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Suk, non ho votato a favore di un atto che, lungi dal risolverlo, farà esplodere il problema

L’Ordine del Giorno Marrone è condivisibile in teoria, ma molto pericoloso in pratica: centinaia di persone fuori dalle regole e da ogni possibilità di controllo faranno ulteriormente esplodere il problema: da parte della Giunta nessuna idea su come sventare il rischio. Le telecamere in via Carcano preludono a una stabilizzazione del Libero Scambio in quell’area? Dopo l’estate chiederò conto in Aula delle ricadute di questo provvedimento.

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Cirio, primo voltafaccia sulle Scuole Paritarie

Nonostante le roboanti promesse e la pubblica firma del manifesto della FISM nell’ultima campagna elettorale da parte del candidato Presidente, la nuova Giunta Regionale parte subito programmando l’apertura di nuove sezioni statali per l’infanzia a Campiglione Fenile (Torino), a pochi chilometri da altri Istituti (Paritari) con disponibilità i posti. A maggior ragione in una fase di decrescita demografica, in questo modo si penalizza l’intero sistema.

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Giardini Ferruccio Novo, ora una sistemazione per le famiglie accampate per evitare che il problema si ripresenti o si sposti altrove

Bambini in mezzo a una strada e adulti che fanno ben di peggio non sono la “mia” concezione di infanzia, genitorialità e integrazione. Grazie all’Assessore Finardi per quanto ha fatto fino a questo punto: adesso troviamo una sistemazione per queste persone, per evitare che il problema si ripresenti o, semplicemente, si sposti di qualche centinaio di metri. Nonostante volantini e manifesti ostili, il mio impegno continua.

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INTERPELLANZA – Giardino ‘Ferruccio Novo’: alla ricerca delle differenze ontologiche tra nomadismo nomade e nomadismo stanziale

PREMESSO CHE

  • da ormai due anni presso il giardino “Ferruccio Novo” in corso Cosenza/via Gorizia/via Buenos Aires e nelle immediate adiacenze persiste quello che di fatto è un accampamento nomadi abusivo;
  • alcune famiglie di etnia Rom, accampate con autocaravan, furgoni e autocarri, stazionano abitualmente da tempo prolungato a scopo abitativo in un’area pubblica non destinata né idonea a tale uso;
  • proprio perché l’area non è idonea allo stazionamento abitativo ed essendo l’area priva dei servizi igienici, gli occupanti sono soliti espletare i loro bisogni fisiologici a cielo aperto, ricorrendo poi alla fontanella pubblica (cd “turet”) per l’igiene intima;
  • la situazione è già nota sia all’Amministrazione sia alle cronache cittadine, è stata oggetto di plurime raccolte firme, di numerose segnalazioni, di una petizione al Consiglio Comunale e di un esposto inviato direttamente alla Sindaca nel quale è evidenziato, tra l’altro, che il luogo è altresì pericoloso per l’incolumità dei bambini nomadi tenuto conto dell’ingente flusso veicolare in corso Cosenza;
  • lo scrivente ha presentato una proposta di mozione (mecc. n. 2018 02932) in data 10 luglio 2018 per sollecitare l’Amministrazione ad intraprendere un percorso risolutivo;
  • in data 8 gennaio u.s. si è svolta una seduta congiunta delle Commissioni consiliari VI-I-IV, conclusa con l’impegno del Presidente a riconvocare una nuova seduta a fine mese (in tale occasione gli uffici intervenuti avevano proposto un rinvio di due settimane per avere il tempo necessario ad interloquire con gli occupanti);
  • ad oggi sono trascorsi più di 5 mesi (oltre 150 giorni) ma, nonostante i formali solleciti inviati dagli uffici di diretta collaborazione dello scrivente in data 30 gennaio u.s. e 25 febbraio u.s., non si ha notizia della convocazione di una nuova Commissione;

RILEVATO CHE

  • vi è un’evidente compromissione del decoro e della vivibilità urbana generata dall’abitualità dello stazionamento, non risolvibile mediante altri ordinari strumenti giuridici preventivi (come riferito dalla Giunta e dagli uffici nel corso della Commissione);
  • in progresso di tempo si sono susseguite molte istanze da parte dei cittadini che hanno chiesto e continuano a chiedere il rispetto della pulizia, delle norme di igiene e del decoro e che hanno documentato con foto e filmati il pericolo che quotidianamente corrono i bimbi che giocano liberamente invadendo le corsie di corso Cosenza senza che gli adulti li accudiscano e li sorveglino come imposto dalla legge ordinaria e da quella morale;
  • gli interventi svolti dal Corpo di Polizia Municipale si sono rivelati del tutto inefficaci poiché le sanzioni pecuniarie amministrative non hanno sortito nessun effetto;
  • l’articolo 50 (“Competenze del Sindaco e del Presidente della Provincia”) del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL) riconosce al Sindaco la legittimazione ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti nei particolari casi in cui, in sede locale, possano verificarsi pericoli imminenti ed attuali non altrimenti evitabili;

CONSIDERATO CHE

  • l’assordante inerzia dell’Amministrazione perdura ormai da due anni e i cittadini attendono legittima, lecita e concreta risposta;
  • le norme comunitarie, statali e regionali e le delibere della Civica Amministrazione tutelano il diritto al nomadismo ma, nella situazione in oggetto, è evidente che l’elemento fattuale (cioè la stanzialità) sia prevalente sul concetto ontologico di nomadismo;
  • vi è la necessità di adottare adeguati e urgenti provvedimenti ordinatori volti a sanare una situazione di grave degrado, nonché per fare cessare le fonti di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana nel giardino “Ferruccio Novo”;
  • nei mesi scorsi presso le strade dei quartieri Mirafiori Nord e Santa Rita sono state affisse locandine (sui muri, sui cartelloni pubblicitari, presso le fermate GTT, sulle cabine telefoniche, ecc…) non riportanti il nome del committente responsabile e riferiti a feste che si sarebbero svolte proprio presso i giardini “Ferruccio Novo”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le azioni concretamente realizzate dall’Amministrazione dall’estate 2017 ad oggi (ed in particolar modo negli ultimi 6 mesi) per risolvere la questione dell’accampamento abusivo presso il giardino “Ferruccio Novo”;
  2. quali siano, secondo l’Amministrazione, le caratteristiche non presenti nella situazione descritta nel presente atto e in altri precedenti che le consentirebbero di essere considerata e trattata come stazionamento abitativo abusivo (che perdura da 2 anni);
  3. se, come e in quali modi l’Amministrazione intenda intervenire o se si preferisca percorrere la strada dell’inerzia inefficace, peraltro (anche involontariamente) in tal modo inevitabilmente fomentando derive e strumentalizzazioni della situazione da parte di facinorosi che si celano dietro le bandiere di forze politiche e/o parapolitiche extraparlamentari;
  4. se le locandine di cui si è fornita documentazione fotografica siano state autorizzate o, in caso opposto, se sia stato individuato, cercato e sanzionato il trasgressore, il responsabile o l’esecutore materiale dell’affissione (o se siano stati invitati i responsabili alla rimozione delle locandine senza che sia stata comminata la sanzione);
  5. se i competenti uffici stiano vigilando sullo stile di vita dei minorenni delle famiglie accampate nei caravan e sulla corretta osservanza della potestà genitoriale, tenuto conto che i minori sovente sono stati visti giocare correndo pericolosamente sulla carreggiata di corso Cosenza o intenti a rovistare tra i cassonetti dei rifiuti.

Silvio Magliano

Da RoboTò a RoboMì: il bar robotico apre… a Milano

Stress test ai Murazzi con il supporto (e l’impegno) della Città prima, apertura, business e guadagni nel capoluogo lombardo poi: era dunque questo il progetto e l’intento dell’Assessore Pisano? Per il bene di chi ha lavorato? La Giunta renda conto in Aula: presenterò al più presto un’interpellanza sul tema.

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