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Proteste anti G7, chi non prende le distanze è complice

Torino messa a ferro e fuoco dai facinorosi: a quando le prese di distanza da parte dell’Amministrazione? Le cambiali elettorali sono oggi in scadenza: Amministrazione in imbarazzo.

Scene di guerriglia per le strade del centro, scontri e i primi fermi da parte della Polizia e l’occupazione, questa mattina, di Palazzo Nuovo. La facoltà – hanno già annunciato i violenti  – diventerà la base per le prossime iniziative di protesta. Un’atmosfera inaccettabile in tempo di pace si respira per le piazze della città.
 
Chi non prende le distanze da questi modi violenti e prevaricatori di fare politica ne è, a tutti gli effetti, complice. Dall’Amministrazione, a oggi, non è pervenuta una sola parola di condanna.
 
Sciagurata la scelta di rinunciare al G7 a favore di Venaria: non parlo solo di danno in termini di prestigio e di visibilità, ma della necessità, da parte delle Forze dell’Ordine, di presidiare non uno ma ben due territori contigui. A che cosa stia portando questa scelta è sotto gli occhi di tutti.
 
Ci sono vicinanze neanche troppo implicite tra membri della Maggioranza in Consiglio Comunale e mondo antagonista e violento. All’epoca della campagna sono state staccate cambiali elettorali oggi scadute: l’Amministrazione ha di fatto le mani legate. Ed è evidente l’imbarazzo di barcamenarsi tra esigenze istituzionali e volontà di compiacere la base. Normale, quando si cerca l’appoggio di aree che fanno della violenza la loro modalità naturale di azione politica. 
 
Questa è peraltro soltanto la fase acuta: la fase cronica sono le tante occupazioni che, da Santa Giulia ai Giardini Reali, stanno rovinando la nostra Torino.