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INTERPELLANZA – Risanamento finanziario della città o magheggi nei conti?

CONSIDERATO CHE

  • con deliberazione (mecc. 2017 03908/024) ad oggetto: “Piano di Interventi richiesto dalla Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte. Approvazione” del 30 ottobre 2017 è stato approvato il “Piano di interventi” finalizzato all’eliminazione degli elementi di squilibrio accertati dalla Corte dei Conti a seguito dell’analisi del Rendiconto 2015 e del Bilancio di Previsione 2016/2018 della Città;
  • a distanza di un anno, è opportuno verificare se la sua attuazione sta seguendo il percorso previsto, in particolare, la deliberazione sopra citata prende atto al punto 2 del dispositivo “che il Piano di interventi dovrà trovare effettiva attuazione e declinazione puntuale e specifica nel Bilancio di Previsione 2018/2019/2020 e nei relativi “;
  • è opportuno raffrontare i due documenti (Piano di Interventi e Bilancio di Previsione) per poter comprendere se si stanno realizzando le promesse;

RILEVATO CHE NEL PIANO DI INTERVENTI SUCCITATO

(ALLEGATO 1 ALLA DELIBERAZIONE – MECC. 2017 03908/024)

  • al punto 3. “Riduzione dell’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria” si dà atto che “Il processo di risanamento della cassa sarà ancora lungo ed estremamente complicato. Sicuramente, alla luce sia della volontà di ridurre le spese, sia del percorso avviato di potenziamento delle riscossioni, si sta delineando una prospettiva stabile di miglioramento “;
  • al punto “Aumento della riscossione delle entrate in conto competenza e in conto residui” si elencano le attività poste in essere dalla Città per migliorare le attività di riscossione conto competenza e conto residui;
  • al punto “Gestione delle entrate non ricorrenti” viene evidenziato l’avvio di un “progetto ad hoc volto al miglioramento della performance di riscossione delle sanzioni del Codice della Strada, sia in conto competenza che in conto residui”, facendo riferimento inoltre, ad altre entrate non ricorrenti, quelle relative ad accertamenti tributari per recupero evasione, per le quali prevede di procedere in maniera analoga a quanto previsto per sanzioni del Codice della Strada;
  • al punto 6. “Entrate Straordinarie” viene evidenziata l’intenzione della Città di attivare entrate straordinarie attraverso la vendita di immobili, la vendita di attività finanziarie e l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione. Nel piano vengono altresì esplicitati gli impieghi delle entrate straordinarie che, per l’anno 2018, si prevede di destinare a:

– contributi per mutui GTT S.p.A. 9 milioni

– contributi per mutui Infra.To S.r.l. 25 milioni

– REAM  SGR S.p.A.  5 milioni

– contributi per enti culturali 10 milioni

– manutenzioni straordinarie 11 milioni

– manutenzioni 20 milioni

in coerenza con quanto indicato al punto 6. del Piano, la Nota Integrativa al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2019/2020 (allegato 2 alla deliberazione del 2 marzo 2018 (mecc. 201800761/024) con oggetto: “Bilancio di Previsione Finanziario 2018-2020. Approvazione.”) dimostra, a pagina 16, come siano stati destinati al finanziamento delle manutenzioni ordinarie i proventi degli Oneri di Urbanizzazione per un importo di 20.500.000,00 Euro;

  • al punto 8. “Piano di dismissioni immobiliari” viene enunciato che “Si è proceduto ad effettuare una ricognizione globale delle proprietà comunali, ulteriore rispetto a quella che era stata effettuata, allo scopo di redigere l’ultimo Piano Dismissioni 2017-2019 approvato unitamente al DUP” e allega copia del Piano Dismissioni Straordinario;

la Nota Integrativa al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2019/2020 (allegato 2 alla deliberazione del 2 marzo 2018 – mecc. 201800761/024 – con oggetto: “Bilancio di Previsione Finanziario 2018-2020. Approvazione.”), inoltre, evidenzia la previsione in entrata di – 42 milioni per dismissione di immobili – un incremento in parte corrente derivante dai dividendi provenienti da FCT in seguito alla cessione delle quote azionarie IREN (pagina 41);

  • al punto 9. “Riduzione dell’indebitamento e gestione prudenziale dei derivati”, si legge, evidenziato in grassetto “non si intende procedere all’assunzione di nuovi mutui nel corso degli Esercizi 2018 e 2019”;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

  • nella Nota Integrativa al Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2019/2020 (allegato 2 alla deliberazione del 2 marzo 2018 – mecc. 201800761/024 – con oggetto: “Bilancio di Previsione Finanziario 2018-2020. “) riporta, a pagina 12, che “Nell’esercizio 2018, tenuto conto del Piano Industriale approvato dalla partecipata GTT S.p.A., sono state aggiunte le seguenti poste:

– Canoni parcheggi da GTT S.p.A.;

– Canoni parcheggi diversi;

– Permessi GTT S.p.A. – ZTL”;

e inoltre “In base al comma 882, art. 1 della Legge di Bilancio 2018 che modifica il paragrafo 3.3 del principio della competenza finanziaria (allegato 4/2 al D.Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011), l’Ente ha accantonato, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2018, una percentuale pari al 75% dell’accantonamento totale, per le poste di entrata già inserite nel Fondo degli esercizi precedenti mentre, in relazione alle poste di entrata da GTT, si è deciso di procedere, in via prudenziale, ad un accantonamento dell’85%. Pertanto, la Città di Torino destina al Fondo Crediti di dubbia e difficile esigibilità un ammontare complessivo pari ad euro 90.700.587,00.”;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere in riferimento alle premesse di cui al presente atto:

  • in riferimento al punto a), a quanto ammonta l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria alla data odierna e qual è la previsione al 31 dicembre 2018;
  • in riferimento al punto b), a quanto ammonta il debito nei confronti dei creditori (tutti i creditori, fondazioni, aziende partecipate, fornitori, eccetera) in quanto i dati riguardanti la riscossione delle entrate (strettamente legato al punto precedente) deve essere rappresentato congiuntamente alla situazione di pagamenti;
  • in riferimento al punto c) i risultati di tali progetti e il raffronto sia in termini percentuali che assoluti degli incassi e degli accertamenti negli ultimi tre Esercizi;
  • in riferimento al punto d) l’ammontare delle entrate realizzate in conto competenza e in conto cassa e quante e quali manutenzioni sono state impegnate, e per quale importo;
  • in riferimento al punto d) e all’intenzione di utilizzare entrate straordinarie per finanziare le manutenzioni pari all’importo di 11 milioni, come si evince dal suddetto prospetto, se, come appreso in questi giorni dalla stampa locale e da un post della Sindaca del 17 ottobre scorso, l’Amministrazione ha deciso di contrarre ulteriori mutui da destinare a manutenzione, oppure se si tratta di una modifica del finanziamento o ancora riguardano 11 milioni aggiuntivi;
  • in riferimento al punto e), a che punto sono le dismissioni immobiliari, quanto si prevede di incassare e per quali cespiti e a quanto ammonta l’incremento in parte corrente derivante dalla vendita delle azioni IREN e se si prevede di introitarlo, quando; in caso negativo, come si prevede di riuscire a mantenere gli equilibri di bilancio, sia di competenza che di cassa?;
  • in riferimento al punto f), come si concilia l’affermazione riportata in grassetto con quanto appreso dalla stampa locale e dichiarato anche dalla Sindaca sui social riguardante l’accensione di nuovi mutui, “che sarà possibile accendere grazie a una gestione virtuosa dei bilanci del Comune”;
  • in riferimento al punto g), i motivi della maggiore prudenza riservata alle somme da accantonare nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità riferite alle poste di entrata di GTT e quanto ha previsto a bilancio sia in termini di competenza che di cassa relativamente alle medesime poste di entrata;
  • in riferimento a GTT p.A. e anche Infra.To S.r.l., lo stato dei pagamenti del rimborso dei mutui relativamente ai quali tanto sono state pubblicizzate le convenzioni per la regolazione dei rimborsi dei medesimi mutui;
  • come si concilia con il piano di salvataggio di GTT S.p.A. nel quale la Città partecipa, rinunciando all’incasso dei canoni provenienti dai parcheggi, l’iscrizione nella parte Entrata del Bilancio corrispondente agli introiti dei medesimi canoni presenti nel Titolo III delle Entrate;
  • in riferimento ai trasferimenti compensativi ICI fabbricati D a che punto è la negoziazione con il Governo relativamente al ricorso presentato dalla precedente

F.to: Stefano Lo Russo         Fabrizio Ricca           Silvio Magliano        Alberto Morano      Francesco Tresso

INTERPELLANZA – ISEF: 60 anni e non sentirli

PREMESSO CHE

  • iI primo ISEF nacque a Roma nel 1952, prendendo il posto della Reale Accademia della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) fondata nel 1927 col nome di “Accademia fascista maschile di educazione fisica” e sciolta dopo la caduta del Fascismo;
  • l’ISEF ottenne il riconoscimento di grado universitario grazie alla legge n. 88 del 7 febbraio 1958;
  • nel 1959 nacque una seconda sede ISEF con sede a Torino;
  • dal 1992 al 1996 l’ISEF organizzò, con alcune Università francesi, corsi di laurea in Scienze Motorie per tutti i diplomati ISEF;
  • nel 1999 venne stipulata una convenzione tra ISEF, Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torino per l’istituzione della Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie (SUISM);
  • in seguito, l’Università stipulò una convenzione con l’ISEF a cui venne affidata la gestione degli impianti sportivi dell’immobile;
  • nel corso degli anni, la sede di piazza Bernini è stata trasformata in un centro polisportivo, culturale e scientifico di eccellenza che fornisce un servizio ai cittadini e a numerosi istituti pubblici e privati;
  • nel 2003 nacque la Fondazione ISEF: essa ha sede nello storico immobile di piazza Bernini, eroga provvidenze e borse di studio e dal 2015 ha in custodia e gestione l’immobile;

RILEVATO CHE

  • alla sua nascita, l’ISEF assunse la veste di ente di diritto pubblico ad opera di Università degli Studi di Torino, Provincia di Torino, Comune di Torino, Unione Industriale e Camera di Commercio di Torino, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Istruzione;
  • nel 1974 la Provincia di Torino assegnò all’ISEF l’immobile di piazza Bernini, a titolo gratuito, per lo svolgimento dei fini istituzionali;
  • tale situazione rimase invariata anche a seguito del trasferimento del bene alla Regione;
  • con Convenzione sottoscritta nel 2011 (scadenza 31/12/2014) la Regione ha assegnato in uso gratuito il compendio all’Università, con destinazione alla SUISM, eccetto una porzione già concessa in uso alla Fondazione ISEF;
  • a seguito della rinuncia dell’Università, il 19 maggio 2015 la Regione ha concesso alla Città di Torino il comodato gratuito trentennale dell’immobile;
  • il contratto prevede un utilizzo del bene per attività sportive e ricreative con parziale attribuzione all’Università per le attività gestite dal Centro di Servizi di interesse per l’Ateneo – SUISM;

CONSIDERATO CHE

  • l’ISEF opera da 60 anni per la divulgazione della cultura sportiva, per rendere consapevoli i cittadini circa il valore dell’attività fisica e l’importanza dell’attenzione per il proprio corpo, tutto ciò fornendo un servizio sociale, culturale e sportivo a migliaia di persone e con riscontri sempre crescenti per qualità dell’offerta e quantità di utenti coinvolti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la natura contrattuale dell’occupazione da parte dell’Università (tramite SUISM) a partire dalla data in cui il compendio di piazza Bernini è stato concesso in comodato gratuito trentennale dalla Regione alla Città (aprile/maggio 2015);
  2. se tale concessione preveda un impegno oneroso in capo all’Università e se essa stia regolarmente corrispondendo alla Città il canone/indennità di occupazione;
  3. in caso di morosità dell’Università, se e come intenda comportarsi la Città, con quali tempistiche, a quanto ammonti il quantum dovuto e se l’Amministrazione abbia già assunto provvedimenti a tutela e garanzia dei propri crediti;
  4. se l’Amministrazione abbia contezza circa l’esecuzione di opere e interventi di ristrutturazione, totali o parziali, del compendio immobiliare in oggetto;
  5. in relazione al punto precedente, a quanto ammontino gli investimenti sopportati nell’ultimo quinquennio dall’Università e dalla Fondazione ISEF (scindendo le spese sostenute dai due occupanti) per spese necessarie e urgenti per manutenzione, adeguamenti, interventi impiantistici e di messa a norma finalizzate al corretto utilizzo e conservazione del bene;
  6. quanti e quali siano gli spazi dell’immobile in oggetto occupati dall’Università e se, come testimoniato da foto prodotte da un comitato di cittadini, risultino privi della necessaria e periodica manutenzione;
  7. se l’Università corrisponda un canone/indennità per gli spazi occupati dal Centro di Medicina e quale sia la sorgente giuridica di tale occupazione;
  8. se l’Amministrazione sia a conoscenza della presenza di spazi dell’immobile che risultino non occupati ma regolarmente riscaldati nei mesi invernali e raffrescati nei mesi estivi;
  9. se la Fondazione ISEF risulti in regola nei confronti della Città in relazione al versamento dell’indennità di occupazione;
  10. quanti siano i dipendenti della Fondazione ISEF, quanti siano gli utenti che utilizzano i servizi erogati e se sia rispettata la destinazione d’uso (sportiva) per la quale l’immobile è stato concesso al Comune;
  11. se l’Amministrazione sia a conoscenza di un incontro con Università, Regione e altri soggetti istituzionali e intenda riferire circa l’intenzione manifestata dall’Ateneo di effettuare un investimento milionario sull’immobile a fronte di un affidamento diretto a titolo gratuito della struttura stessa (e se ciò sia possibile a normativa vigente);
  12. se all’Amministrazione risulti pervenuta una lettera da parte di Fondazione ISEF per l’installazione di telecamere di sorveglianza su via Montano (in merito si veda l’interpellanza presentata dallo scrivente in data 5 settembre u.s., mecc. n. 2018 03709) e quali siano le conseguenti azioni e tempistiche previste.

Silvio Magliano