Piccoli suk crescono: ne spunta uno anche in corso Racconigi
Avanza l’illegalità commerciale in città: anche ai margini dello storico mercato del quartiere Cenisia è comparsa una versione “bonsai”, spontanea e abusiva, del mercato di libero scambio. Presenterò al più presto un’interpellanza. La sensazione di impunità è sempre più forte, a Torino avanza il degrado.
Cianfrusaglie, oggetti tecnologici di provenienza sospetta, articoli in pelle, pentole e altre tipologie di merce: l’ultimo tratto di corso Racconigi prima dell’incrocio con corso Vittorio si è trasformato in una miniatura dei mercati di libero scambio di Canale Molassi e via Carcano.
“I Vigili lasciano il mercato dopo la spunta e a quel punto, puntuali, compaiono i teloni degli abusivi“, raccontano i residenti. “Un fenomeno che si ripete tutti i giorni di mercato“. Una situazione che ho personalmente verificato, questa mattina, in occasione di un mio sopralluogo sul posto.
La dinamica: a partire dalle ore 9.00 della mattina una decina di abusivi attende che i Vigili presenti in corso Racconigi lascino il mercato. Quando la macchina bianca e verde della Municipale si allontana, in una manciata di minuti questi soggetti collocano a terra la loro mercanzia. In caso di ritorno delle Forze dell’Ordine, il tutto scompare in pochi secondi nelle auto parcheggiate alle loro spalle. Il risultato: gli ultimi cinquanta metri di corso Racconigi prima dell’incrocio con corso Vittorio si trasformano in una versione “bonsai” del mercato di libero scambio.
Il fatto è grave: presenterò al più presto un’interpellanza in Consiglio Comunale. Se questi fenomeni dilagano in queste proporzioni, come sta avvenendo ultimamente nella nostra città, è perché oramai la sensazione di impunità è talmente consolidata che neanche il pensiero delle possibili conseguenze costituisce un deterrente per chi non rispetta le regole.