Skip to main content

QUESTION TIME – Progetto “Percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari”

Premesso che:

  • la Regione Piemonte, nell’ambito delle proprie politiche sull’istruzione, definite con la legge regionale 28.12.2007, n. 28 (Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa), promuove e sostiene la realizzazione di progetti di ampliamento dell’offerta formativa da realizzarsi nelle scuole del proprio territorio;
  • sino all’anno scolastico 2018-2019 la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte avevano firmato un protocollo d’intesa promuovendo il Progetto “Percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari” realizzato dal Forum per il Volontariato, in attuazione di azioni congiunte nell’ambito dell’Osservatorio di prevenzione bullismi, per prevenire e contrastare il disagio socio-relazionale e ambientale e per promuovere comportamenti di rispetto della persona e condivisione della crescita umana;
  • tale progetto era rivolto agli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado e della formazione professionale sanzionati con una sospensione dalle lezioni, con l’obiettivo di costruire percorsi formativi ed educativi per tali studenti, per i quali si strutturavano attività socialmente utili da svolgere principalmente presso Organizzazioni di Volontariato. 

Rilevato che:

  • la Convenzione fra la Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta per la realizzazione del progetto sopra citato, approvata con D.D. n. 721 del 27/11/2009 per il triennio 2009/2010, 2010/2011 e 2011/2012, rinnovata con D.D. n. 703 del 30/11/2012 per il triennio 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, con D.D. n. 1072 del 28/12/2015 per l’anno scolastico 2015/2016 è stata altresì rinnovata per l’anno scolastico 2016/2017 con D.D. n. 1023 del 22.12.2016 (D.G.R. n. 40 – 3701 del 25 luglio 2016);
  • con D.G.R. n. 28-7922 del 23/11/2018, la Giunta regionale ha stabilito di rinnovare ulteriormente la Convenzione per la realizzazione del progetto medesimo per l’anno scolastico 2018/2019, demandando al Direttore della Direzione Coesione Sociale l’adozione degli atti e dei provvedimenti necessari per l’approvazione e la sottoscrizione del rinnovo della suddetta Convenzione;
  • il provvedimento destinava al rinnovo e all’attuazione della Convenzione risorse pari ad € 15.000,00, che trovavano copertura finanziaria per € 7.500,00 sul capitolo 189656 del bilancio regionale per l’anno 2018 e per € 7.500,00 sul capitolo 189656 del bilancio regionale per l’anno 2019 (Missione 04, Programma 07). 

Constatato che:

  • la Convenzione suddetta non è stata ulteriormente rinnovata per l’anno scolastico 2019-2020, non consentendo così agli Uffici Scolastici e al Forum per il Volontariato di avere i fondi regionali sufficienti per portare avanti la realizzazione del progetto;
  • tale progetto, in essere dal 2009, si è rivolto proficuamente a 1800 studenti con la partecipazione di oltre 127 associazioni di volontariato e cooperative per un totale circa di 10.000 giorni di attività dei giovani ed il coinvolgimento di più di 100 scuole. 

Considerato che:

  • tale iniziativa rappresentava un’importante possibilità di costruzione di una rete di collaborazione tra la Scuola ed il mondo del volontariato per favorire un reale e concreto confronto con i valori della solidarietà e l’assunzione di stili di comportamento positivo, contribuendo alla formazione di una coscienza responsabile ed offrendo un ventaglio di opportunità per favorire la crescita di questi giovani;
  • come emerge anche da recenti notizie di cronaca apparse ultimamente su diversi quotidiani, il bullismo è un fenomeno in continuo aumento in Piemonte che assume spesso risvolti tragici nella vita dei giovani, in particolare Novara risulta essere la provincia in cui il fenomeno è più grave, seguono Alessandria e Vercelli;
  • sono necessarie azioni mirate, preventive e rieducative, ritenendo che una non corretta condotta disciplinare possa essere modificata soprattutto attraverso la partecipazione ad un percorso educativo di recupero, permettendo così a ciascuno studente non solo di risarcire il danno arrecato alla società, ma altresì di avviare un cammino di maturazione per reinserirsi pienamente in essa;

interroga l’Assessore per conoscere nel dettaglio le ragioni per le quali non è stata rinnovata la Convenzione fra la Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Forum Interregionale Permanente del Volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, ai fini dello stanziamento dei fondi necessari per sostenere il Progetto “Percorsi formativi alternativi alle sanzioni disciplinari”.

INTERPELLANZA – Quel pasticciaccio brutto di via Bellardi

PREMESSO CHE

  • il 1° giugno 2018 lo scrivente effettuava un sopralluogo in via Bellardi 71 (Circoscrizione IV) ove, proprio di fronte al Circolo Didattico Kennedy, sorge un’ampia area occupata fino al 2009 dall’officina meccanica Ghibaudi&Mignacco;

RILEVATO CHE

  • a seguito del sopralluogo lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 2018 02287) per enunciare le molteplici problematiche: la recinzione facilmente rimovibile che in alcuni punti presentava ampi squarci tali da consentire un facile accesso all’area, la vegetazione che all’interno dell’area era visibilmente incolta, i rifiuti di ogni tipo quali televisori, sanitari, estintori, bottiglie di vetro, plastica, pneumatici, carte e cartoni, lattine, materiale ferroso e ligneo e la presenza di una colonia felina non autorizzata e non registrata;

CONSIDERATO CHE

  • così rispondeva l’Assessore Unia in Aula il 9 luglio 2018: ”L’area patrimonio effettuate le necessarie verifiche ha reso conto che la superficie individuata dalla richiesta presentata dal Consigliere interpellante non è di proprietà della Città. Il comandante del Corpo di Polizia Municipale per quanto di competenza comunica che nelle località di via Bellardi 71 dove insiste l’ex officina meccanica Ghibaudi & Mignacco il personale di Comando della Sezione 4 ha già effettuato alcuni accertamenti nel novembre 2017, le verifiche esperite hanno evidenziato che l’area non è di proprietà della Città, ma appartiene all’Immobiliare Magusa di Ghibaudi & C. con sede in Torino corso Vinzaglio 24. Durante i controlli è stato verificato che la recinzione perimetrale del terreno era danneggiata in più punti e per risolvere diverse criticità è stato svolto un intervento congiunto tra personale del Comando Sezione 4 e un rappresentante della proprietà e un responsabile dell’ufficio verifiche edilizie e pronto intervento della Città di Torino. Accertata la presenza della colonia felina segnalata è stato richiesto un sopralluogo congiunto con addetti dell’ASL di via della Consolata 10 per una valutazione di problemi ambientali, nel maggio 2018 gli agenti di zona hanno effettuato ulteriori controlli riscontrando che tutta la proprietà risultava recintata, ma lungo il suo perimetro erano presenti vegetazione spontanea e rifiuti abbandonati di varia natura che potevano causare possibili problemi di igiene. Al momento delle verifiche sono stati rinvenuti rifiuti lungo il perimetro della zona, ma non gli autori materiali degli abbandoni, pertanto è stato richiesto alla società AMIAT un intervento per il recupero dei rifiuti che è stato regolarmente effettuato. La Circoscrizione 4 ha comunicato di non aver competenze sul sito in oggetto dell’interpellanza poiché trattasi di area a soggetto di PEC, pertanto di competenza del Servizio Urbanizzazione al quale rivolgersi per avere ragguagli sullo stato dell’iter burocratico e per eventuali solleciti al privato per la messa in sicurezza e pulizia dell’area. Il Servizio Urbanizzazione conferma quanto riportato da Circoscrizione, la proprietà dei sedimi in discorso ha presentato alla Divisione Urbanistica la proposta di Piano Esecutivo Convenzionato per la trasformazione dell’area denominata Basse di Dora. L’area interessata è costituita dall’isolato compreso fra le vie Carrera, Bellardi, Pacchiotti e la strada Vicinale Basse di Dora, il progetto prevede la realizzazione di un fabbricato residenziale e spazi a Verde Pubblico di cerniera compresi tra via Bellardi e via Pacchiotti, tale progetto è stato trasmesso il 27 giugno 2018 al Servizio Urbanizzazioni per la verifica delle opere di urbanizzazione previste nel progetto, pertanto prima di dare corso alla convenzione sarà cura dell’ufficio esaminare le opere e chiedere alla proprietà eventuali integrazioni in base alle esigenze dei vari servizi della Città. L’opera è anche oggetto di procedura per l’avvio di una verifica di assoggettabilità a Valutazione Strategica Ambientale, la cui competenza è in capo al Servizio Adempimenti Ambientali e relativamente ai rifiuti abbandonati potrà essere sollecitata la proprietà privata ad intervenire, diversamente qualora non si abbia riscontro dovrà provvedersi mediante l’emissione di ordinanza da parte dell’Area Ambiente competente per la materia. Il Servizio di Politiche per l’Ambiente dopo aver premesso che le colonie feline sono vere e proprie aggregazioni composte da un numero variabile di gatti strutturate e legate ad un territorio in cui questi trovano tutte le risorse necessarie per sopravvivere, cibo, acqua, rifugi adatti anche per riprodursi e che molto spesso coincidono con spazi verdi abbandonati, ruderi più o meno custoditi, giardini privati non troppo frequentati dalle persone. Precisa che l’ufficio tutela animali provveda al censimento di esse al fine di mapparle sul territorio cittadino su espressa richiesta della gattara che se ne sta occupando e che in tal modo potrà usufruire del Servizio Veterinario gratuito della Città per la cura e la sterilizzazione dei gatti. Esistono pertanto gatti liberi, colonie censite ed altre non censite, inoltre bisogna tener conto che i gatti sono territoriali e si spostano nell’interno di un’area che per i maschi non sterilizzati può coprire al massimo di una zona avente un chilometro di raggio dal punto di alimentazione, tutti gli altri gatti tendono invece a rimanere nelle vicinanze del punto stabile e ad allontanarsi circa 300 metri da esso. Nella ricerca sul database delle colonie feline risulta esservi una colonia regolarmente censita con protocollo 4317 del 13 aprile 2011 proprio in via Bellardi all’interno del Circolo Didattico Kennedy con entrata in via Giacinto Pacchiotti 102, in data 4 luglio 2018 l’ufficio tutela animali ha pertanto effettuato un sopralluogo presso l’area oggetto dell’interpellante riscontrando che all’interno è stato posizionato un ricovero per la sosta e alimentazione dei gatti e che il Circolo Didattico Kennedy si trova esattamente di fronte all’area oggetto dell’interpellanza, data la premessa e le constatazioni sopra espresse alla luce dei gatti che si alimentano all’interno del Circolo sono gli stessi che si alimentano anche all’interno del punto di alimentazione costruito all’interno dell’area in disuso.”;
  • ad oggi l’area continua ad avere i connotati tipici di una discarica a cielo aperto, recentemente una cancellata è stata abbattuta dal vento e la presenza di colonie feline è in continua – e probabilmente incontrollata – proliferazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a che punto sia il progetto per la trasformazione dell’area denominata “Basse di Dora” (prot. 2016-14-017272 del 20 giugno 2018), se sia stato dato avvio alla Convenzione, se l’opera sia stata assoggettata a Valutazione Ambientale Strategica e quali siano i motivi dello stallo (l’area è nelle medesime condizioni da anni);
  2. se nell’area in oggetto e nei residui dei fabbricati siano state rinvenute tracce di amianto e se in tal senso siano state svolte le opportune indagini;
  3. se, in merito ai rifiuti contenuti nell’area, da giugno 2018 ad oggi l’Amministrazione abbia formalmente sollecitato la proprietà ad intervenire e, se sì, quale il riscontro ricevuto;
  4. se l’Amministrazione intenda adottare un provvedimento contingibile e urgente che imponga alla proprietà la rimozione dei detriti e dei rifiuti abbandonati e la bonifica dell’area;
  5. se sia stata accertata la presenza di una colonia felina “abusiva” all’interno dell’area (sotto una tettoia appositamente realizzata) e se l’Amministrazione intenda svolgere i necessari approfondimenti anche in considerazione di quanto disciplinato dall’art. 36 del Regolamento n. 320 per la tutela e il benessere degli animali.

Silvio Magliano