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Tag: Associazionismo

Nessuno sfrutti l’inchiesta per screditare il mondo dell’affido

Apprendiamo delle ipotesi di maltrattamenti ai danni di minori e delle indagini della Procura di Torino: non si facciano sconti a eventuali colpevoli, ma non si sfrutti il clamore mediatico per gettare fango sul sistema nel suo complesso, sulle Associazioni e sulle famiglie affidatarie.

Veniamo a conoscenza dell’inchiesta della Procura di Torino sull’ipotesi di maltrattamenti ai danni di bambini in affido: non solo ci auguriamo, ma siamo certi che ogni eventuale responsabilità, a tutti i livelli, sarà puntualmente accertata dalla Magistratura. Con altrettanta fermezza condanniamo come disonesto e profondamente scorretto ogni tentativo di cavalcare la notizia per colpire e screditare il mondo dell’affido nel suo complesso, insieme alle Associazioni che in questo settore sono attive e alle tante e amorevoli famiglie affidatarie. Ci auguriamo che non si facciano sconti, ma non si usi l’inchiesta a pretesto per costruire ad arte la narrazione di un sistema corrotto: i fatti e le molte testimonianze recentemente audite dimostrano con chiarezza il contrario.

Il grido di aiuto delle Associazioni culturali e di Terzo Settore

La Città di Torino faccia di tutto per venire incontro con sgravi e rilevanti facilitazioni a queste realtà, messe alle corde da un anno di sostanziale inattività: se le Associazioni chiudono i battenti, il danno è di tutti. Servono ulteriori e nuove forme di sostegno per permettere loro di sopravvivere. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento.

Sostegno, sostegno, sostegno. Non c’è altro modo per permettere alle Associazioni culturali e di Terzo Settore del nostro territorio di non soccombere dopo un anno di crisi durissima, dodici mesi nei quali portare avanti le normali attività è stato a tratti impossibile. La Città di Torino intervenga subito prorogando l’abbattimento dei canoni di concessione a favore delle realtà che usufruiscono delle sue strutture. 

Sgravi sulle concessioni e sulle tasse comunali sono fondamentali per dare respiro all’intero comparto. Non possiamo permetterci una moria di Associazioni Culturali, ritrovandoci in un prossimo futuro con una platea di Associazioni ridotta di un quarto, di un terzo, della metà.

La Giunta ha affermato a verbale, rispondendo al mio quesito, che la delibera con la quale lo scorso anno fu concessa una riduzione pari al 90% dei canoni relativi ai periodi di chiusura forzata e pari al 30% per le fasi di calo dell’attività sarà in automatico prorogata, a favore dei conduttori e concessionari di immobili e di impianti sportivi di proprietà comunale, quest’anno: mi assicurerò che ciò avvenga. Le Associazioni stanno facendo registrare non solo un crollo delle attività svolte, ma anche un proporzionale crollo del numero degli associati, con le conseguenze anche economiche che possiamo immaginare. La Giunta si metta al lavoro.

Tutto fa pensare che l’emergenza continuerà nei prossimi mesi. Il mondo dell’Associazionismo si costruisce in tempi lunghi e rischia di essere abbattuto in tempi brevi dalle difficoltà. Evitiamo che si creino situazioni estreme, come i casi da me conosciuti di Presidenti che hanno chiesto personalmente prestiti per dare respiro alla propria Associazione in un momento di difficoltà.

Cultura, nell’anno del disastro COVID lo spreco di 3,2 milioni di euro non utilizzati

Oltre 3,2 milioni di euro: a questa cifra rilevantissima ammonta quanto impegnato e non speso a fine 2020, anno terribile per il comparto culturale.

Un dato che ci induce a riflettere sulla capacità di pianificazione e programmazione da parte di una Giunta che, lo scorso dicembre, avrebbe potuto e dovuto provare a indirizzare questi fondi su altre attività e partite che ne avrebbero avuto bisogno. Ci preoccupa profondamente la diminuzione delle risorse in una fase che, invece, imporrebbe investimenti importanti per il rilancio. I 3,2 milioni di euro non utilizzati andranno a ridurre il disavanzo invece che a sostenere il comparto culturale. Le risorse disponibili confluiscono su pochi grand bandi, ai quali tutti cercheranno di partecipare, con il risultato di creare una sorta di guerra tra poveri che andrà a danno di tutti. 

Come Moderati, porteremo in Aula le istanze dell’Associazionismo culturale, facendo di tutto per sostenere un comparto per noi strategico. Fin da ora chiediamo a gran voce la convocazione dei Tavoli della Cultura, imprescindibile ambito di confronto tra Regione e attori pubblici e privati del settore culturale.

Via Rubino 82, le… “palle di Natale” dell’Assessore Iaria

Tre mesi di parole a vuoto: il bando a più riprese promesso (prima “ottobre”, poi “novembre”, quindi “dicembre”) per mettere la ex Scuola dell’Infanzia “Centro Europa C” (via Rubino 82) a disposizione dell’Associazionismo cittadino ancora non si vede. Ormai è evidente a tutti che dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie a questa Giunta non importa nulla.

Quali spazi in più troverà troverà sotto l’albero l’Associazionismo torinese? Nessuno: soltanto le… “palle di Natale” dell’Assessore Iaria. Via Rubino 82, la Giunta aveva promesso il bando entro ottobre, poi entro novembre, infine a dicembre: l’anno volge al termine (il calendario segna 18 dicembre) e del bando sulla ex Scuola dell’Infanzia “Centro Europa C” ancora non c’è traccia. Ricordiamo tutti le parole e le rassicurazioni della Giunta: tante promesse, zero fatti. Le ricordano anche i ragazzi con disabilità e le loro famiglie che le avevano ascoltate tre mesi fa davanti alla ex Scuola. Per loro, questa Amministrazione ha in serbo un vero e proprio… “pacco natalizio”.

I Buffoni di Corte Onlus, i cui Volontari manifestarono a fine settembre incatenandosi simbolicamente di fronte alla ex Scuola per esprimere la propria richiesta di spazi nei quali portare avanti la propria attività, come tante altre realtà del nostro territorio hanno continuato a garantire anche durante i mesi più difficili della pandemia servizi e assistenza per 150 ragazzi con disabilità e per le loro famiglie. Senza l’impegno delle Associazioni, tante famiglie sarebbero rimaste sole e senza supporto. Questa Giunta riconoscerà come innegabile almeno questo dato di fatto?

La struttura della ex Scuola deve essere messa al più presto a disposizione dell’Associazionismo torinese. È proprio il Volontariato che sta mantenendo in piedi il sistema di welfare della Città: di fronte a tutto questo, i Cinque Stelle – sempre bravissimi negli annunci – stanno a guardare. Che cosa stiamo aspettando? Che, nel frattempo, l’edificio sia occupato o vandalizzato?

INTERPELLANZA – Associazioni culturali e COVID: come intende intervenire l’Amministrazione?

PREMESSO CHE

  • l’emergenza epidemiologica da COVID-19 tuttora in corso ha recato cospicui danni anche alla programmazione e alle attività delle associazioni operanti nel vasto mondo della cultura;
  • l’onda imponente della crisi prima sanitaria e poi economico-sociale si sta infrangendo sugli attori del mondo culturale il quali, seppure dotati di tenace resilienza, stanno affrontando con tutte le forze una prova che si auspica non sia definitiva;

RILEVATO CHE

  • in conseguenza dell’emergenza sono stati chiusi al pubblico i centri culturali, i musei, le pinacoteche, le gallerie, i teatri, i cinema e sospesi tutti gli eventi, le manifestazioni e gli spettacoli;
  • l’annullamento di spettacoli, festival ed eventi, la cancellazione di impegni con artisti e operatori culturali, il blocco degli accessi ai musei e ai luoghi della cultura ha prodotto anche un fisiologico calo dei visitatori nel nostro Paese provenienti da tutto il mondo;
  • con spirito di grande entusiasmo e tenace creatività, alcune organizzazioni culturali si sono reinventate per comunicare e coinvolgere il loro pubblico al di là della presenza in loco, in un importante e collettivo “storytelling” della nostra storia, arte e identità;
  • l’impossibilità di una fruizione diretta e “in presenza” è stata surrogata dallo sviluppo delle tecniche digitali e della comunicazione, divulgazione, rappresentazione mediate dai supporti tecnologici: tutto ciò è stato ed è ancora un metodo valido per alcuni settori e per gestire l’emergenza ma non può essere considerato sostituto di quei contenuti, valori e significati che solo la fruizione “in presenza” della cultura può donare;

CONSIDERATO CHE

  • la situazione emergenziale ha prodotto e produrrà enormi danni di natura sia economica sia sociale che renderanno ancora più difficile la sfida della sostenibilità per le organizzazioni culturali;
  • la gravità della situazione in cui la pandemia ha ridotto il sistema che ruota attorno al patrimonio culturale diventa ogni giorno più evidente: gli effetti del tracollo rischiano di travolgere moltissime realtà a partire da quelle più fragili restituendoci un contesto immiserito perché più povero di saperi e competenze;
  • la ripresa e la rapidità con cui questa potrà avvenire dipendono in buona parte dalle risorse che gli attori pubblici (dal MIBACT in giù) sapranno mettere in campo;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quante siano le associazioni culturali presenti del contesto cittadino;
  2. quante di esse utilizzino spazi/immobili/impianti/strutture di proprietà della Città/Circoscrizioni corrispondendo un canone di locazione;
  3. quante di esse utilizzino spazi/immobili/impianti/strutture di proprietà della Città/Circoscrizioni in forza di una convenzione e dietro la corresponsione di un canone;
  4. quale sia l’importo incassato dalla Città/Circoscrizioni nell’annualità 2019 derivante dall’utilizzo degli spazi/immobili/impianti/strutture in regime di convenzione o locazione;
  5. quale sia l’importo dei tributi locali incassati dalla Città nell’annualità 2019 derivante dall’utilizzo degli spazi/immobili/impianti/strutture in regime di convenzione o locazione;
  6. quali siano le azioni studiate e realizzate dall’Amministrazione per attenuare l’impatto della crisi sia sanitaria sia economica sulle realtà culturali operanti nel contesto cittadino;
  7. se l’Amministrazione sia intenzionata a riconsiderare (azzerandoli, riducendoli o almeno a prorogarne il termine) gli importi dei canoni di locazione/concessione per gli spazi/immobili/impianti/strutture del Comune o delle Circoscrizioni utilizzate dalle associazioni culturali;
  8. se l’Amministrazione sia intenzionata a ridurre o azzerare gli importi dei tributi di propria competenza per l’annualità in corso per le strutture utilizzate dalle realtà culturali e che hanno visto la propria attività azzerata e con aspre incertezze circa il futuro;
  9. se, a fronte dell’impossibilità di ridurre gli importi delle convenzioni o di rinviarne il versamento e di annullare o posporre i versamenti dei tributi, l’Amministrazione intenda considerare l’opportunità di prorogare il termine di scadenza delle locazioni e delle convenzioni in essere. 

Silvio Magliano