
Sopralluogo in corso Venezia
Quando una grande opera urbanistica non tiene conto delle reali necessità del territorio possono verificarsi disastri. Nel primo tratto di corso Venezia, da piazza Baldissera a via del Ridotto (lato dei numeri dispari), vivono oltre 350 famiglie. Molti dei residenti sono anziani. Alcuni sono disabili. I posti auto disponibili sono appena sei: li ho personalmente contati, poco fa, durante un sopralluogo sul posto (insieme all’amico e Consigliere di Circoscrizione Pino la Mendola). Non è, in zona, l’unica criticità: sempre sul lato dei numeri dispari, da nord a sud la carreggiata si restringe improvvisamente e, in caso di necessità, un mezzo di soccorso non potrebbe transitare e fermarsi senza bloccare il traffico. Gli esercizi commerciali sono già in sofferenza a causa del perdurare dei lavori e la situazione difficilmente migliorerà, ancora a causa della scarsità di stalli disponibili, a opere concluse. Mi chiedo quale sia l’utilità (a parte una cieca ideologia che considera le auto il male assoluto e che fa di tutto per scoraggiarne l’uso) dello sproporzionato allargamento dei marciapiedi in corrispondenza con gli incroci, a scapito della carreggiata. Servono infine stalli per il carico e scarico delle merci e un attraversamento pedonale che serva, su via Stradella, la vicina Stazione Dora. I cittadini intendono portare avanti una raccolta firme per chiedere alcune modifiche al progetto. I Moderati appoggeranno le loro istanze sia in Circoscrizione sia in Comune.