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Capannone abbandonato in via Ceresole: #AppendinoDoveSei?

Da anni il capannone abbandonato all’angolo con via Verres è abbandonato e ricettacolo di degrado. A chi appartiene questo vero e proprio ecomostro? Barriera di Milano è un’altra periferia abbandonata dalla Sindaca, nonostante le tante, mirabolanti promesse, di questi tempi, un paio di anni fa. Tante le segnalazioni dei cittadini della zona (già con la precedente Amministrazione): senza, mai, alcun risultato. Mi auguro che quello che ho lasciato appeso a un vetro (rotto) di questa struttura (il pannello di metallo ondulato che vedete subito sotto è stato collocato per evitare lo scambio di dosi tra l’interno e l’esterno del capannone) non sia l’unico #Appendino che i cittadini vedranno in zona: #AppendinoDoveSei?

Cinquantamila euro per rifare il trucco a piazza Zamenhof

Per rifare la pavimentazione, oggi in condizioni pessime, dell’area verde di Borgo Vecchio Campidoglio servono alcune decine di migliaia di euro: ho chiesto alla Giunta di prendere seriamente in considerazione questo non eccessivo investimento, che al quartiere serve come l’aria.

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Campi Nomadi, dalla Giunta un’altra operazione di facciata

Parole e parole, materia nella quale Appendino e i suoi eccellono: ma in due anni non si è fatto nulla. Anche l’ultima trovata, il “censimento”, riguarda soltanto le aree autorizzate: e i Campi Abusivi? E il coinvolgimento del territorio? Dopo seicento giorni di governo Cinque Stelle siamo fermi al palo.

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INTERPELLANZA – Trappole per cittadini in piazza Zamenhof: colpa degli alberi o dell’Amministrazione che non interviene?

PREMESSO CHE

  • il giardino in via Musinè angolo corso Svizzera, nel territorio della Circoscrizione IV, pochi mesi fa è stato intitolato alla memoria di Ludovico Lazzaro Zamenhof;
  • il celebre medico ebreo polacco fin da giovanissimo si interessò alla linguistica e alla glottologia, i suoi studi lo portarono a porre le basi per la nascita dell’esperanto;
  • l’esperanto, lingua creata da Zamenhof per facilitare la comunicazione tra gruppi diversi che coabitavano in un medesimo luogo, si è poi evoluto ed è attualmente parlato da circa 3 milioni di persone sparse nei cinque continenti;
  • si tratta di una lingua senza frontiere e aperta al mondo, creata con la volontà di superare le barriere culturali esistenti tra i popoli partendo proprio dall’ostacolo linguistico;
  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo, insieme a un gruppo di cittadini, in data 23 gennaio u.s.;

RILEVATO  CHE

  • la pavimentazione della piazza è costituita da tasselli autobloccanti ma – non si sa se a causa di una posa non ad opera d’arte o per la resistenza effettuata dalle radici degli alberi – essi risultano rimossi e pertanto agiscono come pericoloso intralcio per i pedoni;
  • molti cittadini hanno segnalato allo scrivente che le cadute hanno una frequenza molto elevata;
  • l’intera area è inoltre caratterizzata dalla triste presenza di degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni degli elementi dell’ arredo urbano;
  • i residenti segnalano inoltre urgenti criticità relative alla sicurezza (microcriminalità e fenomeni di spaccio), particolarmente rilevanti nelle ore serali e notturne;
  • la pulizia risulta molto carente, con la presenza di fogliame, immondizia e rifiuti abbandonati a terra;
  • a supporto di quanto narrato si allega eloquente documentazione fotografica;

CONSIDERATO CHE

  • l’area in oggetto, se venisse opportunamente curata e manutenuta, avrebbe tutte le caratteristiche per essere un luogo di incontro e di aggregazione pienamente fruibile da parte dei cittadini;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda intervenire per ripristinare la pavimentazione, trovando una soluzione di compromesso che da un lato non comprima lo spazio vitale delle alberate e dall’altro consenta ai cittadini di camminare su un terreno non dissestato e pertanto non pericoloso;
  2. quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT nella zona in oggetto, quali tipologie di interventi vengano eseguiti e se essi siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni riscontrate;
  3. se l’Amministrazione ritenga utile predisporre uno specifico servizio di monitoraggio e controllo dell’area da parte di pattuglie della Polizia Municipale, specialmente durante le ore serali e notturne, a tutela della sicurezza urbana.

Silvio Magliano