Passeggeri con disabilità: per poche centinaia di metri in taxi pagano la cifra sufficiente per attraversare Torino
Chi ha bisogno di usufruire di un mezzo attrezzato con pedana paga sempre 25 euro (cifra che, a tassametro, basterebbe per attraversare Torino), anche per fare un percorso di poche centinaia di metri: è questo il nostro concetto di accessibilità? Faccio mia la richiesta della CPD: riconsiderare regolamento e tariffe.
È assurda la “tariffa fissa” a 25 euro per le corse con pedana. Ed è discriminante la necessità di “verificare la disponibilità di mezzi e prenotare”. Torino è ben lungi da garantire le pari opportunità in termini di corse-taxi per le persone con disabilità. Mi associo alla richiesta espressa da CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà al Comune: la normativa sulla tariffa unica deve essere rivista. In tempi brevi.
Attualmente un passeggero con l’esigenza di viaggiare su un mezzo attrezzato con pedana paga, a prescindere dalla distanza percorsa e dal tempo necessario per raggiungere la propria destinazione, 25 euro. Non c’è tassametro: è una tariffa fissa e non flessibile.
Qualche calcolo
Mi sono divertito a calcolare, su un sito specializzato, le distanze che, a tassametro, si possono percorrere per quella cifra. Il risultato? Con 25 euro si può attraversare Torino da est a ovest (costo della corsa da Lungo Po Antonelli a corso Marche: 27 euro) e da nord a sud (da corso Cosenza a corso Potenza: 19 euro).
Non mi piace neanche il principio per cui un passeggero con disabilità e con l’esigenza di un mezzo con pedana sia costretto alla verifica della disponibilità dei mezzi e alla prenotazione (fortemente consigliata). Non è questo il concetto di accessibilità e pari opportunità che vorrei nella mia Torino.