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La nuova ZTL non serve per l’ambiente, altre misure sì: quanti fondi dalla Regione?

Dobbiamo difendere quello che resta del commercio nel centro di Torino. Il progetto di questa ZTL è un progetto scellerato, per il quale le finalità ambientali, semplicemente, non esistono, come ormai esplicitamente ammesso dagli stessi Cinque Stelle. Il fine è fare cassa: e poco importano le conseguenze, dirette e indirette, di questa misura. Continua la persecuzione di questa Giunta nei confronti dei negozianti del centro cittadino. Negozianti che, invece, noi Moderati continuiamo a sostenere. Il mio sostegno andrà a qualsiasi atto utile per bloccare la nuova ZTL.

Mi chiedo inoltre, e chiederò all’Assessore Ricca in Regione Piemonte, quanto intenda mettere a Bilancio la Giunta Cirio per supportare quei cittadini che intendono sostituire le vecchie caldaie dei propri appartamenti, per coloro che intendono acquistare mezzi privati meno inquinanti e per sostenere l’acquisto di mezzi di trasporto ecologici.Solo con simili misure, e non con le parole, si affronta in maniera seria la questione della qualità dell’aria.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

INTERPELLANZA – Più staccionate nel Lungo Dora a tutela dei pedoni e dei ciclisti

PREMESSO CHE

  • la Dora Riparia nasce sul Colle del Monginevro e, dopo 125 km, completa il suo percorso confluendo nel fiume Po;
  • nel tratto finale la Dora attraversa la Città di Torino e, nello specifico, il territorio della Circoscrizione VII;

RILEVATO CHE

  • nel corso degli ultimi 12 mesi si sono verificati alcuni episodi che hanno visto la caduta nella Dora di passanti, in alcuni casi con esiti tragici e irreversibili;
  • in ampi tratti del Lungo Dora non sono presenti staccionate che impediscano fisicamente l’accesso alle sponde del fiume;

CONSIDERATO CHE

  • al fine di scongiurare ulteriori cadute, quali conseguenze di imprudenze o di scivolamenti accidentali, appare utile e necessario completare le staccionate ove mancanti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione possieda già un progetto per il completamento delle staccionate in legno sul Lungo Dora;
  2. in caso affermativo, quale sia l’onere finanziario per tale intervento e se esso goda di adeguata copertura;
  3. a quanto ammonti il costo annuale per la manutenzione delle staccionate in legno attualmente presenti e se, in un’ottica di contenimento della spesa, si intenda valutare la loro progressiva sostituzione con barriere di metallo (pur non sottacendo il maggior pregio dei manufatti in legno in considerazione del contesto ambientale).

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – T-Red o T-Rex?

PREMESSO CHE

  • nel mese di settembre alcuni organi di informazione annunciavano l’imminente installazione e accensione di 14 impianti T-Red a presidio di specifiche intersezioni stradali cittadine;
  • la finalità, in ragione del primario fine della sicurezza stradale, consisterebbe nel sanzionare con prova certa le infrazioni al codice della strada (con focalizzazione sull’attraversamento dell’intersezione con il semaforo rosso e la svolta ove non consentita);

RILEVATO CHE

  • molti cittadini si sono detti preoccupati per il fatto che possano essere sanzionati anche comportamenti “border line” che il buon senso e la professionalità degli agenti e ufficiali della Polizia Municipale non punirebbero;
  • alcune categorie di utenti della strada, quali ad esempio i conducenti di taxi, non sono state rese edotte circa le novità, i metodi e le tecnologie che verranno utilizzate con i T-Red;
  • c’è incertezza e preoccupazione circa eventuali casistiche che vedrebbero equivocate alcune tipologie di attraversamenti o svolte in intersezioni regolate dalla presenza dei semafori;
  • nella segnaletica verticale (quali ad esempio i segnali di obbligo di direzione) presente nel territorio cittadino sono sovente presenti pannelli integrativi che consentono determinate manovre/svolte ai mezzi GTT ma non ai mezzi “privati” quali i taxi (che sono pur sempre un servizio pubblico);

CONSIDERATO CHE

  • affidarsi alla mera innovazione tecnologica, prova ne sia la triste esperienza dell’Anagrafe, non è garanzia né di efficienza né di efficacia dell’azione amministrativa;
  • è necessario scongiurare che l’occhio elettronico arrivi a “cannibalizzare” in automatico ciascun comportamento umano, sanzionando veicoli a cui gli occhi della Polizia Municipale, valutando la situazione in concreto, avrebbe riconosciuto un’esimente;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quando entreranno in funzione le 14 postazioni T-Red, se saranno adeguatamente presegnalate e se sia previsto un periodo di sperimentazione;
  2. quali siano le specifiche tecnologiche delle postazioni T-Red e quale sia il metodo di accertamento (filmati o solo scatti di immagini in sequenza) e verbalizzazione usato dal Corpo di Polizia Municipale;
  3. se il Corpo di Polizia Municipale abbia adeguato numero di personale da dedicare al controllo di quanto elettronicamente rilevato dai T-Red e se siano stati organizzati specifici corsi di formazione e/o aggiornamento;
  4. se si intenda valutare l’adeguamento della segnaletica verticale, consentendo le svolte anche ai taxi ove attualmente consentite ai mezzi del trasporto pubblico locale (adeguamento che potrebbe avvenire mediante la collocazione di pannelli integrativi);
  5. a quanto ammontino gli importi incassati dalla Città negli ultimi due esercizi finanziari dalle sanzioni al Codice della Strada e di ciò quanto sia stato impegnato o si preveda di spendere per le opere di messa in sicurezza delle infrastrutture viarie cittadine (ex articolo 208 CdS).

Silvio Magliano

Arginare la chiusura degli sportelli postali e bancari è una questione sociale

La popolazione invecchia e ci sono quartieri da questo punto di vista ormai totalmente desertificati (Aurora su tutti). Lunedì, discutendo la mia interpellanza sul tema, ho proposto una possibile soluzione: locazioni agevolate agli istituti di spazi di proprietà della Città per collocarvi le filiali (anche automatizzate). Si inizi un percorso condiviso. L’Amministrazione faccia la sua parte.

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