrazio per la puntualità dei dati forniti. Proviamo a fissare un obiettivo per i prossimi mesi: chiediamo che unica e organica sia la cabina di regia con il compito di gestire la transizione alla piena accessibilità, suggeriamo di indagare con lo strumento dei sondaggi (bene che si sia usato) non solo i flussi e la quantità degli spostamenti, ma anche le esigenze e il grado di soddisfazione dell’utenza, invitiamo la Giunta e l’Agenzia della Mobilità Piemontese a continuare con il massimo impegno fino alla fine della legislatura. Che molto resti ancora da fare è un dato di fatto. Le segnalazioni della sostanziale non accessibilità di molte stazioni e infrastrutture giungono con significativa frequenza, ascensori e scale mobili dell’unica linea di metropolitana a Torino sono troppo spesso non funzionanti per guasti e avarie, speriamo di non dover più registrare casi di segnali audio disattivati a bordo dei mezzi «perché danno fastidio», la capillarità del servizio è decisamente diseguale nell’ambito delle diverse aree del territorio regionale. Le iniziative diverse nei vari Comuni e il proliferare di applicazioni devono essere coordinate in maniera unitaria da un’unica cabina di regia, pena la dispersione di energie e la perdita di efficacia di misure ideate con le migliori intenzioni. Attualmente ci confrontiamo con livelli di accessibilità davvero troppo eterogenei a livello regionale: una diversità che emerge con evidenza dagli stessi sondaggi e che potremmo riassumere nella formula «Comune in cui nasci, accessibilità che trovi». Mi auguro e chiedo con forza che controlli e impegno continuino e anzi aumentino da qui alla fine della legislatura. L’Agenzia per la Mobilità continui a considerare prioritario l’obiettivo della piena accessibilità e continui a interloquire conle diverse aziende. Mezzi, infrastrutture, stazioni e fermate più accessibili sono più comodi e fruibili per tutti, a maggior ragione in una società che invecchia e in una fase di risorse pubbliche sempre più scarse.

Preoccupante l’esordio della Metropolitana dopo lo stop per lavori

Urgente ripristinare scale mobili e ascensori, fondamentale procedere alla copertura degli impianti esterni esposti alle intemperie.

Diciotto scale mobili non funzionanti e undici ascensori fermi dopo quattro settimane di interruzione del servizio per interventi di aggiornamento sono un risultato difficilmente comprensibile e difficilmente accettabile. Ancora una volta l’accessibilità del servizio, lungi dall’essere considerata una priorità, è stata tralasciata e il risultato è che – almeno dal punto di vista della fruibilità del servizio – ci troviamo sostanzialmente nelle condizioni dello scorso luglio, quando 29 scale mobili sulle 142 disponibili (20%) risultavano non funzionanti. Ribadiamo l’urgenza, per poter finalmente garantire un servizio accessibile e fruibile adeguato alle esigenze di residenti e turisti, di coprire gli impianti esterni per proteggerli dalle intemperie. L’accessibilità dovrebbe essere il primo obiettivo anche di GTT: torneremo in Aula, se necessario, con nuovi atti, finché il risultato non sarà raggiunto.

Blocco Euro 5 diesel, urgono esenzioni per il Volontariato

Bene soluzioni quali la scatola Move-In fornita gratuitamente dalla Regione, meglio ancora possibili (e necessari) incentivi governativi: altrettanto urgenti sono misure per garantire l’operatività dei mezzi di Associazioni ed Enti del Terzo Settore. Non vogliamo che i piemontesi più fragili siano i più penalizzati dai blocchi del traffico.

Non possiamo permettere che le realtà che giorno dopo giorno garantiscono assistenza agli anziani, alle persone con disabilità e ai malati – o che sono impegnate in altri fondamentali ambiti: dal trasporto di persone alla prevenzione, dal trasporto di derrate alimentari a quello di medicinali  – si trovino nelle condizioni di dover interrompere la propria attività a causa dei blocchi della circolazione. Chiediamo dunque specifiche esenzioni al fine di garantire la continuità dei servizi, senza la quale gravissime sarebbero le ricadute negative sui più fragili. Anche per le Associazioni che hanno, nel proprio parco auto, mezzi Euro 5 che non possono permettersi, al momento, di sostituire devono essere messe nelle condizioni di proseguire la propria azione. Ci aspettiamo che anche il Volontariato sia oggetto di una specifica deroga, misura che consideriamo urgente quanto le altre esenzioni alle quali si sta pensando (per esempio a favore di certe categorie di lavoratori). Resta fondamentale l’introduzione di incentivi governativi per permettere a più persone di sostituire il proprio vecchio mezzo con altri meno inquinanti che non debbano sottostare alle soglie chilometriche massime della tecnologia Move-In, messa gratuitamente a disposizione dalla Regione.

Traforo del Bianco chiuso a settembre: subito sostegno ai Comuni della Valsusa invasi dal traffico

Le previsioni degli esperti parlano chiaro: flussi su gomma quasi raddoppiati sulla A32 fino a Natale. Dalla parte di Sindaci e Comunità Montane che chiedono compensazioni immediate, da finanziarsi in parte con una percentuale dei pedaggi, e l’apertura di un tavolo di monitoraggio.

Hanno piena ragione Sindaci e rappresentanti delle Comunità Montane della Valsusa a chiedere compensazioni immediate in vista dell’autunno difficile previsto sulla A32. Mi unisco con forza alle loro richieste alla luce della prospettiva di una crescita almeno dell’80% rispetto ai volumi medi del traffico su gomma, soprattutto pesante. La ragione è la chiusura, per tutto il prossimo autunno, del Traforo del Monte Bianco, che sposterà gran parte dei flussi lungo la Torino-Bardonecchia-Frejus per il raggiungimento del tunnel dell’Alta Valsusa. Questo tratto di territorio è già attualmente sotto stress e un parametro di quanto potrebbe succedere è già stato dato, lo scorso anno, dalla chiusura del Frejus, di due soli mesi, tra novembre e dicembre. Giustamente gli amministratori locali temono ripercussioni ambientali, di sicurezza e turistiche. Condivido con forza le loro richieste: apertura di un tavolo di analisi e monitoraggio e un sistema di compensazione ambientale da sostenere attraverso un’aliquota dei pedaggi.

«Non si fuma a bordo!» e l’autista GTT è aggredito

I fatti si sono verificati sabato notte a Rivalta, presso il capolinea della Linea NightBuster Viola: solidarietà alla vittima, che ha riportato contusioni e fratture. Questo è l’ennesimo caso da inizio anno, ora la misura è colma.

Apprendiamo dell’ennesima aggressione ai danni di un autista GTT. I fatti sono avvenuti la notte tra sabato e domenica scorsi e risultano particolarmente gravi, dal momento che, in seguito all’aggressione, la vittima ha riportato fratture e gravi contusioni. Assurda la dinamica: il mezzo – un bus attivo sulla linea S5B Viola NightBuster – si trovava al capolinea di via Fratelli Cervi a Rivalta; a bordo alcuni soggetti hanno acceso le sigarette; l’autista ha ricordato loro il divieto di fumare ed è stato aggredito a pugni da uno del gruppo. Esprimiamo sincera e profonda solidarietà all’autista e ribadiamo l’urgenza di prendere contromisure, ma anche la necessità di una presa di posizione netta da parte dell’azienda. La politica deve dare risposte e tutelare da rischi per la propria incolumità personale chi svolge un servizio per i cittadini.