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Tag: GTT

Mezzi pubblici a Mirafiori Sud, piccoli passi avanti

La Giunta comunica, rispondendo alla mia interpellanza sul tema, di aver apportato alcuni correttivi alle modifiche dei percorsi delle linee GTT nel quartiere, implicita ammissione del fatto che, prima, vi erano criticità. Ora attenzione massima: nelle prossime settimane sarà necessario valutare il nuovo assetto e identificare immediatamente eventuali ulteriori problematiche. Il Centro Medico Valletta e strada Castello di Mirafiori continueranno a essere serviti: buona notizia.

Servizio di trasporto pubblico a Mirafiori Sud: si registrano piccole notizie positive. La Giunta ha apportato alcuni necessari correttivi alle modifiche dei percorsi delle linee GTT che servono questa porzione di città. In particolare, prendiamo atto con soddisfazione del fatto che il Centro Medico Pubblico Valletta in via Farinelli e strada Castello di Mirafiori non perderanno il servizio di trasporto. Le modifiche approvate sono l’implicita conferma che, come da noi sostenuto da tempo, il piano in un primo momento ipotizzato dalla Giunta presentava varie e gravi criticità. Esprimiamo soddisfazione per il parziale ascolto, da parte della Giunta, delle istanze espresse dal territorio e dalla Circoscrizione,

Mirafiori Sud, così come Lingotto e Borgo Filadelfia, hanno rischiato di essere penalizzati in maniera gravissima dalle modifiche al Piano del Trasporto Pubblico Locale. Un servizio di trasporto efficiente e capillare rappresenta la prima condizione affinché migliaia di residenti non siano costretti a scegliere tra lo spostarsi a piedi o con l’auto privata per raggiungere, per esempio, la zona ospedali o il centro cittadino.

Sul tema, i Moderati in Circoscrizione 2 avevano presentato un Ordine del Giorno per chiedere all’Amministrazione Appendino di non ridurre il servizio di trasporto pubblico in quartieri già abbondantemente penalizzati dai tagli a diversi e fondamentali servizi in questi cinque anni di Amministrazione Cinque Stelle.

Lapietra, ritirata strategica: lunedì non risponderà alla mia interpellanza sui tagli al servizio di trasporto pubblico a Torino Sud

L’Assessora chiede di rimandare la discussione della mia interpellanza sul tema dei tagli al servizio di trasporto pubblico a Mirafiori Sud (ma anche a Lingotto e Borgo Filadelfia): chissà che cosa penseranno di questa sua “fuga” i tanti cittadini che, in questi giorni, stanno protestando proprio contro la riduzione di questo servizio. Le modifiche entreranno in vigore lunedì 12 luglio.

Tagli, modifiche e ridimensionamento del servizio di trasporto pubblico nei quartieri sud di Torino: la politica e, soprattutto, i residenti chiedono spiegazioni, rispettivamente con un’interpellanza a mia firma e con manifestazioni e proteste. La Giunta, da parte sua, decide di non rispondere. “Fugge”, nello specifico, l’Assessora Lapietra, che non risponderà, lunedì, al mio quesito sul tema.

Mirafiori Sud, così come Lingotto e Borgo Filadelfia, risultano penalizzati in maniera gravissima dalle modifiche al Piano del Trasporto Pubblico Locale: 7 le linee di superficie eliminate o ridotte, migliaia di residenti costretti a scegliere tra lo spostarsi a piedi o con l’auto privata per raggiungere, per esempio, la zona ospedali o il centro cittadino. Ho presentato un’interpellanza in Comune per chiedere che la Giunta, previo confronto con i residenti e con la Circoscrizione, torni sui suoi passi. Nel frattempo, chiediamo come Moderati l’attivazione di una linea Star che copra le zone del quartiere meno servite dai mezzi pubblici.  Le modifiche entreranno in vigore lunedì 12 luglio.

Le modifiche riguardano le linee GTT 14, 63, 34, 35, 63b, 18 e 40. La linea 34, con il nuovo tragitto, escluderà del tutto strada Castello di Mirafiori, impedendo di fatto ai circa 4mila residenti in quel tratto di poter raggiungere la zona ospedali. Anche il Presidio Sanitario Valletta, non transitando più la linea su via Farinelli, risulterà non servito. La nuova linea 63 (63 + 63/) escluderà un tratto di strada del Drosso e tutta strada Castello di Mirafiori, impedendo alla popolazione residente di raggiungere la zona ospedali e il centro cittadino. La soppressione della linea 18 rende più difficile raggiungere la stazione di Porta Nuova per residenti e pendolari.

Che cosa risponde la Giunta a queste semplici domande e ragionevoli richieste? Per ora, nulla. Silenzio assordante e ritirata strategica. Si sentiranno eccome, invece, i disagi per i torinesi.

La Giunta lascia a piedi Mirafiori Sud

Il quartiere risulta penalizzato in maniera gravissima dalle modifiche al Piano del Trasporto Pubblico Locale: 7 le linee di superficie eliminate o ridotte, per migliaia di residenti andare a piedi sarà l’unica alternativa all’uso dell’auto privata per raggiungere, per esempio, la zona ospedali o il centro cittadino. Ho presentato un’interpellanza in Comune per chiedere che la Giunta, previo confronto con i residenti e con la Circoscrizione, torni sui suoi passi. Nel frattempo, chiediamo come Moderati l’attivazione di una linea Star che copra le zone del quartiere meno servite dai mezzi pubblici.

Piano del Trasporto Pubblico Locale modificato, Mirafiori Sud paga il conto: tagli e riduzioni riguardano sette linee e coinvolgono migliaia di residenti. Mirafiori Sud è un popoloso quartiere dall’età media avanzata. Queste scelte scellerate finiranno per scoraggiare i cittadini dall’utilizzare i mezzi pubblici, non più rispondenti alle reali necessità ed esigenze di spostamento della popolazione: che cosa pensa la Giunta, a parole così attenta ai temi ambientali, di questa prospettiva?

Le modifiche riguardano le linee GTT 14, 63, 34, 35, 63b, 18 e 40. La linea 34, con il nuovo tragitto, escluderebbe del tutto strada Castello di Mirafiori, impedendo di fatto ai circa 4mila residenti in quel tratto di poter raggiungere la zona ospedali. Anche il Presidio Sanitario Valletta, non transitando più la linea su via Farinelli, rimarrebbe non servito. La nuova linea 63 (63 + 63/) escluderebbe un tratto di strada del Drosso e tutta strada Castello di Mirafiori, impedendo alla popolazione residente di raggiungere la zona ospedali e il centro cittadino.

Ancora una volta, le scelte di questa Amministrazione penalizzano le periferie. Per l’ennesima volta il quartiere Mirafiori Sud perde un servizio essenziale, a pochi mesi dalla chiusura della sede della Polizia Municipale di via Morandi. Con la mia interpellanza, appena presentata in Consiglio Comunale, chiedo che la Giunta consulti i residenti e la Circoscrizione e agisca di conseguenza apportando i necessari correttivi al Piano. 

In attesa di individuare e applicare soluzioni efficaci per il territorio, chiediamo inoltre come Moderati l’attivazione di una linea Star che garantisca il collegamento delle aree del quartiere oggi non completamente servite dal servizio di trasporto pubblico (il cosiddetto “Villaggio”, l’area “Cime Bianche” e l’area “Basse Lingotto”).

Borgata Lesna dice addio al capolinea del 15, ennesima beffa ai danni delle periferie da parte di questa Giunta

L’Assessore Lapietra lo ammette candidamente rispondendo alla mia interpellanza sul tema: la partenza del tram sarà spostata da via Brissogne a via Tofane, a un chilometro di distanza. Una scelta pensata? O ci è semplicemente sfuggito che i nuovi tram Hitachi sono di 6 metri più lunghi rispetto a quelli impiegati attualmente e dunque non possono sostare incolonnati presso l’attuale fermata?

Borgata Lesna e i quartieri Pronda e Aeronautica dovranno dire addio al capolinea del 15 in via Brissogne: l’Assessore Lapietra, rispondendo poco fa alla mia interpellanza sul tema, conferma convintamente e candidamente la decisione. La partenza della linea 15 si sposterà, dunque, in via Tofane, presso l’ospedale Martini, a circa un chilometro di distanza. Non proprio due passi, specialmente per i cittadini con disabilità motoria o ridotta mobilità, le cui esigenze sono per l’ennesima volta ignorate dall’Amministrazione Appendino.

Scelta strategica consapevole? O, semplicemente, non ci siamo resi conto che i nuovi tram ordinati sono lunghi 28 metri e non 22 e dunque non possono sostare incolonnati in via Brissogne? Non lo sapremo mai. Quello che è certo, invece, è che migliaia di cittadini saranno penalizzati e dovranno rinunciare a un servizio fondamentale. Non esattamente la maniera più efficace di convincere i torinesi a utilizzare i mezzi pubblici per la mobilità urbana.

Oltre al danno, la beffa: su un documento consultabile sul sito web GTT, la linea 15 risulta elencata tra quelle che non subiranno modifiche. Per l’ennesima volta, un territorio delle nostre periferie subisce un danno da questa Giunta.

GTT, no a qualsiasi esternalizzazione di servizi finché c’è personale in cassa o sottoutilizzato

Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’ipotesi di affiancare controllori esterni al personale dipendente: giusto preoccuparsi di sanzionare gli abusivi, ma per i Moderati la piena occupazione e il pieno impiego dei dipendenti devono venire prima di tutto. E prima di esternalizzare, in ogni caso ed eventualmente, si proceda a nuove assunzioni.

Che sia esternalizzazione o affiancamento (termine, questo secondo, preferito dalla Giunta), importa poco. Più importante, invece, ribadire un principio: prima di affidare all’esterno i nostri servizi, dobbiamo garantire la piena occupazione e il pieno impiego del personale dipendente a disposizione; in seconda battuta, al limite, procedere a nuove assunzioni. Questo vale anche per quanto riguarda il servizio di controllo biglietti e assistenza ai passeggeri, tema da me portato in Consiglio Comunale con un’interpellanza appena discussa, con specifico focus su un progetto sperimentale concepito la scorsa estate e poi non portato avanti a causa della pandemia.

Mi preoccupa che l’Amministrazione non abbia preso una posizione netta: anche esternalizzare o no, o se si preferisce affiancare o meno nuovi controllori, è una scelta politica. Nell’attesa che si torni a un’operatività libera dalle limitazioni imposte dalla pandemia (tra i vincoli attualmente in vigore, il veto per i controllori di svolgere a bordo la propria attività), ritengo necessario affermare un principio: la piena occupazione e il pieno impiego dei dipendenti devono venire prima di tutto. Nel considerare più che condivisibile l’obiettivo di sanzionare chi pensa di poter viaggiare senza pagare il biglietto, ricordo che ancora non siamo stati in grado di emettere voucher a compensazione degli abbonamenti non sfruttati durante il lockdown, nonostante una mia mozione passata all’unanimità lo chiedesse e lo chieda.

Mi auguro che il messaggio giunga forte e chiaro: evitiamo esternalizzazioni se nella stessa azienda c’è personale in cassa o sottoutilizzato. Questa è una scelta di campo e noi dobbiamo schierarci.