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Sentenza 01456/14 TAR e contratto GTT

Il diritto alla mobilità è comune a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni sanitarie. L’ha ribadito la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale n. 01456/14 del 29 agosto 2014, che ravvisa lacune nel Piano Urbano per la Mobilità per quanto riguarda l’accessibilità del sistema di trasporto. La stessa sentenza invalida il contratto di servizio con il Gruppo Torinese Trasporti per la parte che non prevede l’obbligo per GTT di prevedere un piano pluriennale di investimenti per la mobilità delle persone con disabilità e impone al Comune di Torino di predisporre un piano di incremento dell’accessibilità per il sistema di trasporto cittadino. Con questa interpellanza, chiedo al Sindaco e all’Assessore competente in quali modi, tempi e termini si intenda operare per dare attuazione a quanto previsto nella sentenza in oggetto. Chiedo anche quali siano le parti del contratto di servizio con GTT che sono state annullate dal TAR e come si intenda inserire nel contratto stesso un piano di investimenti per l’accessibilità.

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Raccolta differenziata anche nei cestini: la Torino turistica passa anche da una scelta visibile per tutti

A Superga mancano cassonetti per i rifiuti: spesso, durante le manifestazioni, immondizie vengono abbandonate per la strada o traboccano dagli appositi contenitori. Se è vero che mettere un numero maggiore di cassonetti rischia di risultare inutile, se questi vengono occultati troppo, oppure di deturpare il luogo, se vengono collocati troppo in vista, dall’altra si potrebbe ovviare al problema, comune a molte altre zone turistiche, sostituendo i normali cestini posti sui marciapiede con quelli multipli per la raccolta differenziata, con appositi vani per carta, plastica, vetro e indifferenziata, sul modello di quelli presenti in molte altre città e località ad alta vocazione turistica. Al di là dell’indubbio guadagno dal punto di vista estetico, a confronto con i normali cestini stradali, si tratta indubbiamente di un segnale positivo, sia nei confronti dei turisti, a riprova del percorso verso la smart city, sia nei confronti dei torinesi, ai quali chiediamo sforzi, economici e personali, per compiere la raccolta differenziata a casa senza però rendere evidente l’impegno della città anche nelle zone auliche e turistiche.

Parco Dora: una delle pagine più nere della riqualificazione di Torino, un fallimento politico per il centrosinistra

Parco Dora rappresenta un’illusione, quella dei cittadini che hanno investito in un’area che speravano potesse offrire prospettive di una vita serena e che invece si trovano a convivere con sporcizia, rumori e soprattutto con l’abbandono; ma anche quella proposta da un’Amministrazione che presenta ai Torinesi una riqualificazione che non esiste. Un quartiere che è la nuova frontiera del degrado.

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Un anno per rifare i marciapiede davanti alla scuola Radice dopo i lavori Iren: inverno difficile per gli studenti

Buche e sconnessioni mettono a rischio passanti, genitori, studenti e personale della scuola elementare Lombardo Radice in corso Grosseto: sono il lascito di lavori effettuati da IREN. In risposta a una mia interpellanza, l’Assessore Lubatti afferma che la manutenzione, al di là della richiesta di ripristino a IREN, saranno effettuati nel 2015.

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Hit Ball e le risposte attese

Nonostante la disciplina sportiva denominata “Hit Ball” sia una delle peculiarità vantate dalla Città di Torino, l’unica struttura dove poter praticare tale attività sportiva a Torino è situata in via Sansovino n. 130/B ed è gestita dalla Federazione Italiana Hit Ball. Il Comune ha rilasciato la concessione per l’utilizzo della struttura fino al 31 dicembre 2014, perché l’area attualmente utilizzata dall’impianto sportivo è stata inserita all’interno della variante numero 38 del Piano Regolatore Generale, nella quale è prevista la destinazione residenziale. Inoltre, nel corso dell’anno 2013 si sono susseguiti una serie di atti vandalici a danno della struttura sportiva che hanno messo a rischio il regolare svolgimento dei campionati. Con questa interpellanza, chiedo quali soluzioni intende intraprendere la Giunta Comunale per dare la possibilità agli atleti ed agli appassionati di poter proseguire la pratica di uno sport tipico della nostra Città e per dare una conclusione definitiva ad una vicenda annosa che si trascina da diversi anni.

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