Parco Dora, il buio oltre… la palazzina
Quale futuro per il villino ex Michelin di corso Umbria? Sono in corso verifiche per scongiurare la presenza di amianto? La Giunta replica con un sostanziale «non lo sappiamo» al primo interrogativo, mentre manca del tutto di rispondere al secondo. Nel frattempo, l’area rimane invasa da rifiuti ed è ricettacolo di degrado: ho chiesto di portare il tema in Commissione per dare finalmente risposte alla cittadinanza.
Come l’ultimo chilometro è, per ogni maratoneta, il più faticoso e duro, così l’ultimo passo per la completa riqualificazione di parco Dora e dintorni sembra il più difficile da compiere.
La situazione, in estrema sintesi: l’Amministrazione non ha, al momento, idea di che cosa fare del cosiddetto “Deposito delle biciclette ex Michelin”, la villetta a pianta quadrata all’incrocio tra corso Umbra e via Defendente Ferrari, oggetto oggi di una mia nuova interpellanza. Nulla è scaturito, come temevo, dal bando CoCity: e così, al momento, il problema resta sul groppone dei residenti. Ed è un peccato, perché continuo a ritenere che l’edificio possa essere riconvertito, per esempio, per farne un centro di incontro, diventando una risorsa utile per tutta la zona.
Nessuna risposta per quanto riguarda la paventata presenza di amianto nel tetto e nel terreno circostante, né relativamente alle auspicabili verifiche da parte dell’Arpa. Per quanto riguarda l’insoddisfacente pulizia, ecco la “solita” risposta di Amiat, che non ritiene di dover segnalare – ormai sono abituato a sentire questa locuzione – «particolari criticità»: peccato che tutta l’area dietro l’edificio sia del tutto simile a una discarica a cielo aperto.
Ho chiesto di andare in Commissione: le centinaia e centinaia di cittadini che hanno acquistato in zona un appartamento, investendo nel quartiere nella convinzione di poter fruire del polmone verde del parco e di una zona perfettamente riqualificata, attendono risposte.