Quadro gravissimo: il Comandante della Municipale va a casa per i monopattini dopo aver gestito ben altre partite. L’Assessore Finardi intenzionato a rinunciare alla delega ai Vigili: ma serve continuità. L’Amministrazione Appendino si conferma non in grado di governare questa città.
Borgo Vecchio Campidoglio è un quartiere residenziale che sorge sul territorio della Circoscrizione 4;
l’area presenta conformazione urbanistica e caratteristiche peculiari rispetto a tutti i quartieri circostanti;
in origine borgo operaio e di botteghe artigiane (molte ancora attive), il quartiere è sorto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento poco oltre la cinta daziaria dell’epoca;
RILEVATO CHE
dalla scorsa primavera, il posteggio a pagamento è stato introdotto nel quartiere (con tremila stalli “blu” e mille “gialloblu”, gratuiti e riservati ai residenti dalle ore 19.30 alle ore 8.00);
il costo per il posteggio diurno è di 1 euro l’ora;
l’acquisto di un abbonamento è proporzionale all’Isee: 10 euro annui per redditi inferiori ai 12.000 euro annui, 45 fino ai 20.000, 90 fino a 50.000 e 180 per redditi superiori;
da quando queste misure sono diventate effettive, commercianti e ambulanti del quartiere lamentano un drastico calo del proprio fatturato, con cali che talvolta raggiungono o superano il 50% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso;
CONSIDERATO CHE
commercianti e residenti hanno a più riprese contestato l’iniziativa del Comune, non limitandosi alle proteste, ma provando a suggerire misure e soluzioni;
queste ultime includono, per esempio, l’introduzione di una prima ora di parcheggio gratuito, l’abbassamento della tariffa oraria da 1 euro a 50 centesimi e l’unificazione delle sottozone al di là di corso Tassoni;
compito di un’Amministrazione Civica è contribuire a creare le condizioni di attrattiva commerciale dei quartieri che compongono la città;
INTERPELLA
il Sindaco e l’Assessore competente per sapere se l’Amministrazione sia disponibile a creare le condizioni per una rinascita commerciale di Borgo Campidoglio prendendo in considerazione e valutando concretamente le proposte summenzionate: prima ora gratuita, riduzione della tariffa oraria da 1 euro a 50 centesimi, unificazione delle sottozone oltre corso Tassoni.
in molteplici occasioni, tradotte in specifici atti consiliari (quali, ad esempio, interpellanze e richieste di comunicazioni urgenti), l’attuale Amministrazione è stata interrogata in merito alle disfunzioni e ai disagi patiti dai cittadini in relazione ai servizi erogati dall’Anagrafe;
il Consiglio Comunale ha spesso dovuto ascoltare le risposte pronunciate dall’Assessore che fino a poche settimane fa era titolare della delega all’Anagrafe con la consapevolezza che tale “narrazione” non stava focalizzando nitidamente i disagi vissuti dai cittadini;
RILEVATO CHE
nel corso degli ultimi mesi lo scrivente ha continuato a ricevere segnalazioni e lamentele relative alle tempistiche per ottenere la carta d’identità elettronica (5/6 mesi di attesa), alla carenza di personale e alle chiusure delle sedi decentrate;
ulteriore punctum pruriens è la consuetudine, che si verifica con frequente ricorrenza in orario antelucano nelle adiacenze dell’ingresso dell’Anagrafe, di distribuire numeri per regolare l’accesso agli uffici di via della Consolata;
accade sovente, cioè, che fin dalle ore 5 o forse ancor prima (si tenga conto che l’Anagrafe apre alle 8:30) qualcuno si prenda in carico l’onere di distribuire numeri per l’accesso all’Anagrafe: ne consegue, il fatto è stato confermato allo scrivente da alcuni cittadini, che chi non riesce ad avere il numero non può accedere all’interno nemmeno per chiedere informazioni;
in un caso specifico, è stato riferito allo scrivente che il 23 settembre u.s. una persona ha distribuito 50 numeri dalle ore 5 e che tali biglietti dopo circa un’ora erano esauriti: è accaduto che a un cittadino che per motivi di salute aveva urgente necessità di un certificato di residenza (per poi procedere alla scelta del medico di base) siano stati preclusi i servizi erogati dall’Anagrafe, seppure fosse stato indirizzato proprio in quella data all’Anagrafe Centrale da un ufficio anagrafico periferico;
PRECISATO CHE
lo scrivente intende rivolgere un sincero pensiero e un sentito ringraziamento a tutti quei dipendenti della Civica Amministrazione impiegati in settori fortemente esposti nel contatto con il pubblico – quali gli uffici dell’Anagrafe – costretti a lavorare in condizioni a dir poco non ottimali e a garantire ai cittadini l’erogazione dei servizi facendo leva innanzitutto sul proprio senso del dovere e sulla propria professionalità;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
se l’Amministrazione intenda continuare a tollerare che vengano distribuiti numeri per regolare l’accesso all’Anagrafe da soggetti che non si sa né a quale titolo svolgano tale compito né quale qualifica rivestano;
se tali soggetti siano stati individuati, se siano delegati a tale funzione dalla Civica Amministrazione e se e come siano ristorati per tale impiego;
se e come l’Amministrazione attivarsi intervenire per fare cessare tale fenomeno;
se e come l’Amministrazione intenda intervenire per garantire a tutti i cittadini il libero accesso a un servizio di primaria importanza quale quello dell’Anagrafe, potenziandone i servizi incrementando sia la sorveglianza sia il personale impiegato;
se e come l’Amministrazione si stia spendendo per fare in modo che un numero sempre maggiore di edicole fornisca certificati demografici e per divulgare e pubblicizzare in maniera diffusa e capillare tale opportunità.
Monopattini elettrici, già si alzano le prime voci che chiedono le dimissioni dell’Assessora. Ma la sola responsabile di questo e di tutti gli altri disastri di questa Amministrazione è la Sindaca.