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Niente IMU per chi si occupa di una persona con disabilità

Pieno accordo alla proposta dell’Associazione Braccia Tese e del’Associazione Impavidi Destini: agevolazioni sull’IMU per le case in cui sia residente una persona con disabilità. Come già approvato a Galliate, un contributo per ogni famiglia che diventa primo ambito di welfare della città. Una scelta di civiltà che porterò in Consiglio Comunale con una mozione.

Agevolazioni sull’IMU fino al 70% della spesa sostenuta dai nuclei famigliari che al loro interno abbiano una persona con disabilità. Con i dovuti distinguo che salvaguardino l’autonomia delle persone con disabilità, in particolare della parità di trattamento per chi lavora e ha una vita piena, condivido la proposta che considero un doveroso riconoscimento dell’impegno delle famiglie come primo ambito di welfare della Città. Un impegno che è oneroso, sempre e comunque, e che consente un grande risparmio per la Sanità e i servizi socio assistenziali della Città rispetto all’istituzionalizzazione. Porterò dunque la proposta in Consiglio Comunale con una mozione che impegni la Giunta a valutare se sia possibile emanare un bando per l’assegnazione di contributi sulla spesa dell’IMU 2012, ancorandoli all’ISEE del nucleo famigliare e nei casi in cui la persona disabile non sia effettivamente ricoverata stabilmente in struttura.
Come è noto, la disabilità ha un costo elevato per le famiglie, soltanto in parte coperti da contributi da parte del sistema socio-sanitario: l’agevolazione su una tassa come l’IMU, che già di per sé colpisce, o ha colpito, la prima casa, non è assistenzialismo, ma un doveroso riconoscimento per l’impegno e la fatica di chi deve sostenere costi ingenti per assicurare una quotidianità accettabile a una persona in difficoltà. Un aiuto concreto, un segnale forte di buona politica in una Città per cui anche il tentativo di riconoscere il diritto alla mobilità scade spesso nell’assistenzialismo meno efficace, quello del contentino preconfezionato.

Silvio Magliano