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Tag: Regione Piemonte

Salvate Ahmadreza Djalali

La condanna a morte del ricercatore iraniano, vissuto per tre anni in Piemonte, sarà forse eseguita il 21 maggio: una notizia che apprendiamo con orrore. Tutto il mondo libero e civile si opponga a gran voce a questa barbarie. Il Consiglio Regionale prova a fare la sua parte: martedì 10 maggio alle ore 13.00 la mobilitazione, indetta dall’Ufficio di Presidenza e dal Comitato Regionale Diritti Umani, nel cortile di Palazzo Lascaris, con silenziosa esposizione dei cartelli #SAVEAHMAD. A dicembre 2020 lo stesso Consiglio Regionale aveva approvato il mio Ordine del Giorno che chiedeva l’immediata scarcerazione del medico, in prigione da innocente dal 2016 per l’assurda accusa di spionaggio.

Ahmadreza Djalali, ricercatore iraniano per tre anni vissuto a Novara, sarà forse ucciso per impiccagione il prossimo sabato 21 maggio. Un atto di barbarie contro il quale tutto il mondo libero e civile ha il dovere di opporsi con determinazione e forza.

Un dovere al quale il Consiglio Regionale per primo non si sottrarrà: martedì prossimo (10 maggio 2022), alle ore 13.00, nella pausa dei lavori della seduta dell’Assemblea, sarà organizzata una mobilitazione nel cortile di Palazzo Lascaris, con esposizione silenziosa di cartelli con la scritta #SAVEAHMAD. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio di Presidenza e dal Comitato Regionale Diritti Umani, del quale faccio parte.

Lo stesso Consiglio Regionale aveva approvato all’unanimità, a dicembre 2020, un mio Ordine del Giorno che impegnava la Giunta Cirio a chiedere al Governo italiano di esercitare la necessaria pressione diplomatica con le autorità iraniane per la revoca della condanna capitale e per l’immediata scarcerazione del medico.

La difesa dei diritti umani deve essere trasversale per ambito istituzionale e per nazionalità. È nostro preciso dovere fare tutto il possibile per salvare una vita innocente. Ahmadreza Djalali ha fatto tanto per il nostro Paese e per la nostra regione – dove a lungo ha vissuto e lavorato (Università del Piemonte Orientale).

Ahmadreza Djalali, medico e ricercatore, è un noto e stimato esponente della comunità scientifica internazionale. Totalmente infondata è l’accusa (spionaggio). La nostra richiesta è che la condanna a morte sia revocata e lo stato di detenzione cessi immediatamente.

Scuole Paritarie beffate: escluse dai fondi PNRR, ignorate anche per altri provvedimenti compensativi

I finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono “pubblico su pubblico”, cioè erogabili all’interno del comparto pubblico: le Paritarie, benché colonna dell’unico Sistema Scolastico e dunque a tutti gli effetti pubbliche, non vi rientrano. E sono escluse anche dal Superbonus 110% e dalle misure di sostegno per il caro energia: serve un cambio di mentalità per togliere dalle Paritarie “il mantello dell’invisibilità” e cominciare a considerarle, finalmente, imprese come tutte le altre. L’alternativa? Prepararsi a chiusure in serie.

Paritarie, il danno e la beffa: escluse, come se non fossero Scuole Pubbliche, dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, risultano poi ignorate anche per quanto riguarda quei provvedimenti che potrebbero, in parte, compensare il danno.

Per quanto riguarda il PNRR, i finanziamenti previsti per la Scuola escludono le Paritarie, come se queste ultime, a tutti gli effetti Scuole Pubbliche, non rientrassero nel criterio “pubblico su pubblico” sul quale il PNRR si basa. Scuole invisibili, dunque? Verrebbe proprio da pensarlo, tanto che “si dimenticano” della loro esistenza altre misure quali il Superbonus 100% – che le esclude dal recente ampliamento della platea a villette, RSA e alberghi – e i contributi contro il caro energia e gas.

Serve un cambio di mentalità: togliere finalmente il “mantello dell’invisibilità” dalle Paritarie non è soltanto una questione di (sacrosanto) principio, ma ha a che fare con la sopravvivenza stessa di molte Scuole e, dunque, con la tenuta stessa del sistema. Anche la Giunta Regionale ha il dovere di fare la sua parte, portando il tema in Conferenza Stato Regioni.

Se vi sono Regioni a statuto speciale, questa Giunta è invece decisamente ordinaria

Tanti i (piccoli) Comuni, pochi i Segretari: nulla di fatto, tuttavia, per risolvere il problema, centinaia di Sindaci abbandonati a se stessi nonostante il mio Question Time appena discusso, con provocatorio invito a “fare come la Sardegna”, e nonostante il mio Ordine del Giorno approvato lo scorso novembre.

Deludente risposta al mio Question Time, appena discusso in Consiglio Regionale: chissà se il mio provocatorio invito a “fare come la Sardegna”, Regione a statuto speciale, varrà a sbloccare un immobilismo che, in tema di misure per rendere meno difficile il reclutamento di Segretari Comunali, neanche l’impegnativa del nostro recente Ordine del Giorno, approvato lo scorso novembre, era riuscita a smuovere.

Urgono misure per velocizzare le procedure di reclutamento di quelle fondamentali figure che sono i Segretari Comunali: la Giunta ha, al momento, rinunciato completamente a fare la propria parte. Dai tempi del nostro Ordine del Giorno dello scorso novembre dobbiamo registrare un totale nulla di fatto.

Abbiamo riportato il tema in Aula con un Question Time, poco fa, data la situazione di assoluta urgenza: se la Sardegna è a “statuto speciale”, assolutamente “ordinaria” si è confermata questa Giunta, che sta lasciando soli centinaia di Sindaci sul territorio piemontese. Due elementi aggravanti: termini e proroghe per i Vice Segretari che stanno scadendo, ruolo del Segretario Comunale che sarà ancora più importante alla luce della necessità, per i Comuni, di cooperare con lo Stato per attuare il PNRR.

Ora la Giunta promette di “spronare gli organi competenti” per trovare una soluzione: alla buon’ora, esattamente questo chiedevamo con il nostro atto di fine 2021 (nello specifico, il mio documento impegnava la Giunta a intraprendere iniziative nei confronti dei Ministeri competenti per velocizzare le procedure di reclutamento dei Segretari Comunali). Se la Giunta non è in grado o non ritiene di agire in questo senso, lo dica e proveremo a fare noi, come Moderati, la nostra parte.

La distanza tra parole (tanta retorica a favore dei piccoli Comuni) e azioni (scarse) emerge in tutta la sua evidenza. Chiederemo un’udienza urgente in Commissione di Cirio e dell’Assessore competente affinché ci informino sulle prossime azioni previste.

Avere in organico un Segretario Comunale è un obbligo previsto dalla normativa in vigore. La funzione svolta dal Segretario Comunale – che sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e dei Responsabili, coordinando la loro attività così da consentire l’attuazione del programma amministrativo del Comune – è centrale ed essenziale per una corretta gestione delle attività dell’Ente Pubblico. Il ruolo del Segretario Comunale diviene a maggior ragione insostituibile dal momento che i Comuni sono chiamati a cooperare con lo Stato per attuare il PNRR. La difficoltà di trovare un Segretario aumenta, evidentemente, per i Comuni di piccole dimensioni: la situazione è dunque particolarmente grave in Piemonte, dove i Comuni con meno di 5.000 abitanti sono più di mille.

Tanti (piccoli) Comuni, pochi Segretari: come uscirne? Il Piemonte prenda esempio dalla Sardegna

Urgono misure per velocizzare le procedure di reclutamento di quelle fondamentali figure che sono i Segretari Comunali: una Legge Regionale permette agli Istruttori Direttivi e ai Funzionari di ruolo sardi che ricoprono l’incarico di Vice Segretario l’iscrizione all’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali. Il Consiglio Regionale del Piemonte aveva approvato lo scorso novembre, sempre a proposito di Segretari Comunali, un mio Ordine del Giorno, che chiedeva di prorogare di ulteriori 12 mesi la possibilità per i Vice Segretari Comunali di assumerne le funzioni dei Segretari. Oggi ho presentato un Question Time, che sarà discusso domani a Palazzo Lascaris, per chiedere come la Giunta intenda, nei fatti, intervenire e se desideri prendere esempio dalla Regione Sardegna. Attualmente per i Comuni piccoli e piccolissimi è proibitivo trovare aspiranti candidati. Misure necessarie sono necessarie per evitare la paralisi di molte Amministrazioni Civiche.

Ci sono, su tutto il territorio nazionale, più Comuni che Segretari Comunali: un gap che il Decreto Prefettizio del settembre 2019 ha quantificato in quasi 2.000 unità e che tende ad aggravarsi, con i ritiri, di circa 200 unità ogni anno. Risultato: per i Comuni è difficilissimo trovare candidati a ricoprire il ruolo, fondamentale e spesso vacante, del Segretario. Una difficoltà che aumenta, evidentemente, per i Comuni di piccole dimensioni: la situazione è dunque particolarmente grave in Piemonte, dove i Comuni con meno di 5.000 abitanti sono più di mille. 

La Giunta deve fare, a questo proposito, la propria parte: ho presentato un Question Time, che sarà discusso domani a Palazzo Lascaris, per chiedere come si intenda procedere. Una Legge Regionale della Sardegna permette agli Istruttori Direttivi e ai Funzionari dei Comuni e delle Province della Sardegna con incarichi da Vice Segretario l’iscrizione all’Albo dei Segretari Comunali e Provinciali. Con il mio Question Time chiederò alla Giunta se intenda muoversi nella stessa direzione al fine di velocizzare le procedure di reclutamento dei Segretari comunali, garantendo così la copertura delle sedi vacanti, in particolar modo nei piccoli Comuni piemontesi.

Sempre sul tema dei Segretari Comunali, un mio Ordine del Giorno era stato approvato a Palazzo Lascaris lo scorso novembre. Il mio documento impegnava la Giunta a intraprendere iniziative nei confronti dei Ministeri competenti per velocizzare le procedure di reclutamento dei Segretari Comunali. Con il mio atto chiedevo inoltre una proroga di ulteriori 12 mesi della possibilità di affidare ai Vice Segretari, ove non sia possibile reperire un Segretario Comunale di ruolo, le funzioni di quest’ultimo. Tale soluzione è attualmente consentita per 12 mesi al massimo e solo a determinate condizioni di inquadramento, formazione e anzianità.

Avere in organico un Segretario Comunale è un obbligo previsto dalla normativa in vigore. La funzione svolta dal Segretario Comunale – che sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e dei Responsabili, coordinando la loro attività così da consentire l’attuazione del programma amministrativo del Comune – è centrale ed essenziale per una corretta gestione delle attività dell’Ente Pubblico. Il ruolo del Segretario Comunale diviene a maggior ragione insostituibile dal momento che i Comuni sono chiamati a cooperare con lo Stato per attuare il PNRR.

Novantamila euro in più su tre anni per i progetti di “Vita Indipendente”

Approvato l’Ordine del Giorno collegato al Bilancio da me presentato: risultato importante per i diritti delle persone con disabilità, che permetterà a più persone di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Queste risorse si sommano ai 60.000 euro per il biennio 2022-23 da noi richiesti e ottenuti lo scorso anno con un emendamento. Grazie ai Moderati, contando i 30mila euro ottenuti per il 2021, i progetti di Vita Indipendente in Piemonte possono dunque contare su 180mila euro in più spalmati su quattro anni.

La nostra richiesta è stata accolta: il Bilancio Regionale può così contare su 30mila euro in più per l’anno in corso e su altrettanti per ciascuno dei due anni del biennio successivo per progetti di “Vita Indipendente”: un risultato importante per i diritti delle persone con grave disabilità. Questi nuovi fondi si sommano ai 60mila euro richiesti e ottenuti, con un emendamento, lo scorso anno per l’anno in corso e per il prossimo e ai 30mila euro ottenuti per il 2021: 180mila euro in tutto.

L’Ordine del Giorno dei Moderati impegna inoltre la Giunta a limitare le forti disuguaglianze sorte nel tempo all’interno del territorio regionale in tema di “Vita Indipendente”, adottando linee guida univoche e importi sufficienti a garantire l’accesso ai percorsi a tutti i cittadini piemontesi, senza discriminazioni, che ne hanno titolo, e richiedere al Governo le risorse necessarie alla continuità dei progetti di Vita Indipendente esistenti e delle relative risorse assegnate. Attualmente la situazione è assai diseguale sul territorio regionale e non è ammissibile che i cittadini ricevano un così diverso trattamento a seconda del luogo nel quale risiedono.

I progetti di “Vita Indipendente” sono finalizzati all’assunzione di assistenti personali che consentano alle persone con disabilità di raggiungere la piena autonomia: hanno lo scopo di permettere alle persone con grave disabilità di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Le misure mirano a favorire l’autodeterminazione della persona in alternativa a soluzioni in struttura. Un ulteriore sostegno economico da parte della Regione è necessario, dal momento che l’accesso ai progetti di “Vita indipendente” è attualmente limitato a causa delle poche risorse disponibili: gli importi dei singoli piani personalizzati sono insufficienti e non consentono di coprire i costi reali che devono sostenere le persone con disabilità. Il nostro Ordine del Giorno va inteso in questo senso, impegnando inoltre la Giunta a promuovere la possibilità di incrementare, su richiesta motivata dell’interessato, il supporto economico dei singoli progetti personalizzati per assicurare la continuità lavorativa dei propri assistenti personali assunti.

Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno sostenuto le mie proposte con il voto.