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Tag: Regione Piemonte

Non si mettano in contrapposizione transizione ecologica e difesa dei posti di lavoro

Rifiutiamo ogni approccio ideologico al tema dello stop ai motori endotermici: ogni posizione, cioè, che si limiti ad affermare un principio senza considerare le conseguenze sociali e occupazionali.

Ci aggrappiamo agli spiragli, sottili ma reali, che restano aperti all’indomani dell’accordo raggiunto tra i ministri dell’Ambiente dei Paesi UE sulla proposta di vietare, dal 2035, la produzione e la vendita di auto con motori endotermici. Restiamo convinti che elementi sostanziali quali, tra gli altri, la possibilità di introdurre carburanti non inquinanti per i motori endotermici non possano essere tralasciati. Dobbiamo evitare forzature nella transizione ecologica che rischierebbero di avere conseguenze sociali drammatiche: il tema va affrontato con delicatezza e attenzione, rappresentando una questione troppo cruciale per il nostro futuro per diventare terreno di mero scontro ideologico. Ci sono posti di lavoro da conservare: migliaia nella nostra regione, indotto compreso (il riferimento è per esempio alle molte aziende che producono componentistica). Quello della formazione e della riconversione di questi lavoratori è un tema che deve collocarsi all’apice dell’agenda politica, in generale e in particolare per un territorio, come quello piemontese, a forte e storica vocazione automotive.

Appena 30 euro a paziente per i servizi di NPI

Davvero la Giunta Cirio pensa di arginare con l’elemosina la nuova epidemia della salute mentale che si sta diffondendo tra i giovanissimi?

Del tutto insufficiente la cifra (1,57 milioni di euro su una platea di oltre 50mila pazienti) messa a disposizione delle Aziende Sanitarie Regionali per le funzioni di Neuropsichiatria Infantile; alla stessa maniera non ha senso non prorogare oltre il prossimo 31 dicembre la possibilità per le stesse ASR di avvalersi di forme di lavoro autonomo per dotarsi delle risorse umane necessarie ad affrontare un’emergenza che, di certo, si protrarrà ben oltre questa sorta di arbitraria “data di scadenza”. Assessore Icardi per l’ennesima volta assente in Aula: l’Assessore Protopapa risponde al posto del collega, ma glissa completamente sul tema del potenziamento del reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, al centro della mia Interrogazione a Risposta Immediata.

Di fronte a un disagio psichico che, tra i giovanissimi, sta assumendo tutte le caratteristiche di una nuova epidemia, questa Giunta prova a rispondere con cifre talmente inadeguate da non potersi definire se non “elemosina”: non sapremmo con che altro termine riferirci ai 30 euro a paziente (1,547 milioni di euro per oltre 50mila utenti annui in carico a tali Servizi – dati Ires) assegnati alle Aziende Sanitarie Regionali per la funzione di Neuropsichiatria Infantile e citati poco fa a verbale dalla Giunta. Il dato è, oltre tutto, verosimilmente sottostimato, dal momento che gli studi di riferimento stimano in una percentuale oscillante tra il 35 e il 50% le persone che, presentando disturbi mentali o psicologici, non ricevono né supporto né cura, e considerando che ancora non disponiamo di dati precisi post pandemia da Covid-19.

Anche senza voler commentare l’ennesima assenza in Consiglio Regionale dell’Assessore Icardi (che ha delegato al collega Protopapa l’onere di rispondere al mio Question Time) e passando sotto silenzio i tempi biblici con i quali questa Giunta crede di poter rispondere agli atti dei Consiglieri (e dunque ai cittadini piemontesi stessi), diventa difficile tacere sulla possibilità garantita solo fino a fine anno (31 dicembre 2022), per le Aziende Sanitarie Regionali, di poter utilizzare forme di lavoro autonomo per il reclutamento di professionisti sanitari e assistenti sociali per affrontare questa emergenza gravissima che di certo non ha una “data di scadenza”.

A fronte di casi di disagio psichico che risultano raddoppiati tra i giovanissimi rispetto all’era pre-Covid e a una domanda precisa su come potenziare i Servizi di NPI presso l’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, dove si registra l’occupazione stabile di tutti i 38 posti letto del reparto e pazienti adolescenti con disturbi psichiatrici che affollano anche i posti letto delle Pediatrie e del Pronto Soccorso, la sola risposta è stata un imbarazzato silenzio.

Puntare sulla domiciliarità: unica strategia per rendere sostenibile sul lungo periodo il comparto socio sanitario

Chiediamo inoltre l’aumento dei posti convenzionati nelle RSA.

Aumentare le risorse per i posti convenzionati in RSA, puntare sulla domiciliarità in maniera lungimirante e seria: due priorità per garantire un futuro dignitoso agli anziani (e non solo agli anziani) non autosufficienti piemontesi e la tenuta stessa del sistema. Il generale invecchiamento della popolazione, un tessuto sociale sempre più povero e il caro energia sono condizioni di forte pressione su tutto il sistema e le difficoltà economiche dei gestori privati delle RSA tendono a ricadere sugli utenti con necessità di cure. La Regione versa quote sanitarie per le persone ricoverate e pertanto riteniamo doverosa la richiesta, avanzata da realtà quali la Fondazione di Promozione Sociale, di effettuare verifiche puntuali sul rispetto degli standard relativi al personale. Ci fanno piacere gli impegni della Giunta Cirio a ritoccare al rialzo i fondi rispetto all’era pre-Covid, ma questa misura rischia di non bastare a fronte del rialzo delle rette e alla difficoltà di molti malati e delle loro famiglie di farvi fronte.

DCA, ora si crei una rete regionale

Fondamentale per garantire il massimo in termini di cure e sostegno a pazienti e famiglie.

Approvato poco fa in Commissione il Testo di Legge condiviso sui disturbi alimentari: un risultato importante, che premia la capacità delle varie forze politiche in Consiglio Regionale di collaborare nel Gruppo di Lavoro a questo scopo istituito un anno fa. Il testo unitario, risultato dell’unione di quattro diverse PdL sullo stesso argomento, conferisce come da noi richiesto particolare importanza alla prevenzione, all’intercettazione precoce dei disturbi, al sostegno alle famiglie, all’informazione e alla sensibilizzazione. Rivendichiamo con orgoglio, come Moderati, il nostro esserci attivati per primi su questo cruciale argomento presentando, esattamente un anno fa, la Proposta di Legge 148/2021 sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, nonché misure di sostegno per le famiglie coinvolte”. Oggi esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto del confronto e della mediazione a vantaggio delle persone colpite dai disturbi alimentari e delle loro famiglie. Il nostro apporto ha efficacemente inciso a sostegno delle famiglie di chi vive questo problema. Ora è necessario creare una rete omogenea in tutta la regione in grado di garantire possa avere il massimo di cure e di sostegno. Sono oltre 2 milioni in Italia i giovani con disturbi dell’alimentazione. In Piemonte i numeri sono in crescita e la pandemia ha aggravato la situazione.

«Cittadini messi alle strette: pagare o rinunciare all’auto»

Visite per il rinnovo patente, tempi biblici all’ASL To4: per prenotare un appuntamento occorre aspettare agosto e oltre. La denuncia degli utenti: «Gli operatori stessi suggeriscono di rivolgersi a una Scuola Guida per espletare la pratica, ovviamente a pagamento». Chi ha il documento di guida in scadenza ha poca scelta: accollarsi il costo di almeno 100 euro o lasciare la macchina in garage. Una situazione che non possiamo accettare, verificheremo se succede anche altrove. La Giunta intervenga.

«Visita per il rinnovo patente? Non se ne parla prima di agosto (se va bene)»: simili risposte si stanno sentendo dare gli utenti che si rivolgono all’ASL To4 con un documento di guida in scadenza. Diversi cittadini stanno segnalando il problema. 

La proroga al 30 giugno per le patenti in scadenza a fine marzo è una delle cause di questa sorta di ingorgo burocratico: «Fino a una manciata di giorni fa accettavano prenotazioni per agosto, cioè nel giro di una sessantina di giorni, ma ora i tempi si sono ulteriormente allungati» denuncia per esempio Francesco Saffiotti, residente a San Mauro, che ha provato a ottenere un appuntamento. Il risultato? Chi ha la patente scaduta o paga la pratica presso una Scuola Guida privata o accetta di rinunciare all’uso dell’auto per mesi.

Ci chiediamo, e verificheremo, se simili situazioni succedano anche presso altre ASL. Simili tempistiche sono inaccettabili e come Moderati chiederemo alla Giunta Regionale di intervenire tempestivamente.