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Ospedale Martini, quale futuro per il Pronto Soccorso? La Giunta metta a tacere le voci di chiusura

Protocollata a Palazzo Lascaris la mia interrogazione in merito alle prospettive post-Covid del presidio di via Marsigli/via Tofane a Torino: mi auguro che l’ipotesi di una chiusura non sia neanche presa in considerazione e auspico che i lavori di ristrutturazione siano presto terminati. Questo polo, punto di riferimento per un’ampia fetta di territorio torinese e dei Comuni limitrofi, deve essere rilanciato.

La Regione Piemonte punti sul Pronto Soccorso dell’Ospedale Martini, così come sull’intera struttura ospedaliera del quartiere Pozzo Strada a Torino: a fine emergenza pandemica, mi auguro che non solo riprenda la piena attività, ma che si possa rilanciare questo polo, al quale quasi 70mila torinesi si rivolgono ogni anno (il dato si riferisce al DEA). Dallo scorso 31 ottobre l’Ospedale è stato convertito in Covid-Hospital, con relativa interruzione, anche, dell’attività di Pronto Soccorso. Voci relative a un’ipotesi di chiusura erano state riferite da fonti giornalistiche già nel 2015 e oggi sono tornate a circolare: era stato l’allora Assessore alla Sanità Saitta a tranquillizzare operatori e personale medico assicurando che “Nessuno vuole chiudere il Martini”. Mi auguro che l’attuale Giunta sia altrettanto decisa nell’assicurare che non soltanto il Martini non chiuderà, ma che si punterà fortemente su questo presidio. Chiederò, inoltre, quali siano i progetti futuri della Giunta e quando saranno conclusi i lavori di ristrutturazione attualmente in corso.

Ospedale Martini, Regione Piemonte, Sanità