No interpellanza no intervento! In Borgo Campidoglio alberi da potare e pavimentazione da curare
È la tendenza di questa Giunta: non appena si presenta un atto si ottiene l’attenzione dell’Amministrazione su una zona o su un problema. Il caso di Borgo Campidoglio, oggetto oggi di una mia interpellanza, rappresenta in questo senso un esempio lampante.
“Provvederemo alla potatura degli alberi del giardino di via Musinè nelle prossime settimane”, garantisce l’Assessore Giannuzzi rispondendo, poco fa, alla mia interpellanza sui problemi di Borgo Vecchio Campidoglio (tra gli altri: sicurezza, spaccio, manutenzione della pavimentazione, decoro). Gli alberi dell’area verde all’incrocio con corso Svizzera, è evidente, non sono potati da anni. Ora si interverrà. Apprezzo lo zelo ma mi chiedo: senza un mio atto a riguardo, quanto ancora si sarebbe aspettato?
Preoccupante anche la risposta data dall’Assessore a proposito della manutenzione della pavimentazione, in pietra, del borgo. A causa della carente manutenzione le pietre, non fissate saldamente nel terreno, diventano proiettili scagliati dalle gomme delle automobili. La soluzione non può essere, sempre, buttare asfalto, perché “non ci sono fondi”. Già altrove in città la pavimentazione di pietra è stata rovinata con ripetute colate di bitume. Se non si cambia rotta anche questo quartiere rischia di fare la medesima fine.
Al di là del caso specifico, c’è una tendenza che, a livello di Giunta, sta diventando palese: si ignora un problema finché un’interpellanza a riguardo non lo mette al centro dei riflettori. E a quel punto si interviene. Salvo poi, talvolta, tornare a ignorare il problema in un secondo momento.
Sono disponibile a presentare un’interpellanza al mese sugli stessi argomenti, se questo è necessario perché le cose vengano fatte: ma in una città normale non dovrebbe funzionare così.