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Manutenzione Scuole, un ulteriore milione di euro fino al 2024: l’Amministrazione di San Mauro faccia richiesta per intervenire sulla “Allende”

La Sindaca del Comune della cintura torinese non perda questa occasione per finanziare i necessari interventi presso la Primaria di via Dora, dopo il crollo, lo scorso 9 novembre, di un controsoffitto. Si proceda, inoltre, a una mappatura di tutti gli edifici scolastici del territorio comunale, con relative esigenze. Sul tema della sicurezza per gli allievi e per gli insegnanti che frequentano le scuole piemontesi ho appena discusso un Question Time in Consiglio Regionale: la Giunta conferma le risorse finanziarie accessibili a richiesta per interventi straordinari sul patrimonio edilizio scolastico per il triennio in corso.

Il milione di euro previsto per gli interventi straordinari e urgenti è confermato, ha garantito la Giunta rispondendo poco fa in Aula al mio Question Time in tema di sicurezza del patrimonio edilizio scolastico, per il triennio 2022-24. I fondi saranno assegnati a fronte di specifiche richieste all’interno di un Capitolo di Bilancio appositamente costituito. Occasione da non perdere per San Mauro Torinese e per la sua Amministrazione, che ci augiriamo faccia al più presto richiesta per intervenire presso la Scuola Primaria “Allende” (via Dora), che ha visto staccarsi un controsoffitto lo scorso 9 novembre. Chiediamo, inoltre, che si proceda a una mappatura delle esigenze degli edifici scolastici del territorio comunale. 

La sicurezza di edifici e strutture è un tema urgente, che interessa i 500mila alunni e studenti della nostra regione con le loro famiglie, il corpo docenti, il personale scolastico. Nell’ambito del PNRR – ha riferito la Giunta Regionale rispondendo, poco fa, al mio Question Time sul tema – Il Ministero dell’Istruzione ha bandito quattro linee di intervento: “Costruzione di nuove Scuole” (800 milioni, 43 per il Piemonte); “Nidi e Scuole dell’Infanzia” (4,6 miliardi,128 milioni per il Piemonte); “Potenziamento Infrastrutture per Sport a Scuola” (300 milioni, 12 per il Piemonte); “Mense” (400 milioni, di cui 16 al Piemonte).Una quinta linea di finanziamento è dedicata alla messa in sicurezza dellescuole e vede 3,9 miliardi a livello nazionale, con 48 milioni dedicati alPiemonte, con i quali si finanzieranno 16 interventi sul nostro territorio.

La Giunta Cirio ha dichiarato di non voler lasciare soli i Sindaci piemontesi di fronte alla necessità difare interventi e di voler evitare di dover chiudere Scuole nell’impossibilità di finanziare interventi urgenti: principi che ci vedono d’accordo. La nostra attenzione sarà, su questo tema, altissima. A livello nazionale, si verifica un “crollo” ogni quattro giorni di scuola.

Variazione al Bilancio Regionale, richieste dei Moderati per 3,735 milioni in tre anni

Ma soddisfazione solo parziale: da questa Giunta ci saremmo aspettati più sensibilità su temi per noi fondamentali.

Abbiamo provato, come Moderati, a migliorare il DDL “Disposizioni finanziarie e variazione del Bilancio di Previsione 2022-24” con sei emendamenti (più uno): accogliamo con soddisfazione la promessa, da parte della Giunta, di incrementare di 50mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni (2022, ’23 e ’24) il contributo per il Museo Ferroviario Piemontese (come da mia richiesta: ritirerò, a questo punto, il corrispondente emendamento); ma ci saremmo aspettati più sensibilità sulle richieste di fondi, respinte, pari a 1,2 milioni in tre anni per la Legge sulla Prevenzione e la Cura dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione; pari a 750mila euro in tre anni per il sostegno agli Oratori; pari a 600mila euro in tre anni per l’acquisto delle divise della Protezione Civile; pari a 375mila euro in tre anni per l’attività del Centro Alcologico del Mauriziano di Torino; pari a 360mila euro in tre anni per garantire un mezzo di soccorso stabilmente presente a Sestriere; pari a 300mila euro in tre anni per la cura di bambini che giungono in Piemonte da Paesi terzi.

«La cifra indicata sarà inserita a Bilancio.»

Lo afferma a verbale l’Assessore Tronzano, con riferimento all’emendamento (che, dunque, abbiamo ritirato) dei Moderati e alla relativa richiesta di allocare un totale di 150mila euro tra 2022, ’23 e ’24 per incrementare il contributo per il funzionamento del Museo Ferroviario Piemontese. Questa realtà sta crescendo e svolge un’azione di rilevanza culturale e storica ben più ampia della mera conservazione di materiale storico ferroviario: un valore che, però, non sempre le Istituzioni hanno dimostrato in questi anni di apprezzare, a giudicare dai ritardi nel versamento dei contributi da parte dei Comuni e della stessa Regione. Questo aumento dei fondi è necessario per garantire un futuro a questa eccellenza del nostro territorio. Ci fa piacere che la Giunta abbia colto l’importanza della nostra richiesta e abbia deciso di accoglierla.

Non abbiamo trovato la stessa sensibilità in merito agli altri sei emendamenti presentati e bocciati e ce ne dispiacciamo. 
Con un emendamento specifico abbiamo provato a ottenere 1,2 milioni di euro in tre anni a sostegno della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, approvata in testo unico lo scorso luglio senza però, all’epoca, un’allocazione specifica di fondi regionali. Sarebbe servito uno sforzo per raggiungere prima e meglio l’obiettivo di cambiare la vita delle ragazze e dei ragazzi colpiti da queste patologie e delle loro famiglie. 

Continuiamo a chiedere, finora inascoltati, un maggiore impegno economico (250mila euro in più ogni anno nel prossimo triennio la nostra richiesta) per quei luoghi di educazione, comunità e crescita che sono gli Oratori, che dovrebbero tornare a essere sostenuti con cifre paragonabili a quelle del passato. Abbiamo provato a sostenere l’acquisto di divise per la Protezione Civile con 200mila euro in più per tre annualità. Abbiamo chiesto 120mila euro per tre anni affinché Sestriere e il suo territorio possano contare sulla presenza stabile di un mezzo di soccorso; abbiamo chiesto più fondi (100mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni) per la cura dei bambini che giungono in Piemonte da Paesi terzi per ragioni di cura. Abbiamo chiesto, infine, 125 mila euro per tre anni per sostenere il Progetto Centro Alcologico dell’Ospedale Mauriziano di Torino: riteniamo poco sensato inaugurare simili realtà di eccellenza, oltre tutto con la presenza della Giunta, e poi non garantire loro le necessarie risorse finanziarie.

Edilizia scolastica, un “crollo” ogni 4 giorni di scuola

Sono stati 45, sul territorio nazionale, gli incidenti di questo tipo (dai piccoli episodi ai casi più gravi) tra settembre 2021 e agosto 2022. Il crollo, la scorsa settimana, di una parte del controsoffitto in una Primaria di San Mauro Torinese (la “Allende” di via Dora) è solo l’episodio più recente. Le regioni del nord (19 episodi in dodici mesi) “stanno peggio” rispetto a quelle del centro (10) e del sud (16). Chiediamo sicurezza per gli allievi e per gli insegnanti che frequentano le scuole piemontesi: domani, in Consiglio Regionale, la discussione del mio Question Time sull’argomento.

Più di due scuole su cinque hanno più di 45 anni: sono state, cioè, costruite prima del Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975, che stabilisce le norme tecniche in materia di edilizia scolastica su tutto il territorio nazionale. Una situazione che si risolve in frequenti episodi di crolli, piccoli e grandi (recentemente, una parte del controsoffitto è crollato alla Primaria “Allende” di San Mauro Torinese): in media, uno ogni quattro giorni di scuola. Porterò domani in Consiglio Regionale il tema della sicurezza degli edifici scolastici in Piemonte, con un Question Time con il quale chiederò alla Giunta di salvaguardare la sicurezza di studenti e insegnanti nelle scuole piemontesi. Intervenire è urgente: di una scuola su quattro, addirittura, non si conosce la data di costruzione e più del 50% del patrimonio edilizio scolastico è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. Sono quasi 10mila le classi con più di 26 studenti (dato  2020-21: le classi sovraffollate sono dunque l’8% del totale, altro rilevante problema). Il Piemonte non compare nel novero delle Regioni più virtuose né per percentuale di scuole certificate per la prevenzione incendi, né per quanto riguarda la disponibilità di un documento di valutazione rischi, né relativamente alla redazione del Piano di Emergenza. Le Regioni, pur non avendo competenza primaria rispetto a questa delega, possono fare la loro parte assegnando contributi destinati all’edilizia scolastica, la cui importanza è assoluta per la sicurezza dei cinquecentomila studenti che frequentano le scuole piemontesi, per quella del personale scolastico e del corpo insegnanti, nonché per la tranquillità delle famiglie.

Recuperare posti letto per i pazienti Covid è purtroppo ancora necessario

Ma perché proprio togliendoli alla Psichiatria del Mauriziano?

I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) presso l’Ospedale Mauriziano di Torino sono stati chiusi a marzo 2020 e mai più riaperti: garantivano fino allo scoppio della pandemia da Covid-19 16 posti letto, poi ridotti a 12, sui 70 disponibili a Torino. In questa fase quei 12 posti in meno pesano in maniera rilevante: non condividiamo la scelta di mettere “una pandemia contro l’altra”, quella da Covid e quella, sempre più grave, della salute mentale. La metafora della “pandemia” non è esagerata: tra giovani e giovanissimi, secondo le stime del “Sole 24 Ore”, uno su cinque presenta disturbi d’ansia e uno su quattro depressione. I disturbi neuropsichici sono a loro volta, come riportato dalla stessa fonte, in costante aumento in tutte le fasce d’età: si contano 6,7 nuovi casi di depressione ogni 1.000 pazienti (addirittura 9 casi per 1.000 fra le donne): 6,4% in più rispetto al 2020, anno non certo facile poprio per l’esplosione dell’emergenza Covid. Il 13% degli italiani e delle italiane ha una depressione diagnosticata. Si tratta di percentuali in crescita dal 2019 per tutte le fasce d’età e per tutte le aree geografiche. Di fronte a questa situazione, i Servizi Psichiatrici al Mauriziano riapriranno? La risposta della Giunta al mio Question Time appena discusso è chiarissima: «I Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura riprenderanno l’attività al Mauriziano, ma solo a emergenza Covid terminata». Terremo alta l’attenzione e ci assicureremo che questo avvenga. Fin da ora, esprimiamo perplessità per una scelta che ci pare discutibile: quei posti si sarebbero potuti trovare in altro modo.

Un Sistema Sanitario più umano e sostenibile? La telemedicina è la strada

Il Piemonte può ambire a essere, su questo fronte, un’eccellenza: ho portato il tema in Consiglio Regionale, poco fa, con un’interpellanza. Sappiamo bene che, senza una svolta tecnologica in grado di trasferire sempre più prestazioni e servizi dagli ospedali al territorio, l’intero sistema sanitario rischia di non reggere. Chiederemo, sul tema, l’audizione dell’Assessore Icardi e ci auguriamo che si registri un’accelerata in termini di infrastrutturazione tecnologica. Ci auguriamo che l’Azienda Zero sia un elemento propulsore e non un freno vero la messa in atto di questo nuovo modello, con il quale sarà possibile gestire al meglio, per esempio, le cronicità, in maniera capillare anche in aree periferiche o poco collegate del nostro territorio.

La popolazione invecchia: un fenomeno che accelera anno dopo anno, rendendo urgente una riconfigurazione – tecnologica e organizzativa – dei nostri servizi sanitari. In particolare, con la telemedicina è possibile dare impulso a un sempre più urgente processo di trasferimento di prestazioni e servizi dall’ospedale al territorio. Una convinzione che la Giunta ha dimostrato, sostanzialmente, di condividere, rispondendo poco fa in Consiglio Regionale alla mia interpellanza sul tema.

I più recenti dati Istat parlano chiaro: la popolazione piemontese presenta una struttura per età più vecchia di quella italiana, con un’età media pari a 46,8 anni contro i 45,2 del dato nazionale. Il 25,9% dei piemontesi ha più di 64 anni (contro il 23,2% della media italiana).  

La telemedicina, che permette di garantire continuità e capillarità di consulenze e servizi, è il futuro e il Piemonte può svolgere un ruolo di esempio e capofila: è positivo che già attualmente sia in corso una prima fase di sperimentazione (che riguarda l’assistenza domiciliare, con implementazioni nei settori pediatrico e oncologico), presso la ASL Città di Torino, l’ASL Alessandria, l’ASL Cuneo 1 e l’ASL Cuneo 2. Ci auguriamo che le diverse sperimentazioni citate dalla Giunta ci diano presto la possibilità di applicare su tutto il territorio regionale questa tipologia di approccio medico. Il trend demografico segna un andamento chiarissimo: un uso opportuno e ben gestito della telemedicina non soltanto potrà rendere più efficiente il sistema (limitando, tra l’altro, il fenomeno dei ricoveri inappropriati, con relativa spesa sanitaria), ma sarà un elemento di umanizzazione delle cure.

Chiediamo un’accelerata in merito all’implementazione delle infrastrutture tecnologiche necessarie (affidabilità della rete, qualità dei software) e chiedere all’Assessore Icardi un aggiornamento in Commissione Sanità. Ci auguriamo inoltre che l’Azienda Zero, che sta attualmente portando avanti un’attività di approfondimento proprio in tema di infrastruttura tecnologica, si dimostri un fattore di propulsione del processo.