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Tag: libertà di educazione

Più libertà di educazione? Ancora un NO da parte del centrodestra in Regione

Respinto con l’astensione della Maggioranza il mio Ordine del Giorno per portare a 40mila euro la soglia ISEE per l’accesso al voucher scuola: ancora una volta questa Maggioranza e questa Giunta dimostrano con i fatti di essere contro alla parità scolastica.

Niente innalzamento a 40mila euro della soglia ISEE per l’accesso al voucher scuola, niente reperimento delle risorse finanziarie per coprire tale misura: le mie proposte a favore della libertà di educazione si infrangono per l’ennesima volta contro una Maggioranza in Regione che, a favore della parità scolastica quando si tratta di fare dichiarazioni, poi puntualmente tradisce i suoi principi al momento di votare.

Un copione già visto: astensione al momento del voto da parte dei colleghi di centrodestra (e sola presenza in Aula da parte di M5S e LUV), mio Ordine del Giorno respinto. Non ho ancora visto, in un anno di Giunta Cirio, un solo euro in più investito sul sistema paritario, che è, Legge Berlinguer alla mano, parte integrante del sistema pubblico. Crederò alle roboanti dichiarazioni a favore della libertà di educazione da parte di questa Giunta solo quando alle parole seguiranno le allocazioni di fondi a bilancio.

Il refrain “È responsabilità del Governo” è ripetuto ossessivamente: a questo proposito, faccio notare che il centrodestra in Regione ha perso oggi l’ennesima occasione, per usare una metafora culinaria, di servire un antipasto rispetto a che cosa potrebbe fare a favore della libertà di educazione un Governo di centrodestra.

Se per Nidi e Materne si sono trovati 15 milioni, non un euro si è visto dalla Scuola Primaria in su. Non mi sfugge che ci troviamo di fronte a una scelta politica perfettamente consapevole: su altre partite, evidentemente considerate più importanti rispetto all’investimento sul nostro capitale umano, questa Maggioranza e questa Giunta i fondi li hanno trovati eccome.

L’esito del voto di oggi va a danno di tutti, a partire delle famiglie meno abbienti.

Famiglia e libertà di educazione? Per questa Maggioranza, temi buoni soltanto per fare campagna elettorale

Bocciati in Consiglio Regionale in difesa di questi principi quattro miei emendamenti al DDL “Riparti Piemonte”: niente sostegno alle famiglie per le iscrizioni ai Centri Estivi né per l’acquisto di dispositivi per la didattica a distanza, niente allargamento della platea degli aventi diritto al voucher scuola, niente sostegno agli studenti fuori sede. La prova del nove del voto in Aula fa cadere tutte le maschere: ora è chiaro a tutti quanto poco questa Maggioranza e questa Giunta tengano a questi fondamentali valori.

Famiglia e libertà di educazione: due principi ai quali questa Maggioranza in Regione tiene solo a parole. Al momento di votare, infatti, li abbandona puntualmente, rimangiandosi promesse e affermazioni di principio. L’Amministrazione Cirio perde un’occasione storica, destinando alle famiglie del Piemonte una percentuale prossima allo zero delle risorse disponibili.

Questa dinamica si è ripetuta per l’ennesima volta durante il Consiglio di oggi: respinti quattro miei emendamenti relativi proprio a questi principi.

Ecco ciò cui dovremo rinunciare a causa delle esplicite e consapevoli scelte politiche della Maggioranza a Palazzo Lascaris.

Primo, le famiglie che hanno l’urgenza di organizzare la gestione dei figli nei mesi di chiusura delle scuole dovranno dire addio a un contributo economico per l’iscrizione dei figli ai Centri Estivi, il cui costo crescerà rispetto agli anni passati. La mia proposta chiedeva un contributo di 300 euro a figlio per i nuclei con reddito Isee annuo non superiore a 30mila euro.

Secondo, tante famiglie piemontesi si vedranno negata la possibilità di accedere al voucher scuola, dal momento che questa Maggioranza ha respinto la mia proposta di innalzare a 40mila euro la fascia Isee per la quale questo contributo è garantito, potenziando il fondo esistente con un ulteriore versamento di 4 milioni di euro.

Terzo, le famiglie dovranno rinunciare a un contributo economico per l’acquisto di dispositivi informatici per la didattica a distanza. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra in tutte le case piemontesi si dispone di un numero sufficiente di accessi alla rete per consentire contemporaneamente lo smartworking a chi lavora e la didattica a distanza a scolari e studenti. La mia proposta era di erogare un contributo fino a 400 euro a famiglia per l’acquisto di tecnologia per la didattica a distanza.

Quarto, gli studenti fuori sede dovranno rinunciare a un contributo di mille euro per pagare l’affitto delle mensilità marzo-maggio. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra il concetto di studente-lavoratore che si paga lo studio con la propria attività professionale, giocoforza interrotta per settimane, non esiste.

Ora, almeno, sappiamo con certezza con chi abbiamo a che fare e quali siano i valori di questa Maggioranza e di questa Giunta, che assumono certe posizioni di fronte alle telecamere dei telegiornali e posizioni diametralmente opposte di fronte alla pulsantiera del voto in Consiglio.

Ci saremmo aspettati molto più coraggio. Avevamo l’occasione di intervenire su tante debolezze: l’abbiamo buttata.

Libertà di educazione, voltafaccia del centrodestra in Regione

Respinto il mio ordine del giorno sui voucher scuola: dopo il doppio “no” a due miei emendamenti al Bilancio la scorsa settimana, oggi sono le astensioni del centrodestra a bloccare la mia richiesta di aumentare i fondi per i voucher. Sono amareggiato: evidentemente questo è per qualcuno un tema buono solo per fare campagna elettorale e non per il voto in Aula.

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ORDINE DEL GIORNO – Per una reale libertà di educazione

Premesso che

  • a dicembre 2007 il Consiglio Regionale ha approvato la L.R. 28/2007 recante “Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa”;
  • tale legge al 1° comma dell’articolo 12, come modificato dall’articolo 8 della L.R. 25/2016, prevede che, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio e all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate, la Regione eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio in forma di voucher, differenziati per fasce di reddito, finalizzati:
  1. al pagamento delle rette di iscrizione e frequenza;
  2. all’acquisto di libri di testo, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, al pagamento delle spese relative alle attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e all’acquisto di titoli di viaggio per il trasporto scolastico. 

Tenuto conto che

  • gli assegni di studio, erogati tramite voucher, sono annualmente erogati dalla Regione sulla base delle istanze presentate dalle famiglie;
  • per l’anno scolastico 2019-2020 la soglia I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) per poter presentare l’istanza è stata fissata sino a 26.000,00 €.

Rilevato che

  • delle 19.570 istanze ricevute per l’anno scolastico 2016-2017, anno nel quale il sistema del voucher è stato introdotto per la prima volta, si è passati a 35.953 domande nel 2018-2019, con una crescita superiore all’80%;
  • il principio della libera scelta educativa in merito alle scuole di ogni ordine e grado da parte delle famiglie è un principio previsto dalla normativa nazionale e che la stessa libertà di scelta educativa non è ancora totalmente garantita da misure ormai presenti negli ordinamenti della quasi totalità dei paesi facenti parte dell’Unione Europea con norme più agevolanti in materia economica e fiscale.

Il Consiglio regionale impegna la Giunta Regionale

a reperire le risorse necessarie al fine di innalzare l’ultima fascia della soglia ISEE da 26.000,00€ a 40.000,00€ in merito agli assegni di studio per iscrizione e frequenza, e, visto l’allargamento del numero di famiglie potenzialmente beneficiarie, a stanziare risorse in maniera crescente fino ad arrivare per l’anno scolastico 2021-2022 ad una dotazione totale per il voucher scuola degli assegni di studio di iscrizione e frequenza di 8.000.000,00€.