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Tag: libertà di educazione

Tutti i Voucher Scuola per iscrizione e frequenza saranno finanziati fino ai 26mila euro di ISEE: vittoria dei Moderati

Risultato importante per la libertà di educazione: la Giunta ha rispettato l’impegnativa del nostro Ordine del Giorno e 4.619 famiglie piemontesi potranno usufruire dei Voucher per iscrizione e frequenza presso le Scuole Paritarie. Ora lavoreremo affinché sia finanziata l’intera graduatoria anche per quanto riguarda l’acquisto di materiale e spese di trasporto per le Scuole Statali e, per il futuro, affinché l’attuale soglia ISEE sia ulteriormente alzata.

Vittoria significativa per i Moderati e per tutti coloro che hanno a cuore la libertà di educazione: saranno finanziate tutte le richieste di Voucher per iscrizione e frequenza presso le Scuole Paritarie fino ai 26mila euro di ISEE, come da impegnativa dell’Ordine del Giorno presentato dai Moderati e approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale del Piemonte lo scorso aprile. Saranno dunque 4.619 in totale le famiglie piemontesi che potranno beneficiare del Voucher Scuola per iscrizione e frequenza.

A oggi i 4,48 milioni di euro disponibili permettono di coprire le richieste fino a un ISEE pari a 17.160 euro: le domande ammesse sono 2.941 e 1.678 le domande ammesse e non finanziate. La Giunta ha garantito in Commissione che reperirà gli ulteriori 2,03 milioni necessari con una variazione di bilancio e attraverso l’impiego di economie dell’anno precedente. Ci complimentiamo con la Giunta per il lavoro svolto e siamo soddisfatti per un risultato che abbiamo contribuito a raggiungere: prossimo obiettivo dovrà essere l’ulteriore innalzamento della fascia ISEE finanziata. Lavoreremo, come Moderati, affinché sia esaurita anche la graduatoria relativa ai voucher per il Diritto allo Studio per le Scuole Statali, che ci preme altrettanto, per l’acquisto di libri di testo, materiale didattico, dotazioni tecnologiche, attività integrative e trasporti.

La libertà di educazione e la possibilità delle famiglie di scegliere quale percorso formativo, educativo e scolastico far seguire ai propri figli è per noi un valore fondamentale e sarà sempre oggetto del nostro impegno politico.

Voucher scuola, centinaia di famiglie piemontesi trattengono il fiato

È vero, come avrebbe recentemente affermato la stessa Assessora Regionale all’Istruzione, che la Giunta intende abbassare la soglia ISEE per l’accesso agli Assegni di Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie? Lo chiederò domani in Aula con un Question Time: se l’ipotesi fosse confermata, moltissime famiglie resterebbero escluse dai fondi.

L’Assessore Regionale all’Istruzione avrebbe ipotizzato un abbassamento della soglia ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per poter presentare le istanze di assegni di studio per iscrizione e frequenza delle Scuole Paritarie. Domani chiederò in Aula se sia intenzione di questa Giunta ridurre al di sotto degli attuali 26mila euro tale soglia ISEE, limitando di fatto la libertà di educazione nel nostro Piemonte. La stessa Assessora all’Istruzione avrebbe ipotizzato, in occasione della conferenza stampa dello scorso 18 maggio, l’abbassamento della soglia ISEE. Domani in Consiglio Regionale del Piemonte chiederò una conferma o una smentita con un Question Time già protocollato.

La riduzione della soglia ISEE graverebbe in maniera pesante sulle famiglie piemontesi, gran parte delle quali resterebbe esclusa dalla misura e dunque privata del sostegno economico da parte della Regione. Sostenere le famiglie è essenziale per preservare il diritto allo studio e la libertà di educazione. Il trend delle richieste è in crescita a causa della crisi economica.

Gli assegni di studio, erogati tramite voucher, sono annualmente assegnati dalla Regione sulla base delle istanze presentate dalle famiglie; per l’anno scolastico 2022-2023 la soglia ISEE per poter presentare l’istanza è stata fissata sino a 26mila euro. Ogni anno le domande sono finanziate fino a esaurimento delle risorse. Quest’anno la cifra messa a disposizione da questa Giunta in sede di Bilancio per il Voucher Scuola Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie è di 4,3 milioni di euro euro, molto al di sotto dei 5,4 milioni dello scorso anno. Il trend delle richieste è in aumento dal 2020. Ci aspettiamo in fase di assestamento di Bilancio un’integrazione delle risorse, da aggiungersi alle economie residue su quanto attribuito per l’Anno Scolastico 2021-22, per soddisfare il maggior numero possibile di richieste. Un mio Ordine del Giorno approvato dall’Aula impegna la Giunta a implementare le risorse del Bilancio di previsione 2022-2024 di almeno 1 milione di euro per ciascun anno.

Fondi alle Paritarie? Si chiama parità scolastica e non dovrebbe più essere oggetto di dispute ideologiche

«Troppi soldi alle private (sic)» è un ritornello che siamo recentemente tornati a leggere sulle cronache dei giornali: non sono parole soltanto “imprecise”, sono parole sbagliate. Da tutti i punti di vista.

Condividiamo e facciamo nostri i concetti espressi dal Movimento Scuola Libera. «Eccessive risorse erogate alla Scuola Privata (sic)» è un ritornello che siamo purtroppo tornati a leggere, recentemente, sulle cronache: non è solo un linguaggio aggressivo e poco attento, per utilizzare le parole del comunicato del Movimento che include tutte le associazioni che si occupano di scuola e formazione; è un linguaggio che esprime un concetto sbagliato.

Le somme erogate a favore del sistema pubblico delle scuole italiane, del quale sia le Scuole Statali sia le Scuole Paritarie sono parte integrante, sono ancora, semmai, esigue, in Piemonte come nel resto d’Italia. È la Scuola Privata, concetto ben diverso dalla Scuola Paritaria, a non dovere e a non potere essere finanziata dallo Stato e dalle Regioni, come peraltro espressamente vietato dalla Legge. Le Regioni e lo Stato possono e devono, invece, finanziare il Sistema Pubblico integrato, garantendo così la libera scelta educativa delle famiglie.

La Scuola Paritaria è una colonna portante del Sistema Pubblico ed è fondamentale per la sua tenuta. Senza le Scuole Paritarie crollerebbe l’intero sistema. Un allievo che frequenta la Scuola Paritaria costa allo Stato una cifra molto inferiore rispetto ai 7mila euro che servono per un alunno della Statale; lo stesso allievo che frequenta le Scuole Paritarie, le cui famiglie pagano regolarmente le tasse per finanziare anche la Scuola Statale, libera risorse per coloro che invece le frequentano.

Questo per limitare il discorso al mero calcolo delle risorse. Ma la questione è ben più ampia: un’offerta educativa più ampia rispetto a un ipotetico monopolio statale della stessa è, ne siamo convinti, un valore per una società pluralista e democratica.

Vorremmo arrivare a un punto in cui, finalmente, i fatti non siano più materia di discussione come invece lo possono essere le opinioni. Ci opponiamo a ogni tentativo di mettere contro due diritti, come lo sono il diritto allo studio e il diritto delle famiglie a scegliere il percorso educativo dei propri figli, e rifiutiamo qualsiasi narrazione che provi a far passare il fatto che i fondi per la libertà di educazione ci siano o ci saranno (con l’approvazione di un nostro ordine del giorno abbiamo impegnato la Giunta Cirio a reperire tre ulteriori milioni di euro sui prossimi tre anni per garantire una reale parità scolastica e un numero di studenti beneficiari di Assegni di Iscrizione e Frequenza che potrà aumentare di diverse centinaia) per un elemento che ostacoli l’altrettanto sacrosanto diritto alla piena copertura dei fondi necessari per i voucher per il materiale scolastico, a favore del cui finanziamento peraltro sempre ci siamo battuti, sempre per concentrarci sulla situazione piemontese.

Scuole Paritarie beffate: escluse dai fondi PNRR, ignorate anche per altri provvedimenti compensativi

I finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono “pubblico su pubblico”, cioè erogabili all’interno del comparto pubblico: le Paritarie, benché colonna dell’unico Sistema Scolastico e dunque a tutti gli effetti pubbliche, non vi rientrano. E sono escluse anche dal Superbonus 110% e dalle misure di sostegno per il caro energia: serve un cambio di mentalità per togliere dalle Paritarie “il mantello dell’invisibilità” e cominciare a considerarle, finalmente, imprese come tutte le altre. L’alternativa? Prepararsi a chiusure in serie.

Paritarie, il danno e la beffa: escluse, come se non fossero Scuole Pubbliche, dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, risultano poi ignorate anche per quanto riguarda quei provvedimenti che potrebbero, in parte, compensare il danno.

Per quanto riguarda il PNRR, i finanziamenti previsti per la Scuola escludono le Paritarie, come se queste ultime, a tutti gli effetti Scuole Pubbliche, non rientrassero nel criterio “pubblico su pubblico” sul quale il PNRR si basa. Scuole invisibili, dunque? Verrebbe proprio da pensarlo, tanto che “si dimenticano” della loro esistenza altre misure quali il Superbonus 100% – che le esclude dal recente ampliamento della platea a villette, RSA e alberghi – e i contributi contro il caro energia e gas.

Serve un cambio di mentalità: togliere finalmente il “mantello dell’invisibilità” dalle Paritarie non è soltanto una questione di (sacrosanto) principio, ma ha a che fare con la sopravvivenza stessa di molte Scuole e, dunque, con la tenuta stessa del sistema. Anche la Giunta Regionale ha il dovere di fare la sua parte, portando il tema in Conferenza Stato Regioni.

Libertà di educazione, i Moderati impegnano la Giunta: oltre 500 famiglie in più potranno beneficiare dei Voucher Scuola

A fronte di un numero di domande che, verosimilmente, aumenterà anche quest’anno in maniera significativa, data la perdurante situazione di crisi, la cifra messa quest’anno a disposizione dalla Giunta Cirio per gli Assegni di Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie è scesa a 4,3 milioni rispetto ai 5,4 milioni dello scorso anno. Nel 2021-22 sono state finanziate 3.847 richieste: con l’approvazione del nostro Ordine del Giorno collegato abbiamo impegnato la Giunta Cirio a reperire tre ulteriori milioni di euro sui prossimi tre anni per garantire una reale parità scolastica e un numero di studenti beneficiari di Assegni di Iscrizione e Frequenza che potrà aumentare di diverse centinaia. Questo è di per sé un risultato importante portato a casa per le famiglie della nostra regione: ora ci assicureremo che seguano i fatti.

Per la Libertà di Educazione, da parte dei Moderati, un risultato importante: grazie all’approvazione del nostro Ordine del Giorno, oltre 500 studenti (e altrettante famiglie) che al momento rischiano di essere esclusi dai Voucher Scuola potranno invece rientrare tra i beneficiari della misura. Il nostro atto impegna la Giunta a reperire, in fase di Assestamento di Bilancio, un ulteriore milione di euro per ciascuno dei tre anni del triennio 2022-2024.

Erano 5,4 i milioni di euro disponibili a Bilancio, lo scorso anno, per gli Assegni di Iscrizione e Frequenza alle Scuole Paritarie, cifra precipitata quest’anno a 4,3 milioni di euro a causa dei tagli di questa Giunta. A questa riduzione delle risorse superiore al 20% (alla quale corrisponderà verosimilmente, data la perdurante crisi, un’ulteriore crescita delle domande rispetto alle 3.847 domande finanziate per il 2021-22) abbiamo risposto con un Ordine del Giorno collegato al Bilancio di Previsione che impegna la Giunta  reperire in fase di assestamento di Bilancio almeno 1 milione di euro in più per ciascun anno del triennio 2022-2024 per finanziare il Capitolo sugli “Assegni di Studio per Iscrizione e Frequenza”. Il Consiglio ha approvato il nostro atto: potremo così assicurare al maggior numero di famiglie la possibilità di beneficiare del voucher e garantire una vera libertà di educazione. Ci assicureremo gli impegni siano, da parte della Giunta, mantenuti.

Alcune cifre: i 5,4 milioni di euro dello scorso corrispondono alla somma di 4.328.720 euro iniziali, dei 350mila euro chiesti e ottenuti dai Moderati, di 300mila euro di economie e di altre e diverse risorse. Quest’anno la cifra resta inchiodata sui 4.314.080 euro, con poche speranze, pare, di poter contare su economie di sorta. Particolarmente gravoso è, in un contesto di crisi, il taglio di questi fondi (che riguardano, lo ricordiamo, iscrizione e frequenza presso la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di Primo Grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado).

Ora ci assicureremo che la Giunta rispetti l’impegno.