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Tag: atc

Occupazioni abusive di case ATC, partita a poker con il morto

In questo “gioco pericoloso” la grande assente è proprio l’Agenzia Territoriale per la Casa: davvero troppo pochi gli interventi di ristrutturazione, cresce in maniera drammatica il fenomeno delle occupazioni abusive. Tornerò sul tema con una nuova interpellanza e mi auguro che più fondi arrivino dalla Regione.

Casi di appartamenti ATC occupati: erano 61 a fine 2019, sono oltre 110 oggi. Praticamente il doppio. Una situazione gravissima, quella che emerge dalla discussione in Consiglio Comunale della mia più recente interpellanza sul tema. C’è una ragione precisa per l’esplosione del fenomeno: se non provvediamo a effettuare interventi di manutenzione sugli appartamenti che ne hanno bisogno, questi resteranno vuoti e dunque oggetto di possibili occupazioni abusive.

Spero che ATC, cominciando in questa “partita” a giocare le proprie carte, vorrà ora farsi sentire in Regione Piemonte, per ottenere fondi più consistenti per i molti interventi di manutenzione e ripristino necessari. Appartamenti ristrutturati e occupati da inquilini che ne hanno titolo non rischiano di essere occupati abusivamente.

Soprattutto in alcuni quartieri di Torino (quasi venti le occupazioni solo tra via Scarsellini, via Roveda e corso Salvemini), la bomba sociale rischia di esplodere. Le occupazioni sono spesso precedute dal formarsi di veri e propri campi nomadi improvvisati e accompagnate e seguite da minacce ai residenti e atti di vandalismo. Preannuncio fin da ora una nuova interpellanza per conoscere dati precisi sul numero di alloggi assegnati e sul numero di alloggi da recuperare. 

Se c’è un punto nel quale l’ingranaggio si inceppa, dobbiamo individuare qual è.

Esplosione delle occupazioni abusive di case ATC a Torino, +62% in quattro mesi: e la Giunta Regionale?


Imbarazzante tentativo dell’Assessore Caucino di minimizzare parlando di “soli” 99 casi nell’intera provincia ad aprile 2020: erano 61 a fine 2019. Che cosa pensano le famiglie residenti di questa risposta? Che cosa ne pensano i colleghi in Giunta? Le case si occupano se sono libere e non ristrutturate: ma un piano di investimenti ancora non si vede. Vorrei che Caucino dedicasse anche all’edilizia popolare lo zelo che riserva per altre sue deleghe.

Mi lascia senza parole la risposta ricevuta poco fa a verbale dall’Assessore Caucino alla mia interrogazione a risposta immediata sulle occupazioni di case ATC nel corso di questi mesi di emergenza. È assurdo che la Giunta parli di “sole” 99 occupazioni in provincia di Torino. Quasi cento casi sono tanti, non pochi: in assoluto e soprattutto considerando l’esplosione del fenomeno da fine 2019 ad aprile 2020, con un +62%.
Chissà che cosa pensa l’Assessore Ricca, che anche come Consigliere Comunale considera inaccettabile anche una sola occupazione, della risposta data a verbale dalla collega Caucino. Chissà, soprattutto, che cosa pensano di questa risposta le famiglie residenti a Torino in corso Salvemini, in via Roveda, in via Scarsellini.
Se si verificano occupazioni è perché le case sono libere e non ristrutturate. Ci sono stati tentativi di occupazioni di appartamenti mentre il legittimo inquilino si trovava ricoverato per COVID-19. Dopo un anno di Giunta Cirio, ancora non vediamo un piano di investimenti credibile per la ristrutturazione delle unità abitative che necessitano di intervento.
Mi piacerebbe che l’Assessore Caucino seguisse anche l’edilizia popolare con la dedizione che riserva ad altre sue deleghe. Ci sono tante famiglie con bambini che aspettano di avere la propria casa popolare.
I Moderati da sempre si battono contro le occupazioni: in Comune, quale che sia il colore dell’Amministrazione in carica, e in Regione. Ci saremmo aspettati un diverso approccio al tema da parte di questa Giunta di centrodestra.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA – Aumento delle occupazioni abusive delle case ATC nel corso dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Premesso che:

• ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 3/2010 e s.m.i., per ottenere l’assegnazione di un alloggio popolare (edilizia sociale sovvenzionata) occorre partecipare ad un bando di concorso;
• il bando di concorso per l’assegnazione di alloggi di edilizia sociale è emesso dal Comune in cui sono situati gli alloggi e ne viene data notizia mediante affissione nell’albo pretorio e nelle sedi di decentramento del Comune o dei Comuni compresi nell’ambito territoriale del bando, nella sede di ATC in luogo aperto al pubblico e nel proprio sito informatico, con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione e con avviso presso i Consolati;
• l’art. 3 della L.R. n. 3/2010 e s.m.i. predispone i requisiti necessari per poter partecipare al bando e conseguire tale assegnazione;
• i Comuni possono, inoltre, assegnare una percentuale di alloggi al di fuori dei bandi, a favore di nuclei in situazione di emergenza abitativa.

Constatato che:

• tutte le domande raccolte sono trasmesse dal Comune che ha emesso il bando alla Commissione Assegnazione Alloggi, organo autonomo di nomina regionale, affinché questa provveda alla formazione della graduatoria provvisoria;
• la suddetta graduatoria è pubblicata nell’albo pretorio dei Comuni compresi nell’ambito territoriale del bando nonché nella sede dell’ATC in luogo aperto al pubblico e nel proprio sito informatico.

Considerato che:

• le assegnazioni degli alloggi, in applicazione della L.R. 3/2010 e s.m.i., sono effettuate esclusivamente dai Comuni secondo l’ordine dato dalla graduatoria definitiva.

Rilevato che:

• a causa della scarsa manutenzione molti appartamenti di edilizia convenzionata siti nel Comune di Torino non vengono assegnati e restano dunque inutilizzati;
• vi è stato negli ultimi anni un considerevole aumento di casi di appartamenti di edilizia popolare occupati abusivamente: come risulta anche da recenti notizie di cronaca apparse su diversi quotidiani, tra le quali l’articolo di “Torino Oggi” del 23/01/2020 “Boom di occupazioni abusive di alloggi popolari a Torino, Ricca incontra il Prefetto”, da Agosto 2019 le occupazioni abusive degli alloggi Atc di Torino e provincia sono
raddoppiate;
• lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 ha comportato un ulteriore aggravamento della situazione, favorendo ancor più il manifestarsi di tale fenomeno, come risulta da plurime segnalazioni pervenute da un numero significativo di cittadini;

Interroga

l’Assessore per sapere come intenda attivarsi in merito questa Giunta per ovviare al problema degli alloggi di edilizia convenzionata occupati abusivamente sul territorio regionale piemontese, fenomeno in costante aumento nel corso di tale periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19.

Occupazioni abusive di case popolari, piaga cittadina

Esemplare il caso del complesso M2 a Mirafiori, da me oggi portato in Consiglio Comunale con un’interpellanza: preoccupante il clima di paura, inaccettabile il formarsi di una vera e propria “periferia nella periferia” al di fuori di ogni controllo e di ogni regola. Ho chiesto alla Giunta una serie di interventi e di sopralluoghi. L’Amministrazione Civica risponda. Presenterò un’interpellanza analoga anche in Consiglio Regionale.

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