Cavalcavia di corso Grosseto, che disastro
Ancora una volta, saranno i commercianti della zona a pagare il prezzo dell’improvvisazione della politica.
Anche ipotizzando una conclusione dei lavori nei tempi previsti (estate 2020: futuro remoto), il fantasma della completa desertificazione commerciale della zona si sta sempre più materializzando.
I Moderati, sia in Comune sia in Circoscrizione, avevano chiesto per mesi l’istituzione di una cabina di regia o di un tavolo di lavoro con la partecipazione di rappresentanti ed esponenti del tessuto commerciale del quartiere. Questa banale e logica richiesta non è mai stata ascoltata. Ora le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Caso eclatante: una via Stradella per tre anni percorsa dai soli mezzi pubblici, come si prospetta nel piano di lavoro, è un mostro bifronte che unisce i soli aspetti negativi di una via pedonale e di una strada aperta al traffico.
L’Amministrazione crede davvero che gli esercizi di questa arteria possano resistere a trentasei mesi di sostanziale deserto? Se sì, chi saranno i clienti che in questi tre anni si rivolgeranno alle boutique e alle botteghe della via? Se no, come è stato possibile arrivare a una decisione di questo tipo? Il problema riguarda anche, naturalmente, le altre vie che si immettono nell’incrocio: via Venaria, strada di Lanzo e via Ettore Stampini.
Il nostro timore è vedere, ben prima della fine dei lavori, una via e un quartiere privi di commercio e di anima. Uno scenario che si sarebbe potuto scongiurare con due strumenti combinati: gli sgravi fiscali da una parte e la concertazione dall’altra. Il secondo dei due elementi è saltato; quanto al primo, l’Amministrazione ha intenzione di battere un colpo?
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Manuela Morfino – Capogruppo Moderati, Circoscrizione Cinque Torino.
Alberto Masera – Coordinatore III Commissione, Moderati, Circoscrizione Cinque Torino.