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Regole per tutti, anche per chi organizza feste nei parchi cittadini

Elasticità e buonsenso non devono diventare lassismo e impunità. Deferimento per tre anni nei confronti di chi viola le regole, mai più eccessi come quelli della scorsa estate alla Pellerina.

Se qualcuno ancora pensa di poter disporre di un parco cittadino o di un luogo pubblico come se fosse casa sua, o cosa sua, senza il rispetto di norme comuni di comportamento e dei regolamenti comunali, deve essere severamente sanzionato. Mi riferisco alle feste-evento spesso non autorizzate che si tengono, non solo nei mesi estivi, in grandi spazi pubblici come il parco Colletta, la scorsa estate teatro di episodi assolutamente fuori controllo e oggetto delle giuste lamentele dei residenti.
Chi viola i regolamenti sull’inquinamento acustico e sul rispetto della quiete non solo notturna e chi, in generale, viene meno alle norme condivise della convivenza civile, deve essere sanzionato. Chi opera senza autorizzazioni, o in violazione delle concessioni e dei permessi ricevuti, deve essere escluso per tre anni dalla possibilità di richiedere nuove autorizzazioni al Comune.
I parchi e gli spazi comuni della città sono, per loro natura, luoghi di incontro e di socializzazione, per le famiglie e anche tra culture diverse: incontro e socializzazione sono possibili soltanto sulla base di regole comuni. Condivise e rispettate da tutti.