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Stop ai motori endotermici dal 2035, Comune e Regione si attivino per un rinvio senza il quale i contraccolpi sul territorio sarebbero durissimi

Dodici anni sono, in assoluto e a maggior ragione dal punto di vista dei tempi della pianificazione, un battito di ciglia: non è oggettivamente pensabile che entro il 2035 (data che, decisione del Parlamento Europeo alla mano, segnerà lo stop ai motori endotermici) si compia la transizione verso l’elettrico senza gravissimi danni economici, occupazionali e sociali.

Molte aziende non sono pronte, né lo saranno nei prossimi anni, ad affrontare questo radicale cambio di paradigma. Chiediamo dunque alle Istituzioni a tutti i livelli, dal Comune di Torino alla Regione Piemonte, di attivarsi immediatamente affinché sia prorogato il termine per lo stop ai motori endotermici. Chiediamo inoltre che il Governo introduca tutte le forme possibili e utili di incentivi a supporto delle famiglie e delle imprese. Torino, che viene da anni di crisi economica profonda, e il Piemonte, territori che più di altri fondano una porzione consistente della propria economia sull’industria automobilistica endotermica, rischiano più del resto del Paese gravi contraccolpi: non nascondiamo la nostra preoccupazione.


Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte
Simone Fissolo – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale di Torino.

Comune di Torino, Regione Piemonte, trasporti