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Tag: nucleare

Energia nucleare, qualcosa si muove

Apprendiamo dell’incontro programmato a fine settimana tra Newcleo ed alcuni esponenti dei Governi francese e italiano, così come della proposta da parte di Stefano Buono, Founder e Ceo dell’azienda con sede principale a Torino, di un incontro, in un prossimo futuro, con la stessa Presidente Meloni: consideriamo entrambe le notizie il segnale che il nucleare sta guadagnando posizioni nell’agenda politica di questo Paese.

Dunque, una novità positiva. Ci auguriamo che l’attuale Esecutivo sia pronto ad ascoltare le proposte con atteggiamento costruttivo. L’attuale situazione impone di cominciare a considerare anche il nucleare – sicuro e controllato – come fonte energetica possibile.

Nucleare, investimenti e assunzioni in Piemonte sono una buona notizia

Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’intenzione di Newcleo di cercare risorse economiche e accrescere il proprio team; il dibattito su questa fonte di energia controllata e pulita entri a pieno titolo nel discorso politico.

Riteniamo che l’energia nucleare – controllata e sicura – sia un’opzione utile e vantaggiosa da tutti i punti di vista e che, come tale, dovrebbe entrare maggiormente nel dibattito politico come fattore fondamentale per la transizione ecologica e per una piena indipendenza energetica. Ma le ragioni sono anche più banalmente economiche: anche senza fare riferimento a Paesi scandinavi, con una minore popolazione e condizioni economiche ben diverse dalle nostre, l’esempio francese è, a pochi chilometri da noi, la prova di quanto gli investimenti sul nucleare abbiano esiti virtuosi sull’abbattimento dei costi in bolletta. Alla luce di tutte queste motivazioni, accogliamo come buona notizia l’intenzione di Newcleo – startup torinese che sviluppa reattori di tipo LFR (Lead-cooled Fast Reactor), al momento destinati ai mercati francese e inglese – di sviluppare ulteriormente la propria tecnologia e di assumere 300 nuovi professionisti. Speriamo in nuove e prossime aperture a questa fonte di energia.

Energia, trend piemontese positivo: ma nucleare entri a pieno titolo nel dibattito

Dal Rapporto Statistico 2022 sui Consumi Energetici in Piemonte, appena presentato alla stampa, emergono cifre e dati che – almeno secondo certe metriche – inducono a un cauto ottimismo. Se è decisamente positivo che le emissioni nocive siano in diminuzione a fronte di una crescita delle rinnovabili, arrivate a un quinto del totale, ci sono ulteriori margini di crescita. Per questo riteniamo che l’energia nucleare – controllata e sicura – sia un’opzione utile e vantaggiosa da tutti i punti di vista e che, come tale, dovrebbe entrare maggiormente nel dibattito politico come fattore fondamentale per la transizione ecologica e per una piena indipendenza energetica.

Ma le ragioni sono anche più banalmente economiche: anche senza fare riferimento a Paesi scandinavi, con una minore popolazione e condizioni economiche ben diverse dalle nostre, l’esempio francese è, a pochi chilometri da noi, la prova di quanto gli investimenti sul nucleare abbiano esiti virtuosi sull’abbattimento dei costi in bolletta.

Rifiuti radioattivi, tutte le informazioni siano messe a disposizione dei piemontesi

Riportiamo sui territori, a sostegno dei Sindaci e dei cittadini, le modalità di dibattito viste oggi in occasione della seduta del Consiglio Regionale aperto: solo permettendo a tutti di accedere ai dati eviteremo che la preoccupazione si trasformi in paura. Irresponsabile cercare consenso esasperando le posizioni: teniamo piuttosto una linea scientifica e informata. Il cambiamento va gestito e non subito.

Rifiuti radioattivi, mettiamo in campo tutti gli strumenti perché – a sostegno dei cittadini e degli Amministratori locali – i dati e le informazioni relative alle eventuali ricadute dello stoccaggio dei rifiuti radioattivi siano accessibili a tutti. Anche questa è responsabilità democratica. Il cambiamento va gestito, non subito: questo si può fare soltanto tenendo una posizione rigorosamente scientifica e informata. La modalità di dibattito che oggi abbiamo visto tra Istituzioni in occasione di questo Consiglio Regionale aperto dovrebbero essere dunque riproposte sui territori. Non è materia sulla quale fare tifo da stadio: polarizzarsi acriticamente da una parte o dall’altra, magari per riscuoterne un vantaggio in termini di posizionamento e consenso, non è un atteggiamento degno di una classe dirigente che oggi si trova invece nelle condizioni di dover gestire la questione. Il deposito delle scorie è necessario se si vuole proseguire con lo smantellamento delle ex centrali. Non si può procedere finché non si sa dove mettere le parti attivate. Ogni giorno che passa è, in questo senso, un giorno perso.