Investire su istruzione e asili nido per garantire un futuro al Piemonte
La nostra Regione, che pure fa registrare buoni risultati in molti indicatori, fatica proprio sui fronti della formazione e della spesa per utente fruitore nella fascia 0-3: lo certifica il rapporto “Welfare, Italia 2022”, indicando implicitamente la direzione degli sforzi, politici ed economici, necessari per vincere le sfide di una società, di contro, sempre più anziana. Moderati pronti a fare la loro parte.
I dati del rapporto “Welfare, Italia 2022” indicano inequivocabilmente carenze e punti di forza della nostra Regione: il Piemonte – che si posiziona settima Regione in Italia (ma terz’ultima al nord per indice complessivo), dopo aver guadagnato tre posizioni in totale rispetto allo scorso anno – si piazza solo quindicesimo per investimenti in formazione e istruzione. Se il Piemonte è, inoltre, quarto a livello nazionale per contributo medio in forme pensionistiche integrative (2.750 euro rispetto alla media di 2.414 euro), si posiziona soltanto nono per spesa media regionale per utente fruitore degli asili nido (8.463 euro): un dato, quest’ultimo, sul quale è doveroso garantire più impegno, anche economico. Se la situazione generale fotografata dal report è in generale incoraggiante e sancisce che il nostro sistema di welfare risponde in maniera migliore rispetto alla media nazionale, è comunque chiaro che dovremo rispondere, nei prossimi anni, a un ritmo di invecchiamento della popolazione superiore al resto del Paese, posizionandosi il Piemonte al terzo posto in Italia per numero di ultrasessantacinquenni. Con una popolazione sempre più anziana e dunque con una sempre maggiore pressione sulle generazioni attive e sulle famiglie è decisivo garantire servizi efficienti alle famiglie stesse, per garantire alle coppie che desiderano mettere al mondo dei figli la possibilità di farlo, e tutti gli strumenti necessari a formare nuove generazioni sulle cui spalle graverà il peso di una piramide demografica che si sta rovesciando a ritmi superiori alle previsioni. L’impegno dei Moderati non mancherà in Consiglio Regionale.