Skip to main content

Tag: sicurezza

Vandalismi continui, ora basta: chiediamo telecamere in tutti i complessi ATC a rischio

I danni al civico 44/A di corso Mortara a Torino sono solo il più recente caso di una lista infinita. Appena discusso a Palazzo Lascaris il mio Question Time sul tema: agli inquilini servono soluzioni di efficacia immediata e fattori reali di deterrenza, non certo risposte generiche e soluzioni effimere. I complessi di edilizia popolare devono essere tutelati come faremmo con qualsiasi altro bene contro ingressi di malintenzionati, danneggiamenti e furti.

Se necessario si chieda un parere preventivo all’Autorità della Privacy, ma poi si proceda: chiediamo sistemi di telecamere di sicurezza in tutti i grandi complessi ATC a rischio furti, vandalismo e danni. Non c’è altra soluzione, a questo punto, per garantire beni che abbiamo il dovere di tutelare come tuteliamo casa nostra. Sul tema, con riferimento specifico alla situazione per molti versi paradigmatica di corso Mortara 44/A a Torino, ho appena discusso in Consiglio Regionale del Piemonte un Question Time: ma è evidente che risposte generiche o la promessa di interventi circoscritti – come la sostituzione di un portoncino divelto, promesso da ATC agli inquilini di corso Mortara 44/A – subito resi vani da altri atti vandalici non bastano più agli inquilini esasperati. Si proceda con l’unica misura efficace: le telecamere di sicurezza. Ogni intervento dopo qualsiasi atto di vandalismo è di fatto pagato con i soldi dei piemontesi. Nel complesso di corso Mortara a Torino (che ho visitato due volte nell’ultimo mese, con sopralluoghi ai civici 44/A e 36) ho trovato sporcizia, portoni divelti, cantine utilizzate come discariche, residenti costantemente preoccupati e inquilini con disabilità terrorizzati dal rischio di restare bloccati in casa a causa di sempre possibili incursioni contro le pulsantiere degli ascensori. A tutte queste persone dobbiamo risposte. La situazione è simile in diversi altri complessi e caseggiati sul territorio regionale.

Torino, la terra di nessuno di fianco a Porta Nuova

Soggetti ubriachi hanno atteggiamenti pericolosi e aggressivi verso tassisti, passeggeri e cittadini: a loro la nostra solidarietà, al Comune di Torino un appello a intervenire (la Circoscrizione 8 del Presidente Miano si è già attivata e porterà il tema al Tavolo della Sicurezza).

Un incubo che si ripete ogni giorno (e ogni notte): nel posteggio dei taxi di via Nizza a Torino, lato est della stazione di Porta Nuova, si ritrovano soggetti costantemente alterati dall’alcol che aggrediscono i passanti e provocano risse fra loro – aggredendosi l’un l’altro con bastoni, bottiglie e cubetti di porfido – e creando costante pericolo ai tassisti, ai loro passeggeri, alle vetture in sosta e ai cittadini in transito nei pressi della stazione. Una situazione non più tollerabile, che ha già fatto registrare aggressioni alle persone e danni alle cose. Esprimiamo la piena solidarietà a chi sta subendo le conseguenze di questa situazione e auspichiamo un tempestivo ed efficace intervento del Comune di Torino, dopo che la Circoscrizione 8 e il Presidente Massimiliano Miano si sono attivati, inserendo il tema all’ordine del giorno del Tavolo della Sicurezza e chiedendo la partecipazione dei rappresentanti dei tassisti alle prossime sedute del Tavolo stesso.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte
Simone Fissolo – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale di Torino.

Sicurezza in montagna: lo studio sul ghiacciaio della Bessanese va nella direzione da noi auspicata

Parte lo studio sulle condizioni del bacino glaciale della Bessanese, sul territorio del Comune di Balme (Torino): una notizia che apprendiamo con soddisfazione.

Ringraziamo la Giunta per aver voluto procedere nella direzione da noi auspicata in tema di sicurezza in montagna. Da giorni chiediamo che sia erogato il massimo sforzo possibile per evitare che anche in Piemonte si verifichino tragedie come quella della Marmolada: in questo senso, cominciare a lavorare fin da subito per l’immediato futuro e per la sicurezza di tutti è fondamentale. Lo scarso innevamento invernale, una primavera drammaticamente più calda della media e un inizio d’estate sulla stessa falsariga, alla base della tragedia di Punta Rocca, sono condizioni che caratterizzano anche il nostro territorio, che pure presenta le sue peculiarità. Il controllo sistematico delle condizioni oggettive dei nostri ghiacciai è alla base della possibilità di introdurre eventuali divieti, per zone o per fasce orarie, e per un’opera puntuale di informazione. La convenzione sottoscritta dalla Regione con Arpa, Club Alpino Italiano, Museo Nazionale della Montagna e Istituto di Ricerca per la Protezione è alla base dell’iniziativa.

Assoluta urgenza: evitare che una “tragedia della Marmolada” si verifichi anche sui nostri ghiacciai

Questo è il momento del dolore, ma chiediamo fin da ora misure urgenti per evitare che si verifichino anche in Piemonte drammi come quello di Punta Rocca: subito un’analisi puntuale dei siti a rischio e limitazioni degli accessi per evitare quelle che sarebbero, a questo punto, morti annunciate. Ho chiesto alla Giunta, poco fa in Consiglio Regionale (che ha osservato un minuto di silenzio), un’informativa urgente sul tema.

La Giunta ci dica quali misure intende adottare per evitare che, anche sui nostri ghiacciai, si verifichino incidenti tragici: l’ho esplicitamente chiesto in Aula con una richiesta di informazioni urgenti. Queste sono le ore del dolore e della vicinanza alle famiglie delle vittime: ma si deve cominciare a lavorare fin da subito per l’immediato futuro e per la sicurezza di tutti. Dal momento che gli stessi presupposti – scarso innevamento invernale e primavera drammaticamente più calda della media – che hanno portato al crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca caratterizzano anche il nostro territorio, anche il Piemonte rischia eventi come quello che sulla Marmolada ha causato la terribile tragedia. La Giunta ci spieghi come pensa di limitare questo rischio, che non risparmia neanche gli escursionisti più preparati ed esperti, decidendo se necessario di interdire, in tutto in parte, l’accesso alle aree glacializzate più pericolose, censendo e monitorando tutti i siti sul nostro territorio. La sicurezza di tutti deve essere la priorità.

Baby gang, la Giunta esponga in Commissione il suo programma quadro

Contro un fenomeno sempre più diffuso, servono idee, risorse e un coordinamento con tutti i soggetti che si occupano del tema: gli annunci non bastano, come ho affermato con chiarezza, poco fa, discutendo la mia interpellanza sul tema. L’altra mia richiesta: si valuti con Ires l’ipotesi della creazione di un Osservatorio sul Disagio Giovanile.

Sia al più presto esposto in Commissione il programma quadro sul tema delle baby gang, programma che dovrà essere coordinato nell’ambito delle varie politiche regionali che si occupano del contenimento e della previsione del disagio. Si valuti inoltre, con Ires, l’istituzione di un Osservatorio sul Disagio Giovanile per tenere sotto controllo un fenomeno che rappresenta ormai, a tutti gli effetti, un’emergenza, soprattutto per i nostri centri urbani di maggiori dimensioni. Queste le due principali richieste da me rivolte alla Giunta discutendo, poco fa a Palazzo Lascaris, la mia interpellanza sull’urgenza di contrastare la violenza giovanile.

La Giunta, almeno a parole, riconosce la gravità del problema, e ha annunciato interventi volti a contrastare il fenomeno delle baby gang quale misura parallela alla sperimentazione del Servizio Civile Regionale. Per questa finalità sono stati allocati 117mila euro per il 2022 e 228mila euro per il biennio 2023-2024. Massimizzare le poche risorse a disposizione è fondamentale, così come lo è iniziare quanto prima un puntuale lavoro in Commissione, percorso dal quale potranno nascere buone prassi.

Se spetta alle Forze dell’Ordine l’attività repressiva, è compito e dovere della Regione esercitare un’azione preventiva, in sinergia con le Amministrazioni locali, nei confronti di un fenomeno cresciuto in maniera preoccupante nella nostra regione, per proporzioni e gravità, negli ultimi due anni di emergenza pandemica. Come Moderati siamo da sempre a favore di un sostegno reale ed efficace a tutti i luoghi di crescita, educazione e formazione giovanile – dagli Oratori alle Associazioni – primo e più efficace antidoto contro ogni comportamento violento.

Aggressioni fisiche, minacce, furti, rapine e atti di bullismo non rappresentano soltanto una minaccia alla sicurezza dei cittadini, ma anche un danno all’immagine del territorio regionale, in particolare per le aree a interesse turistico.